31 luglio 2013

Oggi parliamo di un unico personaggio che però ha dato vita ad uno degli imperi della black music e non solo.
Numerosissimi nomi sono presenti nel suo "taccuino", Eric Clapton, Ray Charles, Led Zeppelin, Rolling Stones, Aretha Franklin, Frank Zappa, Yes, Solomon Burke, Percy Sladge, Wilson Pickett,Otis Redding. Proprio lui peronslamente ha scoperto e prodotto tutti questi grandi nomi, rivoluzionando il concetto di r&b negli anni '50. Probabilmente il nome Ahmet Ertegun non dirà niente a nessuno. E se invece diciamo Atlantic records?
 Ahmet è infatti il fondatore e capo indiscusso della seconda, per importanza, casa produttrice.
Nato ad Istambul e trasferitosi negli Usa nel 1935 quando aveva solo 8 anni. Figlio di ambasciatore gira il mondo, seguendo anche il padre ai concerti di Duke Ellinghton e Cab Colloway. Più tardi racconterà che l'amore della musica gli è venuta proprio durante quel concerto a Londra. A 14 anni riceve per regalo una macchina per montare le registrazioni. Nel 1946 fonda una piccola casa produttrice, l'Atlantic appunto, che diventerà un pezzo fondamentale della storia della musica a partire dal 1948. E' stata anche la prima casa a diffondere la stereofonia e la registrazione multitraccia (prima si registrava solo ed esclusivamente in presa diretta, cosa non economica assolutamente). Questa è un'altra prova che la vera rivoluzione musicale nel soul è stata fatta dai tecnici del suono e dai produttori. 
L'Atlantic ora è di proprietà della Warner, i nomi nel "taccuino" dei nuovi responsabili sono cambiati, ma il nome di Ahmet resterà nella storia dei tempi. 
Se volete saperne di più vi rimandiamo direttamente al sito ufficiale (http://atlanticrecords.com/).
IL pezzo che vi postiamo è una cover di tutto rispetto. Ha una storia molto particolare perchè la decisione di "coverizzare" questo brano è stata decisa e chiesta direttamente da Ahmet ad un certo McCartney, suo grande amico, ed interpretata da uno dei diamanti dell'Atlantic.


30 luglio 2013


Oggi vi segnaliamo tre anniversari di nascita di tre artisti, cantanti e musicisti, ancora tutti vivi e vegeti. Iniziamo con quello che più di tutti ha avuto un legame stretto con la black music. 
Buddy Guy
Il suo nome è Buddy Guy, chitarrista blues che ha fatto parte della band di Muddy Waters. Oggi compie 77 anni. Grazie alle sue eccellenti doti musicali è stato fondamentale nella nascita ed evoluzione del Chicago Blues. Ha suonato con tutti i nomi grossi dell’epoca ed esercitato un’influenza fortissima su un intera generazione di chitarristi. La sua “Stone Crazy” è stata inserita tra le migliori 100 guitar songs.
Il secondo compleanno è quello di David Sanborn, eclettico sassofonista che ha spaziato dal jazz al r&b, dal rock al funk. Oggi compie 68 anni. Nella sua carriera ha collaborato in qualità di turnista (oltre a lavorare come solista) con il gotha della black music. Un veloce elenco comprende James Brown, Little Milton, Albert King, Donny Hattaway e Stevie Wonder.
Paul Anka
Chiudiamo il nostro post ricordando il compleanno di Paul Anka che oggi compie 72 anni. Negli anni ’50 è diventato un idolo dei teenager con canzoni passate alle storia. Come molti interpreti dell’epoca, Anka ha tentato la fortuna anche in Italia con una serie di 45 giri (nove in tutto) registrati nel bel paese. In quel periodo strinse amicizia con la coppia Battisti-Mogol e con Ennio Morricone. Noi lo ricordiamo con la sua canzone più conosciuta e rappresentativa, “Diana”,  il suo primo singolo. Era il 1957 e con questa canzone si piazzò subito al primo post nella classifica pop e r&b, una cosa all’epoca rara per un cantante bianco.



