30 giugno 2013

Anche i grandi artisti soffrono di depressione, che molte volte sfocia in alcolismo e droga. I nomi famosi sono davvero tanti e molti di questi non sono più tornati indietro.
Florence Ballard
Quando Florence Ballard morì nel 1976, i media che seguivano le storie della Motown parlarono di "una grande perdita del rock". Florence è stata una delle fondatrici delle Supremes, al fianco di Diana Ross. Il problema principale era che lei non era Diana Ross e che quindi non poteva beneficiare di tutti gli accorgimenti e i vizi che Diana riceveva dal capo dei capi Berry Gordy (presidente della Motown). IL suo sentirsi sempre seconda la spinse ad abusare di alcool e droghe che la portarono presto in uno stato depressivo, e che ovviamente influì sulla sua carriera. Decise di lasciare le Supremes nel 1967 per intraprendere una carriera da solista che mai decollò.
Se volete ascoltare la sua voce basta imbattersi nelle produzioni delle Supremes dal 1959 al 1967.
Il 30 giugno del 1951 nasceva uno dei più importanti polistrumentisti della storia della musica, Stanley Clarke. In effetti ci spostiamo un po' dai canoni black di questo blog per affacciarci nelle contaminazioni jazz rock. Esordisce giovanissimo con i grandi del jazz targati Blue Note, con cui collaborerà come turnista per altri progetti. Uno dei più interessanti exploit artistici è il terzetto formato da Marcus Miller, Victor Wooten e Stanley Clarke, a parere di qualcuno i tre migliori bassisti virtuosi viventi.




29 giugno 2013

Mai come oggi il nome di una cantante è indissolubilmente legato ad una canzone che l’ha consegnata alla storia. 
Little Eva
Parliamo di Little Eva e della sua “The Loco-Motion”, storico brano inciso nel 1962. Nata come Eva Narcissus Boyd nel 1943 e morta 10 anni fa a causa di un cancro, deve la sua fama nell’universo della musica grazie al brano che Carole King e suo marito scrissero per lei. “The Loco-Motion” vendette subito oltre un milione di dischi facendo ballare un’intera generazione al ritmo di un r&b squisitamente pop. Purtroppo non riuscirà mai a bissare il suo primo successo tanto che dalla fine degli anni ’60 si perdono le sue tracce… Il secondo nome di oggi è quello di Ralph Burns (1922-2001), compositore e direttore d’orchestra molto rispettato nell’ambiente jazz dell’epoca. Lo spazio che gli dedichiamo qui è giustificato dal fatto che Burns ha curato l’introduzione orchestrale di due dei maggiori successo di Ray Charles,  "Come Rain or Come Shine" e "Georgia on My Mind". 
Shirley & Lee
Nasceva oggi un altro nome importante per l’evoluzione della soul music. Parliamo della seconda metà del duo r&b Shirley and Lee, molto popolare negli anni ’50. Leonard Lee nasceva a New Orleans nel 1935 (muore giovanissimo nel 1976) e insieme a Shirley Goodman ha scritto e cantato canzoni come "Feel So Good" e "Let the Good Times Roll". Chiudiamo il nostro post quotidiano con un doppio compleanno, quello dei gemelli Derv e Lincoln Gordon, meglio noti per aver fatto parte della band soul/reggae/rock dei The Equals in qualità di voce e chitarra. Nati in Giamaica nel 1948, con Eddy Grant erano la componente nera del gruppo che contava tra le sue fila gli inglesi Path Lloyd e John Hall. Noi di STSD li vogliamo festeggiare con la splendida “I'm gonna dance all night", non il loro brano più rappresentativo ma dal titolo perfetto per un sabato sera che si rispetti!


28 giugno 2013


E' indubbio il ruolo della tv nello sviluppo della musica black, e nel far vedere in milioni di case le acrobazie sia vocali che fisiche di questa moltitudine di artisti, programmi come Soul Train di Don Cornelious, o grandi show tipo "It's what's happening, Baby" di Murray the K, andato in onda il 28 giugno del 1965 hanno aiutato non solo la carriera degli organizzatori, ma milioni di persone ad appassionarsi del fenomeno! 
Murray the K

In particolare lo show di Murray the K fu importante al punto da essere soprannominato "Show of the Shows" e vedeva l'apparizione di alcuni tra i più grandi artisti del momento come: 
The Supremes, Tom Jones, Bill Cosby, Patti LaBelle & the Bluebelles, The Drifters, The Miracles, Ray Charles, Marvin Gaye, The Ronettes, Chuck Jackson, The Four Tops, The Temptations.  Lo show si apriva con l'esibizione di "nowhere to run" Martha & the Vandellas girato dentro la fabbrica della Ford Mustang come potete vedere dalla registrazione in basso!
37 anni fa esatti veniva ufficialmente formato il Pat Metheny Group, una delle rare formazioni jazz capace di raggiungere il grande gruppo con canzoni quali: "Last train home".
Militant P
Altro gruppo fondamentale per la loro influenza nella storia del rock nonchè profeti del suono orchestrale sono i Procol Harum dei quali due dei fondatori compiono oggi gli anni: Dave Knights e Bobby Harrison, inutile citarvi che sono quelli di "A whiter shade of pale". Infine doveroso ricordare i 47 anni di Militant P, se non sapete di chi stiamo parlando è il caso di guardare il docufilm "Rockman" dedicato alla sua influenza nella reggae music italiana!


