31 dicembre 2013

L'ultimo post del 2013 e non ci poteva essere giorno migliore per ricordare la "Queen of the disco" per eccellenza: Donna Summer, nata il 31 dicembre 1948. Cominciò, come ogni cantante che si rispetti in un coro gospel, dedicando la sua voce anche all'r&b e al rock. Dopo aver lasciato l'America, a 20 anni, si trasferisce in Germania dove venne scritturata per il musical Hair e dove cominciò la collaborazione con Giorgio Moroder, che gli firma il suo primo successo europeo "The Hostage".
Donna Summer nel 1977
Un anno dopo firma il suo primo contratto negli Stati Uniti producendo così uno dei pezzi più conosciuti della disco commerciale "Love to love you baby", di cui la title track dura ben 17 minuti. La corsa del successo sembra essersi arrestata ma come abbiamo ricordato lo zampino artistico di uno dei più grandi produttori e arrangiatori della storia, cioè Giorgio Moroder, interviene scrivendo, arrangiando e producendo uno dei pezzi più conosciuti di Donna Summer, "I feel love", punto di riferimento delle produzioni commerciali house e techno del futuro.(ma di moroder parleremo un'altra volta)
Nel 1979 arriva l'ennesimo successo "Hot stuff" pezzo che le garantirà l'entrata nella Hall of Fame.
Gli anni '80 fermarono Donna Summer. Due gravidanze e qualche guaio con la legge fecero ritirare per un pò Donna dalle classifiche. La fine del decennio segnò il suo ritorno, sopratutto in duetti, con Bocelli, Minnelli.
I suoi pezzi sono stati campionati in tutte le versioni, dal rock al jazz.
Donna Summer nella sua carriera ha vinto 5 Grammy Awards e 6 American Music Awards, 24 dischi d'oro e di platino negli USA e 19 dischi d'argento in Gran Bretagna. Ha venduto oltre 130 milioni di copie in tutto il mondo ed è stata insignita di una stella alla Hollywood Walk of Fame nel 1994.
Penso che tutti almeno una volta nella vita abbiamo accennato un balletto su un pezzo di Donna Summer... almeno a capodanno.
Muore il 17 maggio di quest'anno, 2012, lasciando a noi terrestri un patrimonio musicale incredibile.


30 dicembre 2013

Bo Diddley
Il 30 dicembre del 1928 nasceva Bo Diddley, uno dei padri del Rock'n'Roll. E' stato un musicista talmente originale che anche la sua chitarra non era da meno...e poi, se è James Brown a farti salire sul palco!
Nel 1969 nasceva Jason Luís Cheetham in arte Jason Kay o Jay-Kay ma meglio conosciuto con il nome del suo gruppo: Jamiroquay
Jay Kay è un grande collezionista di auto d'epoca, vizioso nei suoi cappelli e nelle sue passioni. Ma è anche un potentissimo frontman ed un attivista convinto.
Jason Kay
Nota è la storia del gruppo e numerosissimi sono i successi, sin dal primo album....
A domani per una puntata tutta speciale!



29 dicembre 2013

Post striminzito per la mancanza di informazioni riguardanti Rob Parissi, cantante, chitarrista e frontman del gruppo funk americano Wild Cherry, con il quale ha avuto la sua più grande, e finora unica hit,"Play That Funky Music."
Oggi compie 63 anni e di lui si sa veramente poco. E' cresciuto nella città di Mingo Junction, Ohio, si è laureato alla Scuola di Alta Mingo nel 1968, dove formò la band  nel 1970 Ohio.
Durante gli anni di attività non fecero mai parte della vita mondana,perciò nonnsi sa quasi nulla dei Wild Cherry.
Quando la band si sciolse nel 1979 Parissi si dedica alla produzione di pornocommedie e colonne sonore dedicate al mondo dell'eros. Credo che era un'idea che gli passava per la testa già dalla pubblicazione del loro primo album.










