23 marzo 2013

Signore e signori il post di oggi parla di una donna fantastica,  una vera regina, inimitabile ed inarrivabile, sua maestà Chaka Khan. Nata il 23 marzo del 1953 sotto il nome di Carole Yvette Marie Stevens.
La carriera artistica comincia da piccolissima. L'influenza artistica del fratello Mark, affermato musicista e voce del duo Aurra ,e della madre cantante jazzista e gospel, la inducono volontariamente al canto. Entra a far parte del primo gruppo della storia composto esclusivamente da donne, The Crystalettes, con cui incide numerosi pezzi, tra cui "I got everything", "Just thing of me". Era ancora  una cattolica credente quando un giorno incontrò uno shamano africano che gli diede il nome di Chaka, che divenne Chaka Khan dopo il matrimonio con il bassista Hassan Khan. Nel 74 l'incontro con Rufus che la coinvolse per un progetto che all'inizio era destinato ai soli cori, ma che in reltà divenne una dellemigliori accoppiate vincenti della black music. Comincia tutto con il singolo scritto da Steve Wonder, suonato da Rufus e la sua band e cantato da Chaka, "Tell me something good" che nel 75 gli consente di vincere il primo premio come miglior voce r&b.
Chaka Khan
Tra il 75 ed il 79 numerosissimi successi,firmati tutti Rufus, fecero entrare Chaka tra le best master lead voice of all time.....il mito Chaka Khan non conosceva confini politici e geografici. I giapponesi, come capita spesso per la black music, erano i suo i migliori fans, a dimostrazione che la musica è il vero ed unico linguaggio universale, non conosce barriere e non conosce colori. Numerosi pezzi, tra cui "Sweet thing" , "At midnight", "Do you love what you feel" entrarono nelle classifiche per rimanerci settimane e settimane. Arriva l'elettronica negli studi di registrazione, i tempi e le registrazioni cominciavano a cambiare il modo di produrre musica, il mondo si preparava agli anni 80 che hanno letteralmente rivoluzionato la musica. Era il tempo delle sperimentazioni e Rufus con Chaka Khan non si sono fatti trovare impreparati. E' il periodo di altri successi, "I'm every woman", dove gli archi trascinati dalla scia della disco di fine anni 70 riempivano l'aria delle sale da ballo del tempo.E' il periodo di "Ain't nobody", uno dei pezzi fondamentali per la nascita della musca del ghetto (ndr:la canzone preferita di Melle Mel). La fortuita collaborazione con Rufus durò fino all'84, dopodichè l'audacia bravura di Chaka la portò ad una maturazione artistica, reinterpretando in gran stile alcuni dei classici del jazz, come "My funny Valentine"....in realtà già prima si era avventurata nel jazz con una spettacolare versione tutta sua di "A night in Tunisia".  
Una voce determinata, sinuosa e potentissima la sua che gli è costata numerosissimi premi. Però, c'è un conto da pagare se vuoi essere la prima donna in assoluto. Purtroppo i ritmi serrati delle tournè, i lunghi periodi lontano dagli affetti hanno lasciato il posto alla cocaina, all'eroina e all'alcol, che per fortuna non hanno vinto la loro battaglia. Oggi Chaka continua a portare in lungo e in largo le sue 3 ottave di estensione vocale, facendo sognare non solo i giapponesi.

  

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