27 giugno 2013

E' divertente scrivere su questo blog, sopratutto quando ti capita di poter parlare di personaggi come Louis Risbrook che ci riportano direttamente nel mondo dei BT Express.
Louis è il bassista della band, colui che detta il groove tipico di quesgli anni.
Brooklyn trucking express, è il vero nome della band, che si forma nel 1967 quando pubblica dei singoli che verranno dimenticati molto presto. Il cosidetto "brooklyn sound" ancora non era definito ed il successo per i BT tardava ad arrivare fino a quando non pubblicarono Do it nel 1974, da cui un grande classico della disco funk, la title track "Do it". Dopo solo due settimane dalla pubblicazione raggiunge il primo posto nelle vendite e il primo posto come miglior disco in America. Piazzato al primo posto ci rimarrà per oltre due mesi, per poi piazzarsi definitivamente al 10° posto fino a quando un'altro disco dei BT, Non-stop, darà il cambio al primo posto nel 1975. La curiosità di questo disco è che uscito dalle classifiche in UK solo nel 1994.... per oltre 19 anni è rimasto nei primi 100 posti. Capito di cosa stiamo parlando?
Da Non-stop ci ascoltiamo "Discotizer", il più classico sound disco di metà anni '70, dove gli archi dominano gli arrangiamenti ed il groove è trascinante.
Solo all'11° posto si piazza l'album successivo, Energy to burn" così come il resto delgi album non si piazzeranno mai al di sopra del 20° posto.
L'epoca della disco funk stava terminando proprio mentre stavano nascendo le primo discoteche affermate a New York. Così come la musica anche gli ascoltatori stavano cambiando, perciò la produzione dei dischi dava spazio solo ai singoli e ai remix.
I BT Express nel 1985 si sciolgono ed ognuno intraprenderà le vie più disparate.




26 giugno 2013

Chissà perchè la Giamaica rientra sempre nei nostri post... ma andiamo con ordine.
Era il 1893. In una sperduta contea statunitense nasceva uno dei maggiori esponenti del chicago blues, Big Bill Bronzy.
Big Bill bronzie
Comincia negli anni '20 come chitarrista country per diventare un precursore dell'urban blues (il chicago blues ancora  non nasceva). Muddy Waters deve ringraziare proprio Big Bill per il suo impegno creativo e la sua intraprendenza, così come Willie Dixon deve ringraziarlo per lo spirito che gli ha donato. 
Insieme a Robert Johnson è considerato il bluesman per eccellenza (parliamo sempre degli anni pre '50). 
Centinaia di brani scritti ed interpretati, ma il più importante in assoluto è "Key to the highway". Big Bill muore il 15 agosto del 1959.
Compie 75 anni oggi Billy Davis Jr. Insieme a sua moglie ha fondato i 5th Dimension, vincitori di un Grammy Award con il brano "You don't have to be a star".
Ne compie 69 anni Georgie Fame, noto pianista jazz/soul/r&b/ska/pop... Nel 1961, dopo vari contratti finiti male, fonda il gruppo Georgie Flame e the Blue Flames.
Georgie Fame
Dopo varie sessioni in vari locali londinesi, nel 1963 approdano in un locale di Carnaby Street gestito da un certo Count Suckie. E' stato proprio l'incontro con Count Suckie ed il trombettista della band Edward Thornton, giamaicano anche lui, a dare il groove alla band. Il jazz si fonde con i ritmi antilliani. Intanto vengono registrate numerose puntate di vari programmi televisivi musicali dell'epoca, alcuni prodotti anche dalla Motown, e numerose cover tra cui "Walking the dog".
Nel gennaio del 1965 salgono, e rimangono stabili, al primo posto delle classifiche  inglesi con un brano di Mongo Santamaria (a fine post).
Una storia interessante quella di Georgie, così come quella del suo gruppo. Speriamo che questo post vi metta la curiosità di conoscerlo meglio.