28 dicembre 2013


Nella storia della musica nera gli The Staple Singers occupano un posto di tutto rispetto. La loro storia è la storia di un genere che è nato nelle chiese per poi lanciarsi alla conquista del mondo. 
Pops Staples
Proprio ieri li ricordavamo a proposito di un loro successo e lo rifacciamo oggi nel giorno della nascita del patriarca e fondatore del gruppo. Classe 1914 (e deceduto nel 2000), Roebuck “Pops” Staples ha iniziato con il gospel per poi approdare al soul, arrivando al successo negli anni 70 grazie a brani come “Respect yourself , “I’ll take you there e, appunto, “Let’s do it again”. Con i suoi figli ha tenuto in vita il gruppo fino alla metà degli anni 90.
Altro anniversario celebre per la musica nera è quello Johnny Otis, nome d’arte di Ioannis Alexandres Veliotes. Nato nel 1921 e morto quasi due anni fa, Otis si autodefiniva un nero mancato. Nella sua carriera ha masticato qualsiasi genere che fosse collocabile sulla strada che dal rock and roll arriva al funk, guadagnandosi così il titolo di Padrino del Rhythm and Blues . Una figura importantissima che si poté vantare di aver scoperto Jackie Wilson e Hank Ballard. E' automaticamente associato al classico "Willie and the Hand Jive".
The Meters
Auguriamo poi un buon compleanno per i suoi 65 anni a Ziggy Molestine, batterista della band funk per definizione, i The Meters. Apparsi sulla scena di New Orleans alla fine degli anni 60, nel decennio successivo si sono imposti come punto di riferimento per tutto il genere. Il loro groove è qualcosa di indimenticabile. Ascoltate "Cissy Strut" and "Look-Ka PyPy" e dovrete per forza dar retta alle vostre orecchie!


27 dicembre 2013

Giornata ricca di avvenimenti quella di oggi su Save The Soul Date. Compie la bellezza di 82 anni il chitarrista di rock and roll Scotty Moore. Ai più sconosciuto, Moore è stato il chitarrista
Scotty insieme a Elvis
di Elvis Presley durante gli anni d’oro alla Sun Records e un innovatore indiscusso per il suo modo pionieristico di suonare la chitarra rock. Senza di lui brani come “Jailhouse Rock” o “Heartbreak Hotel” non avrebbero avuto, quasi sicuramente, lo stesso sound. Altre nascite importanti sono quelle di Les Maguire e Pete Quaife. Entrambi inglesi, con i loro complessi hanno fatto la storia della British Invasion nella metà degli anni sessanta. Il primo (72 anni) è stato membro dei Gerry and The Peacemeakers, fratelli minori dei The Beatles. Tra i loro maggiori successi ricordiamo “I like it” e “How do you do it
”. Il secondo (nato nel 1943 e deceduto 3 anni fa) è stato il bassista di una leggenda della musica rock ed icona portante del movimento Mods inglese della metà degli anni sessanta. Loro sono i The Kinks e per l’occasione ascoltiamo la splendida “Waterloo Sound”. 
The Clovers
Altro compleanno celebre è quello di John “Buddy” Bailey del gruppo doo-wop e rhythm and blues dei The Clovers. Oggi 82enne, con il suo complesso vocale ci ha regalato dei classici indimenticabili come “Love potion n.9”, “Fool, fool fool” e “One mint julep”. Proprio di quest’ultimo brano, il 27 dicembre del 1960, Ray Charles ne registrava una sua versione strumentale.
Svettava invece al primo posto della Billboard Hot 100 il maggior successo del gruppo soul-funk The Staple Singers. Il brano in questione è “Let’s do it again, scritta niente di meno che da Curtis Mayfield e contenuta nella colonna sonora dell’omonimo film di Bill Cosby e Sidney Poitier. L’anno era il 1975.
E per chiudere una curiosità. Era il 1964 e le The Supremes debuttavano sul piccolo schermo al ”The Ed Sullivan Show”. 


26 dicembre 2013

Tre sono i personaggi da ricordare oggi. Il primo è un chitarrista jazz di elevati livelli, prodotto da numerose case discografiche, la Blue Note, e sedotto da numerose altra case. 
John Scofield
John Scofield nasce il 26 dicembre del 1951, forse non ci avete fatto caso ma nel periodo natalizio sono nati più jazzisti che altri!
Numerose sono le sue collaborazioni, Santana, Morello, Dream Theater, Satriani e tanti altri jazzisti e non.
E' vivo e vegeto e continua a suonare anche in Italia, anzi tanto che gli piaceva che si è comprato una villetta nell'appennino modenese.
Il secondo personaggio è Harvey Philip "Phil" Spector (Bronx, 26 dicembre 1939) è un produttore discografico, compositore e musicista statunitense.
Phil Spector,inventore della tecnica "Wall of Sound", pioniere del sound dei gruppi femminili degli anni sessanta come le Crystals e le Ronettes, e realizzò più di venticinque singoli da Top-40 solo tra il 1960 e il 1965. Più tardi lavorò con Tina Turner, John Lennon e Ramones raggiungendo successi simili. Inoltre Spector lavorò alla realizzazione di "Let It Be" dei Beatles e del "The Concert for Bangla Desh" di George Harrison, rispettivamente vincitori di Oscar e
Phil Spector
Grammy. Nel 1989 Phil Spector fu introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame. La canzone "You've Lost That Lovin' Feelin'" del 1965, prodotta e co-scritta da Spector per i Righteous Brothers, è stata proclamata dalla BMI (organizzazione per i diritti d'autore in campo musicale) come la canzone più riprodotta del XX secolo negli Stati Uniti.
Più recentemente Spector è diventato famoso per l'eccentricità e il comportamento reclusivo e ossessivo, culminato nella condanna a 19 anni di carcere per omicidio di secondo grado.
Il terzo è invece è un anniversario triste. Moriva  nel 1999 Curtis Mayfield, un icona della black music. Cresciuto nel complesso The Impressions, agli inizi degli anni 70 ha intrapreso la carriera solista ottenendo un grande successo, grazie anche alla realizzazione di alcune colonne sonore. Noi ci ascoltiamo adesso "Pusherman", con la promessa di raccontarvi di più su questo supereroe della soul music, magari in ricorrenze meno tristi.