25 giugno 2013

Su STSD oggi i nomi abbondano. Iniziamo con un compleanno, uno di quelli importanti. Parliamo di Eddie Floyd, soulman e paroliere tra i più prolifici dell'era Stax. 
Eddie Floyd
Dopo aver esordito nel gruppo doo-wop dei The Falcons, in cui troviamo anche Wilson Pickett, inizia a scrivere i testi per molti degli artisti dell'etichetta di Memphis. Ogni artista, da Sam & Dave a Carla Thomas, ha un pezzo in repertorio che porta la sua firma. Ad esempio per Pickett ha scritto "634-5789 (Soulville USA)". Il suo successo maggiore resta però la splendida "Knock on wood", originariamente scritta per Otis Redding ma poi interpretata in prima persona. Tra gli altri singoli pubblicati in quel periodo ricordiamo anche "Raise your hand", che oltre ad essere una bellissima canzone, è stata ripresa da Prince Buster, un'usanza molto comune all'epoca per gli artisti giamaicani. 
Harold Melvin (al centro) e The Blue Notes
Oggi nasceva anche Harold Melvin (1939-1997), che subito assocerete al gruppo The Blue Notes, gruppo di cui è stato fondatore, leader e produttore. Nelle loro fila si è fatto le ossa un tizio dal nome niente male, Teddy Pendergrass. Le loro canzoni sono rimaste dei classici della scena soul di Philadelphia. Ascoltiamo qui il loro primo numero 1 nelle classifiche r&b, "If You Don't Know Me by Now" e "Bad Luck", due tra le loro canzoni più rappresentative.
La seconda parte del post la dobbiamo dedicare invece alle scomparse. Tra gli anniversari tristi da ricordare segnaliamo quello di Jimmy Soul (1988), meteora della black music che ha legato il suo nome a questa canzone del 1963, "If you wanna be happy". ll secondo nome è quello di Michael Jackson, scomparso improvvisamente nel 2009. Oggi lo ricordiamo con una canzone estratta dal suo quinto album, la magnetica "Workin' day and night" promettendovi di dedicargli un post nel giorno della sua nascita, anniversario sicuramente più felice...



24 giugno 2013

Post esplorativo quello di oggi, partiamo da un personaggio eclettico che definiva il pianoforte "Dodici sbarre bianche e nere davanti alla libertà musicale". 
H. Partch e i suoi strumenti
Il suo nome è Harry Partch nato il 24 giugno del 1901 e vivo abbastanza (fino al 1974) per mettere in pratica tutte le sue teorie sulla musica dalla intonazione esatta. Compositore, teorico, artigiano costruttore e inventore di strumenti. Vita da maledetto la sua ricerca rimetteva in discussione il grande compromesso storico del sistema temperato, riprendendo il discorso là dove si erano arrovellati i grandi teorici  medioevali-rinascimentali. Se volete approfondire vi consigliamo il documentario sulla sua figura della BBC: "The Outsider".
Chi invece non ha prodotto rivoluzioni in ambito musicale è il dj David Rodigan, nato 62 anni fa la sua rivoluzione la fa con i giradischi, dando una dignità da lord inglese alla musica reggae. Attempato signore che scatena una energia dietro la consolle comune a pochi e in grado di sbaragliare sound system dei padri della cultura della musica giamaicana! Ancora in giro per il mondo, cercate di non perdere un suo show!. 
Siedah Garrett
Finora non vi abbiamo postato nessun pezzo per la trasversalità degli artisti ma rimediamo subito con una grande collaborazione di Dennis Edwards insieme a Siedah Garrett e cioè quella di "Don't look any further" è proprio Siedah Garrett che oggi compie 53 anni. Personaggio particolare sempre alle spalle di qualcuno, sia come autrice che come collaboratrice, sua è la voce in "I just can't stop loving you" di Michael Jackson o addirittura nella recente "Funky Bahia" di Sergio Mendes, o quando entra a far parte dei Brand New Heavies e realizza brani come "Sometimes". Noi eravamo contenti comunque anche solo per aver regalato il basso di "Dont' look any further" a "Paid in full" di Erik B & Rakim!


23 giugno 2013

Molti sono gli artisti che hanno dedicato la loro discografia alla ricerca del suono e dei ritmi. Pochi sono quelli che hanno realmente contribuito alla nascita dei generi musicali. Uno di questi è in assoluto Jimmy Castor.
James Walter Castor nasce il 23 gennaio del 1940 (è morto esattamente l'anno scorso). 
Jimmy è stato un grande sassofonista funk. Non ci vuole molto a capirtlo, basta ascoltare i suoi brani. La ricerca dei suoni e l'uso delle percussioni (abbiamo già parlato della go go music inventata da Chuck Brown) lo hanno portato alla ribalta negli anni '80, quando i suoi brani cominciarono ad essere campionati ed usati nell break dance. Purtroppo il successo pre '80 era chiuso esclusivamente alla cultura underground americana. 
Nel 1966 forma i Jimmy Castor Bunch con cui inciderà il primo album, Hey Leroy, solo nel 1968. Ma i Jimmy Castor Bunch Junior esistevano già dal 1956 come gruppo locale che ogni tanto accompagnava i "big" del Nevada in giro per locali. 
Il successo arriva nel 1972 con It's just begun, albumin cui sono presenti le più famose tracce, come "Troglodyte" , dove non è difficile capire cosa ne pansano del ritmo e della musica. E' presente anche la potentissima "It's Just begun", un classico della break che da anche il nome all'album.
Nel 1977, dopo la produzione di altri due album, arrivano i singolio che entreranno in classifica. "Berta butt boogie","King Kong", la spettacolare "Potential"
Un sound unico e carico di groove che spinge la go go music ad un funk estremo che puzza di sudore ed erotismo. Non per questo jinny è considerato uno degli artisti funk più sensuali della storia....che purtoppo ci ha lasciato esattamente un anno fa per un problema cardiaco, un mese dopo la morte dell'amico Chuck Brown.

Piccola nota di chiusura per ricordare la scomparsa, avvenuta oggi, di un'icona della prima soul music, Bobby Bland. Tra i primi a mischiare gospel, blues e r&b, tra i '50 e i '60 è stato un frequentatore assiduo delle classifiche discografiche. Noi di STSD lo salutiamo con la bellissima "I pity the fool". Ciao Bobby!


22 giugno 2013

Le innumerevoli strade tracciate dalla black music ci spediscono oggi i Giamaica ed in Inghilterra. I nomi sono di quelli importanti. 
È sicuramente il caso del primo personaggio di cui ricordiamo la data di nascita. Il suo nome è Chris Blackwell, produttore e discografico di fama mondiale che oggi compie 76 anni. Negli anni ’60, quando si trovava in Giamaica, ha avuto il merito di esportare i suoni del primo ska, dopo aver fondato nel 1959 l’etichetta discografica Island Records. 
Blackwell con Bob Marley
È grazie a lui che il brano “My boy lollipop” di Millie Small è diventato uno dei primi successi ska conosciuti fuori dall’isola. Blackwell ha inoltre avuto il merito di trasformare Bob Marley in una vera e propria icona del reggae, se si pensa che, prima del contratto con l’Island, Marley era solo uno tra tanti, anzi tantissimi musicisti giamaicani che aspiravano alla fama. Ha prodotto anche il film “The harder they came” con Jimmy Cliff, oltre ad aver messo sotto contratto artisti bianchi fortemente influenzati dal r&b, americano in questo caso (Spencer Davis Group, ad esempio). 
Ruby Turner
Giamaicana doc è invece Ruby Turner, nata a Montego Bay nel 1958. Cantante soul, ha iniziato la sua carriera in Inghilterra, dove la famiglia si era trasferita alla fine degli anni ’60. Dopo varie collaborazioni, tra le quali ricordiamo quelle con UB40 e Steve Winwood dello Spencer Davis Group, ha intrapreso la carriera solista raggiungendo un traguardo molto ambito dai musicisti soul britannici: il primo posto nella classifica r&b americana con il brano "It's Gonna Be Alright". Ha prestato inoltre la voce per il documentario prodotto dalla BBC dedicato all’arrivo della musica giamaicana in Gran Bretagna dal titolo “Reggae Britannia”, documentario che consigliamo assolutamente di vedere. Dobbiamo però tornare in America per fare gli auguri a Verne Allison, noto per essere stato il secondo tenore del gruppo doo-wop e poi soul dei The Dells. Festeggiamo i suoi 77 anni con la loro splendida “Wear it in our face” che gli amanti del northern soul sicuramente conosceranno. 
Eumir Deodato
Chiudiamo questo lungo post ricordando l’anniversario di nascita di Eumir Deodato (70 anni oggi), artista brasiliano con la fissa della sperimentazione e prolifico produttore. Di estrazione jazzistica, è noto per avervi introdotto influenze dal latin jazz, dal funk e, ovvio, dalla bossanova. Volendo proporvi un brano a caso, la scelta sembra obbligata: “Funk yourself”! 








21 giugno 2013

Tanti artisti da ricordare nel primo giorno dell'estate, tutti ancora in vita, quindi ci viene la curiosità di come potranno festeggiare il loro compleanno: Lalo Schifrin, Brenda Holloway, Pete Rock, Bomb The Bass e Manu Chao. 
Lalo Schifrin
Cominiciamo dal più vecchietto, Lalo Schifrin, compie oggi 81 anni il compositore conosciuto ai più per il tema di "Mission Impossible" e per la colonna sonora di "Tango" insieme a Carlos Saura, ma a noi di STSD piace il suo lato più funkettone quello di: "Enter the Dragon", di "Medical Center", di "Starsky & Hutch".
Nasce invece nel 1946 Brenda Holloway, artista per la Motown, riscoperta negli anni 80 dalla scena Northern Soul, conosciuta soprattutto per aver scritto il brano portato al successo dagli Blood, Sweet & Tears "You made me so very happy", e per brani come "We'll keep on rolling".
Pete Rock
Compie oggi 43 anni uno dei migliori produttori hip-hop, nonchè Mc anch'egli tale da definirsi "The best producer on the mic" il suo nome è Pete Rock, leggenda vivente per aver introdotto la fusione dell'hip-hop con elementi jazz. Attivo dal '91 con il primo EP e brani quali "The creator" fino a ultimi brani come "Monumental" del 2011. 
3 anni in più compie Tim Simenon, conosciuto come Bomb the Bass e la sua hit del 1987 "Beat dis" .
Chiudiamo ricordando anche la nascita di Manu Chao e i suoi 52 anni! 