25 dicembre 2013

"Nel 1953 il ventenne James, lasciatosi alle spalle galera, pugilato, baseball e tanti problemi, decise seriamente di mettere la testa a posto. Ripose in un cassetto quei sogni di gloria  seguendo l'invito dell'amico Bobby Bird ad entrare nei Gospel Starlighters. Bobby Bird in realtà era molto di più di un amico. Infatti la sua famiglia si occupò delle spese legali e della custodia vigilata di James, ed inoltre gli trovarono anche un lavoro vero. La sua avventura musicale cominciò proprio così, dal nulla, fin quando non uscì il primo 45 giri dei Famous Flames, Please Please Please. ” (dalla biografia di Bobby Bird)
 Nove anni dopo il già famoso James Brown approda all’Apollo Theatre dove le sue manie di protagonismo, aiutato dalla super tecnologia dell'epoca, lo spinsero ad investire i suoi 5700 dollari nella registrazione del live. Nessuno volle accollarsi altre spese. Quando il sipario si chiuse pesava tre chili in meno! L’importanza però di quel live è testimoniata dalle vendite record, dallo spartiacque delle critiche che creò e dalla sua fama che schizzo alle stelle.
Due anni dopo viene videodocumentato il T.A.M.I. Show (http://en.wikipedia.org/wiki/T.A.M.I._Show) che accoglieva numerosi artisti, tra cui James Brown, per poi essere trasmesso al cinema . 
Mr. Dynamite conosce bene le conseguene mediatiche che può avere questo show e realizza quella che è unanimamente considerata la performance più stupefacente della storia del Rock’n’ Roll: l’interpretazione di Please Please Please. Guardatela tutta per capire perché tra i tanti gli venne attribuito anche il nome de “il più grande lavoratore nel mondo dello spettacolo”!
Purtroppo il 25 dicembre 2006 James "Mr. Dynamite" Brown muore.



24 dicembre 2013


Nella giornata che precede il natale noi di STSD andiamo a New Orleans per segnalarvi le date di nascita di due artisti che hanno scritto la storia della musica della capitale della Lousiana.
Lee Dorsey
Il primo è Irving Lee Dorsey nato il 24 dicembre del 1924. Di origine africane, Lee è nato a New Orleans ed è stato uno dei più importanti interpreti negli anni d'oro del soul/r&b. Il gruppo che interpretava, arrangiava e suonava i suoi pezzi erano i The Meters ed il suo produttore Allen Toussaint. Numerosi sono stati i singoli entrati nelle chart, tra cui "Holy Cow" ed il pezzo che ci ascoltiamo in coda, il primo singolo da lui registrato nel 1961. Lee Dorsey muore il 2 dicembre del 1986.
Fats Domino e Dave Bartholomew
Il secondo personaggio risponde al nome di Dave Bartholomew, nato nel 1920 e tuttora in vita. Insieme a Fats Domino ha rivoluzionato il suono di New Orleans, che si è andato evolvendo dal jump blues al soul, per diventare un standard stilistico negli anni '60. Ha registrato molto materiale come solista e si è distinto come produttore e arrangiatore, tanto da essere dietro gran parte del lavoro di Fats Domino (che ricordiamo essere stato un amico d'infanzia dello stesso Dorsey). Brani come "Blueberry Hill" portano infatti la sua firma, ma l'elenco potrebbe essere lungo...
Lasciamo New Orleans e chiudiamo con Woody Shaw (24 dicembre 1944 - 10 maggio 1989), trombettista, filicornista, cornettista e compositore di musica jazz, spesso considerato l'ultimo grande innovatore del linguaggio improvvisativo trombettistico. Shaw rivoluzionò le capacità tecniche e la concezione armonica della sintassi improvvisativa del proprio strumento, introducendo degli andamenti melodici solitamente impiegati in strumenti come il sassofono, ovvero l'utilizzo frequente di intervalli di quarta e di quinta durante la prassi improvvisativa. Questi elementi di grande modernismo fanno di lui uno dei maggiori geni della musica afroamericana. Egli determinò il nuovo polo verso il quale si orientarono le generazioni future di trombettisti di musica jazz. Godetevelo in musica con la sua "Stepping Stone".




23 dicembre 2013

Con il post i oggi usciamo fuori tema. In realtà i due personaggi di oggi sono dei veri e propri cultori della musica e definirli semplicemente cantanti oppure interpreti è poco.
Bisogna conoscere i gusti musicali di Eddie Vedder (49 anni magnificamente portati) per capire cosa c'entra lui con la black music. 
Il secondo personaggio è un italiano odiato ed amato. Sicuramente il suo carattere eccentrico gli ha dato qualche problema di vita sociale. Anche per quanto riguarda Marco Castoldi, in arte Morgan, bisogna conoscere il suo bagablio musicale. E' uno dei più grandi polistrumentisti italiani ed uno dei migliori artisti live presenti attualmente nel panorama musicale. Oggi compie 41 anni e noi lo omaggiamo con una cover di Battiato interpretata in compagnia di un grande bassista made in italy.


22 dicembre 2013

Vi dicono niente i paesi di Torano Castello e Partenopoli?
In realtà hanno ben  poco in comune se non aver dato i natali a due personaggi nati lo stesso giorno dello stesso anno. Ma queste non sono le uniche coincidenze. Entrambi viaggiano su 6 corde e sulle stesse scale, Frank Gambale e John Patitucci.
Purtroppo nel post di oggi ci limitiamo a ricordare solo i nomi.


20 dicembre 2013

La Motown ha sfornato talmente tanti artisti che ogni giorno dell’anno è facile imbattersi in uno di questi. Oggi tocca alla regina Kim Weston, al secolo Agatha Natalia Weston. 
Kim Weston
Nata a Detroit nel 1939, la sua fama è legata al fortunatissimo brano “Take me in your arms”, scritto nel 1964 dal trio delle meraviglie Holland-Dozier-Holland e diventato un inno del movimento Northern Soul (il brano ha trovato poi altri interpreti tra i quali ricordiamo The Isley Brothers e The Doobie Brothers). Dopo aver rotto con la Motown (per colpa del solito Gordy? Chissà…), inciderà molti altri dischi che passeranno quasi del tutto inosservati, nonostante il talento non le mancasse. Ha inciso anche alcuni album con la Stax ed è tuttora attiva in campo musicale in qualità di talent-scout.
Lasciando un po’ a margine la Soul Music, è impossibile non augurare altri 65 di questi anni a Little Stevie Wright, energico frontman della band australiana The Easybeats. Negli anni sessanta il loro brano “Friday on my mind” divenne famoso in tutto il mondo, entrando addirittura nella top 10 italiana. Era il 1966, in piena British Invasion.
Bobby Darin
Se ne andava invece nel 1973 Bobby Darin, cantante e attore italo-americano (il suo vero nome era Walden Robert Casotto, nato a New York nel 1936). Considerato uno dei maggiori interpreti della musica leggera made in USA, forse secondo solo a Frank Sinatra, la sua voce è stata resa celebre dal brano “Beyond the sea” e, naturalmente, da “Mack the knife”, scritta nel 1928 da Bertolt Brecht e Kurt Weill! 
Prima di augurarvi una buona giornata c’è ancora spazio per ricordare un avvenimento importantissimo per gli amanti del soul. Il 20 dicembre 1969 Diana Ross appariva in tv per l’ultima volta con le The Supremes. Al “The Ed Sullivan Show” presentarono infatti il loro ultimo numero 1, “Someday we’ll be together”. A dispetto dei previsioni ottimistiche del titolo, le The Supremes faranno a meno della Ross fino al loro scioglimento nel 1977


19 dicembre 2013

Curriculum impressionante quello del personaggio di oggi, inserito nella Songwriters Hall of Fame e con la sua band nella Rock and Roll Hall of Fame, nella The NAACP Image Awards Hall of Fame e nella Vocal Group Hall of Fame, produttore, tra gli altri, di Deniece Williams, The Emotions, Barbra Streisand e Neil Diamond. Il suo cognome è White, e se pensiate che il suo nome è Barry vi sbagliate, stiamo parlando di Maurice White, che oggi compie 72 anni. Conosciuto anche come Reese, ma noto soprattutto come fondatore della band degli Earth, Wind & Fire nel quale è sia cantante, che scrittore e produttore! Inizia come batterista suonando per artisti come Etta James, Muddy Waters, Impressions e molti altri!
In seguito, dal 1966, entra nel Ramsey Lewis Trio, con il quale suona in 9 loro album e vince persino un Grammy Award. Nel 1969 forma una band i Salty Peppers con la quale rilascia un singolo che riscuote un discreto successo, “La La La”  e poi uno minore Uh Huh Yeah che vi facciamo ascoltare. In seguito fonda gli EWF, con tutto quello che ne consegue. 