20 giugno 2013


Il post di oggi è di quelli brevi, con due soli nomi da ricordare. Due anniversari di nascita, uno dei quali non più festeggiato da tempo.
Lionel Richie
Il primo è quello di Lionel Richie, che oggi compie 64 anni. Della sua carriera solista possiamo anche far a meno di parlarne, ma se proprio dovessimo basterebbero tre parole per descriverla: baci, abbracci e coccole. Più interessante è stato il lavoro fatto con The Commodores, un gruppo funk e disco molto popolare negli anni '70 e che ha fatto parte dell'etichetta Motown, gruppo di cui è stato leader e sassofonista. Oltre a ballate come "Easy", sono i brani con arrangiamenti funkaggianti a meritare l'ascolto. Due esempi: il primo singolo "Machine Gun" e "Fancy Dancer".
Billy Guy
Il secondo nome è quello di Billy Guy (1936-2002), noto per aver fatto parte del gruppo doo-wop e rock &roll dei The Coasters, uno dei più famosi e stimati dell'epoca che aveva preceduto il soul. Molte loro canzoni fanno ormai parte della cultura popolare americana e non solo.
Tarantino, ad esempio, ha usato la loro "Down in Mexico" per il suo film Death Proof. Ma il loro successo maggiore è stato sicuramente "Yakety Yak", uscito nel 1958 per l'Atlantic e con un certo King Curtis al sassofono e ripresa anche da Lee Perry che, con alcune parole modificate, ne ha dato un ottima interpretazione.


19 giugno 2013

Due interpreti d'eccezzione nel post di oggi. Il primo è un cantante che ha dedicato la sua vita al northern soul prima ed al soul poi, Al Wilson, nato nel 1939.
Al Wilson
Comincia la sua vita artistica come batterista turnista per molti gruppi northern soul. La chiamata alle armi interruppe i suoi progetti per poi riprenderli nel 1966 e finalmente cominciare a registrare i suoi pezzi nel 1967. inizio è difficile per tutti, così come i suoi brani, che si piazzano tutti ai piani bassi delle classifiche. Nel '67 la spettacolare versione di "Do what you gotta do" si piazza solo al 39° posto. Al 27° posto si piazza invece "The snake", un classico del northern soul... l'unico brano che è arrivato al primo post ce lo ascoltiamo alla fine del post.
Larry Dunn
Altro personaggio di spessore da ricordare oggi è Larry Dunn (1953), membro fondatore e tastierista degli Earth, wind & fire.
Uno dei migliori tastieristi soul della storia che poteva permettersi di disertare le prove con il suo gruppo per favorire progetti paralleli: Dee Dee Bridgewater, Ramsey Lewis e tanti altri.
E' stato inserito nella Rock & roll hall of fame prima che inserissero tutto il gruppo. 
Un mito dei giorni nostri che ogni tanto viene a farci visita in Italia. 




18 giugno 2013


Quando dici disco-music uno dei primi gruppi che ti venie in mente è quello di KC & Sunshine Band, molto noti negli anni '70 e '80. 
Jerome Smith è il terzo da sinistra
Uno dei suoi chitarristi è nato oggi e il suo nome è Jerome Smith, purtroppo deceduto all'età di soli 47 anni. La sua chitarra ritmica è stata un marchio di fabbrica della prima produzione della band capitanata da Harry Wayne Casey ed è valsa al gruppo la bellezza di 5 primi posti nelle classifiche e la gloria eterna nelle discoteche di mezzo mondo. Provate a resistere a brani come "I'm your boogie man" e "Shake shake shake" e ne riparliamo. Prima dei KC, Smith ha suonato in un altro classico del genere, scritto per George McCrae. Il brano è "Rock your baby", uno dei primi successi dell'era disco che è riuscito a vendere qualcosa come 11 milioni di copie e che ci ascoltiamo in coda al post. Il video è tra l'altro estratto dal mitico programma Soul Train, e quindi un motivo in più per ascoltarlo!
Richard Perry
Compie invece 71 anni il produttore americano Richard Perry. Nella sua carriera la soul music non ha trovato molto spazio ma di sicuro non è stata assente. Tra gli artisti da lui prodotti dobbiamo ricordare Fats Domino, Diana Ross, Martha Reeves, Donna Summer e le Pointer Sisters che sono arrivate al successo dopo che Perry fondò la sua etichetta Planet Records, della quale facevano appunto parte. Nel 1993 ha prodotto per Ray Charles l'album "My World" dal quale vi facciamo ascoltare questo brano abbastanza particolare se si pensa a The Genius.
Doppia ricorrenza poi in casa Beatles. Paul McCarteney compie 71 e nel 1968 veniva fondata la loro etichetta Apple Records, etichetta che ha lanciatato gruppi come Hot Chocolate ed ha visto tra le sue file anche Billy Preston.
In chiusura un aneddoto che noi manti della black music non possiamo assolutamente  ignorare. Nel 1948 la Columbia Records fu la prima a produrre su scala industriale il formato vinile da 33 giri che andò poi gradualmente a sostituirsi al 78 giri, rispetto alla quale aveva un minutaggio 3 volte superiore.