18 dicembre 2013


Nel post di oggi vi parliamo di Chicken Scratch, non è un dj che scratcha, non è una ricetta per un pollo graffiato e nemmeno il graffio di una gallina… ma lo stile di suonare la chitarra re-inventato da Jimmy Nolen, lead guitar di James Brown  per tutto il periodo dal 1965 in poi, con una pausa dal 70 al 72, periodo dell’ammutinamento per i comportamenti e i bassi salari offerti da James Brown.
 Questo stile di suonare lo ritroviamo in pezzi pionieri come la sua sconosciuta “Swinging Peter Gunn” , o il pezzo di Johnny Otis “Willie and the Hand Jive” sempre con Jimmy alla chitarra. Ma è con James Brown che lo stile diventa riconoscibile, in pezzi come, “Papa’s Got a Brand New Bag”, prima e "I Got You (I Feel Good)" e "I’ve Got The Feeling" poi! Ascoltare per credere! 
Nacque il 3 aprile del 1934, infatti oggi ricordiamo la sua scomparsa avvenuta 30 anni fa.
Purtroppo i suoi brani sono stati dimenticati per parecchio tempo. Il suo successo ovviamente è stato associato e, purtroppo, coperto da quello di James Brown. 
 
 
 

17 dicembre 2013


Non è un caso, e non è la prima volta, che in un post di STSD ci siano più giamaicani che americani.Il fatto è che nella piccola isola antillana, a cavallo degli anni fine 60/70/80, il 30 % della popolazione suonava almeno uno strumento e quasi il 2% ha prodotto almeno un singolo... se calcolate che la popolazione era più o meno composta da 2 milioni di abitanti, allora la percentuale è altissima.
Carlton Barrett
La Giamaica infatti ha il vanto di essere, musicalmente, la nazione che ha prodotto di più. Se poi la confrontate con gli Stati Uniti dove solo il 6 % della popolazione suonava almeno uno strumento e solo un numero inferiore al 2 % ha prodotto musica, allora vi accorgerete che i numeri giamaicani non sono di questo mondo. Infatti qualcuno diceva che "in Giamaica c'erano più musicisti che pubblico". Quel qualcuno è Carlton Barrett, fratello di Aston, nato il 17 dicembre 1950, e cugino di Larry Marshall, anche lui nato il 17 dicembre, ma del 1941. I fratelli Barrett erano il vero groove di Bob Marley (e prima degli Hippy Boys e Upsetters), considerati da molti il duo più prestigioso della musica giamaicana. Probabilmente l'intesa di sangue ha reso, ed anche parecchio. E non c'è pezzo migliore per poter sentire i due fratelli che "Ista episode". Morirà nel 1997.Larry Marshall, 11 anni più grande del batterista, ha fatto invece parte di un duo storico, Larry & Alvin, oltre a riscuotere notevole successo come solista dedito a quello stile di reggae noto come roots. Ascoltate "Natty goat" e poi ne parliamo... 
Eddie Kendricks
L'unico americano di questo post risponde al nome di Eddie Kendricks, nato il 17 dicembre del 1939 e deceduto il 5 ottobre del 1992. Negli anni '60 ha dato vita ai Temptations, gruppo nel quale si è distinto per il suo falsetto. Pare che abbia addirittura ispirato la nascita delle Supremes, quando ancora si facevano chiamare The Primettes! Lascia i Temptations nel 1971 per dedicarsi alla carriera solista. Noi lo ricordiamo con il singolo "Keep on truckin'", uno dei suoi brani più famosi, uscito nel 1973 per Tamla e prodotto da Frank Wilson.



16 dicembre 2013

Cominciamo il post di oggi ricordando un vero talent scout giamaicano, che ha donato alla musica reggae la sua vita. Jackie Mittoo muore oggi, nel 1990, e nasce nel marzo del
Jackie Mittoo
1948. Negli anni sessanta è membro degli Skatalites, dei The RivalsThe Sheiks, dei Soul Brothers e dei Soul Vendors. Tra i contributi di Mittoo nella seconda metà degli anni '60 ci sono i brani "Darker Shade of Black" (la base di "Pass the Tu Sheng Peng" di Frankie Paul), "Bobby Babylon" di Freddie McGregor, l'inno rocksteady "Baby Why" dei The Cables e il primo successo di Marcia Griffiths, "Feel Like Jumping" ed infine uno dei suoi maggiori successi scritto per Alton Ellis 
"I'm Still in Love with You" che ci ascoltiamo.
Lalah Hathaway
Uscendo dagli schemi facciamo oggi gli auguri a Billy Gibbons, nato nel 1949. Vi diciamo che è un chitarrista e se non sapete chi è lo capirete ascoltando "La grange".
Infine spegne 43 candeline oggi Lalah Hathaway, sì la figlia di Donny Hathaway, anche lei splendida interprete del Soul R&B. Non è difficile poterla ascoltare in duetti d'eccezione, e questo è uno di quelli: "When Your Life Was Low". 


15 dicembre 2013

Siete mai stati al Porretta Soul Festival?
Se ci siete stati sarete sicuramente passati da Via Otis Redding oppure avete visto un live al parco Rufus Thomas.
Gli è stato dedicato quel parco quando lui era ancora vivo, dopo che per la sesta volta si era esibito sul palco del Porretta Soul. Lui il porretta soul l'ha visto nascere e crescere, e sempre dal posto migliore.
Purtroppo il 15 dicembre è la data peggiore da ricordare per Rufus. Infatti decorre oggi il dodicesimo anno della sua morte. 84 anni intensissimi.
Per cinquanta anni è stato il simbolo incontrasto della Memphis nera in lotta d'immagine con Elvis Presley. I due hanno ssempre avuto un rapporto di rispetto tanto che a lanciare per la prima volta in una radio esclusivamente nera un disco di Elvis è stato proprio Rufus. Ovviamente la cosa è stata ben poco accettata dagli ascoltatori di colore. 
Il suo carattere estroverso è stato di fondamentale importanza per il suo successo. Il suo modo di vivere il palco era quasi unico tanto che Otis redding prese non poche lezioni da lui. Una specie di spionaggio artistico.
Rufus è stato una colonna fondamentale del funk del blues e della della black music in generale. Importantissima la sua apparizione al WattStax (documentario fondamentale della black music girato durante un concerto tenutosi a Los Angeles nel 1973).
Anche James Brown portava un certo rispetto verso Rufus tanto da considerarlo "THE PRESIDENT". 
Non poche statue sono piazzate in giro per il mondo. E' rimasto impresso proprio nella mente di tutti, soprattutto in quelle della Sweet Soul Music dell'Appennino bolognese.
Questo era Rufus Thomas






14 dicembre 2013


Il vostro post quotidiano è dedicato ad una pietra miliare della musica nera! Una canzone, forse LA canzone, più rappresentativa della soul music. Parliamo oggi di "I heard it through the grapevine", nella versione resa celeberrima da Marvin Gaye, e la ricordiamo nel giorno in cui, nel 1968, si piazzava al numero 1 delle classifiche pop (Billboard Hot 100) degli Stati Uniti per restarci, di prepotenza, per ben sette settimane, diventando così il singolo più venduto fino a quel momento dall'etichetta di Detroit (nello stesso giorno al secondo posto della stessa classifica troviamo "Love Child" delle Supremes mentre al terzo Stevie Wonder con la sua "For a once in my life). 
Il 45 giri di "I heard it through the gravepine"
Come molti dei successi della Tamla-Motown, il brano ha una storia travagliata alle sue spalle. Scritta nel 1966 da Barrett Strong e Norman Whitflield, fu registrata per la prima volta da Smokey Robinson & The Miracles, ma non uscì mai come singolo (è presente invece nel loro album "Special Occasion" del 1968). Nel 1967 Marvin Gaye ne registrò una sua versione ma Berry Gordy, come pare facesse spesso, non la considerò valida come singolo e l'appioppò successivamente a Gladys Knight & the Pips. Il successo di vendite fu garantito e il primo posto nelle charts di R&B assicurato. Solo nel 1968 Gaye si riprende la sua rivincita, inserendo il brano nell'album "In the Groove". La canzone iniziò a girare così frequentemente nelle radio che Gordy si decise a far uscire il singolo per la sussidiaria Tamla con il numero T54176. L'indimenticabile l'intro di questa versione è qualcosa che non si scorda facilmente (nelle sessioni di quelle registrazioni erano presenti i The Funk Brothers, storica in-house band della Motown!). Il resto è storia... 
Come tutti i classici, molti ne hanno dato una loro interpretazione. Degne di nota sono la versione dei The Chi-Lites e sicuramente quella dei Creedence Clearwater Revival. La loro rilettura di questo brano è la sintesi perfetta dell'inimitabile stile di John Fogerty & Co di fondere il country, il rock e ovviamente il soul. Peccato duri quasi 12 minuti, ma a quanto pare era loro usanza piazzare in ogni album un brano di lunga durata.