17 giugno 2013

Post atipico quello di oggi, parliamo degli anniversari di nascita di 3 personaggi in vita dei quali uno dovrebbe essere anche deceduto e "risorto" inizia per J ma non è Jesus!
Compie oggi 70 anni Barry Manilow, l'uomo dei record che ha venduto 80 milioni di dischi e
Barry Manilow
definito il n.1 delle radio e degli album. Ma anche l'uomo invisibile fino a quell'esibizione del 1973 al concerto di Bette Midler a Las Vegas in cui si mise al pianoforte e tutti smisero di fare ciò che stavano facendo per ascoltare questo sconosciuto. Bette lo lasciò fare e lui cantò per tutto il concerto: iniziò così la carriera di Barry. Barry non ha passato, mai nessuno ha mai sentito parlare di Barry Allan Pincus, questo è il suo vero nome. Da qui nasce la leggenda che sia Jim Morrison sotto mentite spoglie, che volle sfuggire alla maledizione dei J27, ovvero della morte (assassinio da parte della CIA, la leggenda dice, in seguito alla morte di Jennifer, ventisettenne figlia di un ufficiale della CIA stessa) di tutti i cantanti dell'epoca contestatrice che iniziassero per J. Altezza, peso e anno di nascita uguali a quelli di Jim Morrison, e così la voce, messa a confronto grazie a strumentazioni sonore che misurano lo spettro vocale: i parametri non sono solo simili, ma coincidono, soprattutto nella particolare pronuncia della R.
Krayze Bone
Infine il suo brano d'esordio e più conosciuto "Mandy" sarebbe l'anagramma di Me AND You, dedicato alla compagna di Jim, Pamela, l'unica a sapere come sono andate le cose, ma morta nel '74.

Altro traguardo importante è quello di Krayze Bone, 40 anni e 20 anni di carriera da quando ha cominciato in quel 1993 con il gruppo Bone Thugs-N-Harmony e il singolo di debutto "Thuggish ruggish bone".
Restiamo per un momento nell'hip-hop in particolare nel sample originale di un brano, trattasi di "Black cow" degli Steely Dan ripreso da Lord Tariq e Peter Gunz per il successo di "Deja vu" a suonare il basso negli Steely Dan troviamo Chuck Rayney che oggi compie 73 anni!




16 giugno 2013

Su cosa vi concentrate quando ascoltate un brano?
La maggior parte della gente si concentra sulla voce, i musicisti si concentreranno sugli strumenti e sul groove, i cantanti porgeranno un orecchio di riguardo anche ai cori......ma ai fonici e ai produttori che hanno reso possibile le vostre emozioni chi ci pensa?
Il post di oggi lo dedichiamo tutto ad un trio d'eccezzione, HOLLANDE-DOZIER-HOLLAND.
Il 16 giugno del 1941 nasceva Lamont Dozier, uno dei più grandi produttori della storia della black music.
Dozier, senza l'aiuto di Eddie Holland e Brian Holland, non avrebbe avuto tutto il successo ed i riconoscimenti del caso, perciò il post è concentrato sulle produzioni del trio. E ne sono veramente tante.

Detroit 1959. Berry Gordy fonda la Motown e le prime cosa che gli servono per cominciare una delle più avvincenti ed importanti storie musicali del mondo sono le canzoni. Berry conosceva Lamont, i due si incontrarono e Lamont firmò un contratto da "songwriter". Agli inizi del 1960 la mole di lavoro era immensa negli studi della Motown, perciò a Lamont serviva un aiuto. Chiamò in causa i fratelli Holland. Da li in poi le cose cambiarono, il catalogo della Motown si ampliò così come gli artisti.
Le composizioni erano pronte, i muscisti c'erano, si doveva solo cominciare a registrare.
Cominciarono Martha e the Vandellas con "Darling, i hum our song" (la seconda versione presente nel video è cantanta da Eddie Hollande), "Locking up my hearth" delle Marvelettes, "I'm stending of the cross of love" delle Supremes, "Can i get a witness" d Marvin Gaye, "Baby i ned your loving" dei Four Tops. La lista dei brani è veramente lunga. Il trio HDH figura in più di 1000 credits tra singoli ed album, e la maggior parte sono un prodotto Motown. Sono entrati di diritto nella Songwriter hall of fame.
C'è però un brano in particolare che evidentemente è rimasto nei ricordi del trio.
Questa è la registrazione originale di quel brano, e se volete carpire i segreti di come lavoravano e come sopratutto facevano lavorare gli altri, i cantanti ed i musicisti, dovete assolutamente vederlo.
Questa è invece la versione completa, un capolavoro di arrangiamenti e produzione.