13 dicembre 2013

Proprio un paio di giorni fa ricordavamo la scomparsa di un mito della musica soul, Sam Cooke. Bene, il post di oggi ricorda un personaggio che con Cooke ha scritto due delle sue canzoni più belle e conosciute. Compie 80 anni il poliedrico scrittore e produttore americano
Lou Adler
Lou Adler. Con il Re del Soul ha scritto la splendida "Only Sixteen" (sotto lo pseudonimo di Barbara Campbell) e uno dei suoi maggiori successi di sempre, "Wonderful World" (il terzo autore, in entrambi i brani, è Herb Alpert) e il brano suonava più o meno così (ripassate la colonna sonora di Animal House, il cult movie con John Beluschi, e la troverete).
Spostandoci dall'altra parte dell'oceano, sbarchiamo nel Regno Unito per ricordare la nascita, nel 1940, di Tony Gomez. Ai più sconosciuto, Gomez era il tastierista della band soul The
The Foundations
Foundations
, attiva nella seconda metà degli anni 60 e prima formazione di stampo multietnico a piazzarsi ai vertici delle classifiche pop britanniche. Il brano che li ha consegnati alla storia è "Baby now that I've found you". Se ascoltandolo vi vengono in mente i The Jam di Paul Weller vi assicuro che non è un caso!
In chiusura usciamo un po' fuori dal seminato per ricordare Robert Martinez (1945), chitarrista ispano-americano del mitico gruppo garage-rock Question Mark & The Mysterians. Tutti li ricordano per il loro anthem "96 Tears" o per la dinamitarda "Do you feel it". Vi assicuro che dopo averla ascoltata difficilmente li dimenticherete!


12 dicembre 2013

Prima di cominciare a parlare dei personaggi del giorno volevamo condividere questa notizia. Esattamente un anno fa Donna Summer e i Public Enemy entrano ufficialmente nella Hall of Fame, insieme ai meritatissimi Rush e Randy Newman (news).
Cominciamo il post di oggi con i necrologi ricordando che 6 anni fa moriva Ike Turner (ne abbiamo ampiamente parlato nel post del 5 novembre)

Nasceva oggi (1915) Frank Sinatra, The Voice. Di origini italiane il nostro Frank ha portato lo swing e il jazz (qualcuno lo chiama jazz bianco) a livelli mondiali. 
Conosciuto in quasi tutti gli angoli del mondo ha cantato e reinterpretato veri classici della musica leggera internazionale. Una cosa è certa. Lui è stato il primo crooner in assoluto e le sue doti vocali hanno ispirato migliaia di personaggi (vedi Bublé)
Sinatra è il simbolo di quell'america benestante che viaggia in Limousine, beve Martini  e guarda i film di Marylin Monroe, dove l'apparenza non si ferma neanche di fronte la depressione. Muore il 14 maggio del 1998 lasciando in eredità migliaia di canzoni, prese in consegna da una delle più potenti case discografiche del mondo:FRANK SINATRA ENTERPRISES... già il nome!
Ci avviciniamo di più alla black music, anzi, ci finiamo di faccia dentro facendo gli auguri al camerunense più famoso della storia musicale. Compie 80 anni oggi Mr Manu Dibango.
Personaggio di spicco di quell'Africa Funk che tanto ci piace.
I suoi album mettono i brividi. Vibrafonista di un certo livello, ha saputo unire il ritmo tribale alle melodie afro-americane più evolute. Il jazz incontra la musica popolare ed il funk ed il sound diventa quasi mistico.22 dischi all'attivo in cui sono presenti pezzi straordinari. Esempio fra tutti è SOUL MAKOSSA, tratto dal primo album, che ha ispirato chissà quanti pezzi dall'hip hop al pop... anche un certo M. Jackson . E' ancor vivo e continua a produrre album.

Grover Washington Jr.
Il 12/12/1943 nasceva Grover Washinghton, sassofonista e producer. E se Manu Dibango è considerato uno dei capostipiti del funk africano George Jr è considerato uno dei padri dello smooth jazz. Numeri da record anche per lui, 25 dischi all'attivo!Il suo nome è anche il suo stile:Groove. Tutti i suoi pezzi sono contornati da un groove unico ed inimitabile. Ricordiamo Mister Magic, Black Frost....
Muore il 17 giugno del 1999 stroncato da un infarto.
Vi lasciamo con un pezzo che ha creato qualche polemica al momento della sua uscita. A cantare è Bill Withers ma gli arrangiamenti e le musiche sono di Grover. Questo brano gli ha fatto vincere il Grammy. 
                           