15 giugno 2013


Negli anni ’60 molti sono stati i gruppi britannici che guardavano con attenzione all’evoluzione della black music americana. I più importanti di questi sono stati sicuramente i The Animals di Eric Burdon e la prima formazione del Spencer Davis Group, dei quali ricordiamo oggi l’anniversario di nascita del loro primo bassista, Muff Winwood (1943), fratello maggiore del ben più noto Steve. 
Spencer Davis Group - Muff è il primo da sinistra
Muff, come Steve, ha fatto parte della band fino al 1966, registrando in tutto tre album, prima di intraprendere la carriera di produttore nel mondo del rock (ha prodotto il primo album dei Dire Straits). Lo spazio che gli dedichiamo qui è dovuto al fatto che, se guardate al loro repertorio delle origini, troverete rivisitazioni di brani di Ray Charles, Don Covay, Curtis Mayflield e Jackie Edwards. Quest’ultimo, un giamaicano doc, dopo aver registrato vario materiale ska e rocksteady, si è affacciato al soul e, per via della Island Records, ha scritto due dei brani di maggior successo per Davis e soci. Il loro cavallo di battaglia, “Keep on running”, porta infatti la sua firma così come “Somebody help me”, due singoli che fondono perfettamente il r&b con il rock made in England. Non avrete dubbi a riguardo dopo aver ascoltato brani come “I’can’t enough for that”, inno di quella generazione Mod che aveva sempre guardato con ammirazione alle sonorità americane, e non solo, di matrice nera. 
Eddie Hinton
Non è più tra noi invece Eddie Hilton (1944-1995), autore e chitarrista che con le sue sei corde ha scritto un piccolo pezzo di storia della soul music negli studi di registrazione Muscle Shoals. Come sideman ha preso parte alla registrazione di alcune tra le hit più importanti dell’epoca e che sono uscite per gente del calibro di Wilson Pickett, Aretha Franklin, The Staple Singers, Johnny Taylor, Joe Tex e ci fermiamo qui che l’elenco potrebbe essere quasi infinito. Una collaborazione però sembra avere dell’incredibile, ossia quella con la leggenda del rocksteady Toots Hibbert che, da vero amante del soul, non ha potuto resistere alla tentazione di dedicargli esplicitamente un album dal nome “Toots in Memphis” con, ovviamente, Hinton alla chitarra. Il disco è del 1988 e dalla sua tracklist vi facciamo ascoltare “Precious, precious". Come autore, Hinton è noto per il suo brano “Breakfast in bed”, scritto per Dusty Springfield (nell’album "Dusty in Memphis”) e che ha poi conosciuto, come spesso accadeva in quel periodo, una serie di cover ad opera di artisti giamaicani. Harry J ha per esempio prodotto le versioni di Lorna Bennett e del guru del dj-style Scotty, anche se è stata Hortense Ellis insieme al fratello Alton, a darne una prima interpretazione già nel 1969.



14 giugno 2013

Nel post di oggi assembliamo una piccola orchestra formata dal direttore e compositore Henry Mancini, dal bassista Marcus Miller, dal sax di Junior White e dalla voce di Wynonie Harris! Il comune denominatore di questi artisti è l'anniversario di nascita e purtroppo di morte.
Cominciamo con il più anziano: Wynonie Harris, nato il 24 agosto del 1915 e deceduto oggi nel 1969. E' stato un precursore del rock'n'roll al punto da influenzare Elvis Presley con brani quali "Good rockin' tonight" o "All she want to do is rock"

Henry Mancini
Passiamo Henry Mancini, nome d'arte di Enrico Nicola Mancini, nato il 16 aprile del 1924 da genitori originari di Scanno in provincia dell'Aquila, trapiantati in America. Ha composto oltre 100 colonne sonori per grandissimi film tra cui Colazione da tiffany, La Pantera Rosa, Peter Gunn, Moon River. Ovviamente a noi interessa il lato più black di Henry e qui ci rivolgiamo a brani come "Streets of San Francisco" o "Peter Gunn" ripreso dai Blues Brothers. Muore il 14 giugno di 19 anni fa a causa di un cancro.
Junior Walker
Terzo personaggio il musicista Junior Walker che con la sua band hanno lasciato numerose hit alla Motown come "Shotgun" il quale motivetto sarà familiare a molti. O l'altra celebre hit "What does it take". Lo stile di Junior Walker diverrà uno standard per la casa di Detroit!Nato il 14 giugno del 1931 ci lascia all'età di 64 anni nel 1995.
Ultimo personaggio è l''unico ancora in vita e cioè Marcus Miller, bassista che oggi compie 54 anni, definito il "superman del soul" per la sua tecnica slap e capacità di suonare il basso, nonchè altri strumenti. Ha dalla sua grandi collaborazioni, come Miles Davis, Luther Vandross che l'hanno portato a suonare in oltre 500 albums di grandissimi artisti.