11 dicembre 2013


Ieri abbiamo ricordato la morte del grande Otis oggi, purtroppo, dobbiamo tornare su un illustrissimo decesso, quello di uno dei creatori della Soul Music. The King of Soul, Sam Cooke, morto assassinato l’11 dicembre 1964 a soli 33 anni in un fetido motel . Non è mai stata fatta completa chiarezza sulle cause dell'omocidio da parte della proprietaria del motel, che pur avendo sparato quei colpi per autodifesa si è sempre dichiarata innocente. Ovviamente nessun testimone era presente al "tentativo di aggressione da parte di Sam". I fatti non ufficiali però dicono l'esatto contrario. Una cosa è certa, Sam era ubriaco.
Sam Cooke
In quel periodo era all'apice della sua carriera. Finalmente l'incoraggiamento paterno che lo aveva spinto a cantare stava dando i suoi frutti.
Cominciò la sua carriera con  i Soul Stirrers, per poi approdare nell classifiche ufficiali con i suoi singoli. Nel 1956  e nel 1957 pubblica i suoi primi singoli  per la Keen Records .“You Send Me” arriva diretta al primo posto sia della classifica R&B che di quella Pop (Ray Charles ci mise tre anni a raggiungere questo successo). Cooke fu tra i primi artisti di colore a occuparsi anche degli aspetti imprenditoriali della sua attività. Fondò sia un'etichetta discografica e una casa editrice. Prese anche parte attiva nel Movimento per i Diritti Civili (American Civil Rights Movement), usando le proprie capacità musicali per creare legami tra il pubblico di colore e il pubblico bianco e fu tra i primi ad essere inserito nella Rock’n’Roll Hall of Fame.
Ancora oggi Sam Cooke è nel cuore degli appassionati del soul e non solo. La sua voce e le sue canzoni continuano ad emozionare miliardi di persone. C'è una canzone in particolare, "A change is gonna come", che ha suscitato più emozioni delle altre. E noi ce l'ascoltiamo, come se fosse un inno. 




10 dicembre 2013


La data del 10 dicembre è una delle più tristi nella storia della soul music. Nel 1967 moriva all'età di 26 anni Otis Redding, uno dei più grandi artisti afro-americani. Con lui se ne andarono anche quattro membri della band che lo seguiva in tour, i Bar-Kays. Otis e soci erano diretti nel Wisconsin per una serata quando il loro aereo precipitò nel lago Monona, portandosi via la stella della Stax. Solo tre giorni prima Big O aveva registrato la splendida "(Sittin on) The dock of the bay", il suo unico singolo che, pubblicato postumo, raggiunse la vetta delle classifiche pop americane.
Otis Redding
La sua carriera era iniziata alla fine degli anni '50 quando andava in giro con il nome di Otis and The Shooters, band con la quale registrò il suo primo 45 giri, "She's all right". Dopo centinaia di date in giro per gli States ebbe la fortuna di trovarsi al posto giusto nel momento giusto, quando accompagnando un amico a Memphis ebbe l'occasione di registrare un demo per la Stax. Fu l'inizio della leggenda! Per la Volt (sussidiaria della Stax) Redding ha registrato tutte le sue canzoni, brani diventati dei classici della black music. Ebbe anche l'onore di partecipare al festival di Monterey come unico rappresentante del mondo del r&b (se volete guardare l'intera performance: video 1, 2 e 3). I suoi singoli aprirono la strada ai successi di tutta l'etichetta di Jim Stewart e Extelle Axton. Le varie "Respect" e "These arms of mine" furono solo due tra i brani che consegnarono Redding all'eternità. 
Per ricordarlo vi facciamo vedere la sua l'ultima apparizione televisiva. Era il 9 dicembre 1967 e Big O si esibiva nel varietà Upbeat con la splendida "Respect".





9 dicembre 2013

Due giamaicani ed un americano entrano a far parte delle storie di Save the Soul Date.
Junior Wells
Per rispetto di anzianità cominciamo dal più vecchio, americano, Junior Wells, mitico bluesman nato a Memphis nel lontano 1934. Cugino di Junior Parker e Sonny Boy, come tutti i bluesman che si rispettino non ha avuto una vita agiata, però sicuramente è stata ripagata dalla musica. Ha collaborato con i Rolling Stones, Van Morrison,Muddy Waters, Buddy Guy.
Se volete appassionarvi al blues, il vero blues, dovete ascoltare l'album Harp Hattack del 1990, dove quattro mostri sacri del blues (Junior Wells, James Cotton, Carey Bell e Billy Branch) si cimentano in classici del blues riarrangiandoli in chiave moderna come questa "Down home blues".
Junior Wells ha scritto una perla del blues/funk quale "Messin with the kid". Muore il 15 gennaio del 1998.
Canibus
Il 9 dicembre del 1994 moriva Garnett Silk, pioniere della dancehall anni '80. Per ora ci limitiamo a indicarvi un suo classico "Kingly character", ne parleremo meglio, molto meglio, il giorno della sua nascita.

Ultimo personaggio di oggi è il rapper Canibus. Nasce nel 1974 a Kingston. LL Cool J lo definisce un pazzo in quanto molti suoi pezzi si basano sulle teorie dei reptiliani, alieni, sulla corruzione della politica e robe del genere. Solo una cosa è certa, che venne cacciato dall'esercito perchè sorpreso a fumare marijuana.
la sua vita artistica è piena di duetti, Method Man, Redman, K-Solo. Inoltre ha firmato parecchi successi, come ad esempio "How come" insieme a Wyclef e Youssou N'Dour.