13 giugno 2013

Il post di oggi comincia ricordando un mito: Clyde McPhatter, se questo nome non vi dice molto ve lo diranno i gruppi a cui ha dato il salto di qualità: Drifters e Dominoes.
Nato il 15 novembre del 1932 e morto il 13 giugno del 1972, è definito una
Clyde McPhatter
leggenda che ha gestito male la sua carriera, nonostante sia stato probabilmente il più imitato dei cantanti R&B negli anni '50 e '60 divenendo una figura chiave nella formazione del Doo-Wop e dell'R&B stesso.
Il gruppo The Dominoes di Billi Ward raccolse i primi successi proprio quando entrò Clyde nella formazione, brani come "Have mercy baby"  o "The bells".
Abbandonati i Dominoes decide di fondare il suo gruppo i Drifters, o meglio dire gli Original Drifters, essendo questa una delle formazioni più longeve che ha cambiato oltre 60 membri. Ma i primi allori derivano proprio grazie alle trovate di Clyde in pezzi come "Money honey" o l'ultimo registrato, prima di intraprendere la carriera solista, "Whatcha gonna do". Carriera solista che trova il suo maggior successo in "A lover's question" per poi essere trovato morto a 39 anni per abusi vari e soprattutto perché sentitosi abbandonato dai suoi fans!
Prima di congedarci ricordiamo gli anniversari di nascita di 2 personaggi meno conosciuti: il fratello minore di Carlos, Jorge Santana che compie oggi 62 anni, fondatore del gruppo Malo, che ha conosciuto un po' di successo con il primo album omonimo e il brano "Suavecito" e delle perle semisconosciute come "Latin bugaloo" assolutamente da ascoltare!
Infine Bobby Freeman, compie 73 anni, e suoi sono brani come "Do you wanna dance?" e "C'mon and swim" composta da un appena ventenne Sly Stone!



12 giugno 2013

Lyn Collins

Il grande funk è di scena oggi su STSD.
Parliamo infatti oggi di una delle voci più significative del secolo scorso, Lyn Collins, nata oggi nel 1948. E' stata una delle migliori coriste del soul, ha lavorato principalmente per e con James Brown.
James aveva talmente tanta ammirazione per Lyn da convincerla a registrare gli unici due suoi album da solista, accompagnata da un gruppo d'eccezzione, i JB'S Funky People, proprio il gruppo che accompagnava James in quasi tutte le registrazioni. Maceo Parker e Fred Wisley ai fiati, Jerome Preston al basso. Un groove unico ed inimitabile quello di Lyn. James brown viene citato in entrambi i suoi due dischi, Think about it e Check me out if you don't know me by now.
In questi due album sono presenti brani che hanno fatto ballare milioni di persone come: "Think" , "Fly me to the moon","Do your thing's" e tanti altri brani ripresi anche come sampler in alcuni pezzi storici dell'hip hop e dell'r'n'b.
Lyn muore il 13 marzo del 2005 a soli 56 anni. Notizia curiosa è che una settimana prima della morte per aritmia cardiaca, Lyn aveva riincontrato James Brown per organizzare la possibile partecipazione della stessa a delle date in giro per il mondo. Purtroppo la realtà ha vinto sul sogno. 



11 giugno 2013

Post facile e veloce quello di oggi.
Nella maggior parte dei post si ricordano sempre i frontman di una band. Oggi ricordiamo invece un batterista che avrete ascoltato almeno un milione di volte.
Giusto per citare qualche brano: la versione di Jack McDuff di "A change is gonna come", "Instant groove", "Good vibes", "Afro-disiac", "Funk Drops". La lista è veramente molto lunga.
Lui è Bernard Purdie, nato l'11 giugno del 1939, il vero inventore della batteria funk.
Bernard Pourdie
Il suo contratto con la Polydor l'ha "costretto" a lavorare per James Brown in "Say it loud", "Cold Sweat" , oltre ai numerosissimi live come turnista. Stessa situazione per Aretha Franklin, dove  Bernard è stato "costretto" a seguirla in parecchie tournèe in giro per il mondo. Così come con BB King, Shirley Scott, Joe Cocker e tanti altri ancora.
Oltre ad essere un turnista di un certo spessore, Bernard ha composto e scritto anche alcune blaxploitation hot, Liahel in primis, dove ha partecipato anche come attore (protagonista). La scena iniziale vietata ai minori ce la vediamo alla fine del post. Anche i Beatles devono molto a Bernard. Lui infatti è citato nei credits di questo storico album.