29 luglio 2013

Ci piace sempre trovare degli spunti per raccontare delle storie particolari, quella di oggi è di un gruppo di bianchi che ha "sbiancato" una delle etichette nere per eccellenza: la Motown, il nome del gruppo è Rare Earth!
Il pretesto ci è dato da dal decimo anniversario della scomparsa di Ed Guzman, percussionista del gruppo, ultimo aggiunto della band che comprendeva: Gil Bridges, Peter Rivera, John Persh, Rod Richards e Kenny James. 
Rare Earth
Era il 1969 e la Motown voleva ampliare il suo territorio al rock bianco, (come dargli torto dopo il successo di Woodstock!) tra le band messe sotto contratto, spiccava l'allora chiamata The Sunliners, con all'attivo un album senza successo, ma con le qualità giuste per entrare nella scuderia della nuova etichetta Motown. Nuova etichetta che non aveva un nome e scherzosamente fu suggerito dei membri della band di chiamarla come loro,con loro enorme sorpresa la Motown accettò, il nome della nuova etichetta dedita al rock bianco era Rare Earth.
La scelta del gruppo si rivelò quantomai azzeccata, incidendo subito due versioni di due classici dei Temptation che superarono di molto le vendite e il successo delle originali, si tratta dei dell'intera facciata B di 21 minuti con "Get ready" dell'omonimo album del 1969 "(I know) I'm loosing you" dell'album Ecology del 1970. Album successivo e ancora un successo, questa volta il primo che non sia una cover: "I just want to celebrate". Nel 1973 altra hit con la loro versione di "Hum along and dance" dell'ottimo album "Ma" prodotto da Norman Whitfield, probabilmente il loro disco migliore!


28 luglio 2013


Una domenica tranquilla quella di oggi. 
Afroman.
Unica data da ricordare è quella del 28 luglio del 1974 quando nei sobborghi di Los Angeles nasceva un rapper divenuto famoso nel mondo per un brano che è rimasto ai primi posti delle classifiche per diverse settimane (ma lo ascoltiamo a fine post).

Il suo nome d'arte è Afroman, all'anagrafe Joseph Foreman. Pubblica il suo primo album nel 1999, in pieno periodo post g-funk. 
Ha una particolarità fondamentale. I suoi album cominciano tutti parlando di droga e alcol, per poi terminare con discorsi sulla sua conversione al cristianesimo. Questo particolare modo di esprimersi lo troviamo soprattutto in Afroholic (2004).
Un altro brano fondamentale della vita artistica di Afroman è "Crazy rap". Il suo successo principale però non è dovuto ai brani, ma alla pubblicità che ha ricevuto attraverso siti come Napster.


27 luglio 2013


In questo sabato dalle temperature infernali vi vogliamo parlare di due artisti. Per farlo, oltre a cercare un posto fresco per scrivere, dobbiamo tornare indietro nel tempo fino agli anni '50 e '60. 
Harvey Fuqua
Il primo risponde al nome di Harvey Fuqua. Oggi avrebbe compiuto 84 anni (è deceduto nel 2010). Negli anni '50 ha fatto parte del gruppo doo-wop dei The Moonglows, del quale ha fatto parte anche Marvin Gaye. Con questo gruppo ha registrato vari 45 giri per la Chess Records e poi partecipato, come solista, ad un paio di duetti con Etta James ("Spoonful"). Ma è come produttore e talent scout che Fuqua rimarra nella storia. Con la sua etichetta Anna Records ha distribuito il primo singolo della Motown, quello di Barrett Strong. Alla Motown ha poi portato tammi Terrell e poi convinto Marvin Gaye a fare dei duetti con quest'ultima, duetti nei quali compare come produttore. Negli anni seguenti è stato manager di Smokey Robinson e ancora produttore dell'ultimo album dell'amico Gaye.
Mary Love
 Il nostro secondo nome è quello di Mary Love, deceduta solo un mese fa all'età di 70 anni, ovvero quelli che avrebbe festeggiato oggi. Scoperta all'inizio degli anni '60 dal manager di Sam Cooke. Dopo alcuni piccoli successi di classifica, è con l'esplosione della scena northern soul che Mary Love diventa un'artista molto apprezzata (a fine carriera si butterà a capofitto nel gospel). Ed è proprio con uno dei suoi brani che milioni di giovani inglesi hanno ballato fino alle prime luci dell'alba che vi lasciamo. Buon ascolto!





















































26 luglio 2013

Sono tanti i nomi che dobbiamo ricordare oggi, si parte da compleanni illustri come quello di Betty Davis, di Darlene Love e di Brenton Wood, o l'anniversario di nascita di Bobby Hebb e Dobie Gray, ed infine la scomparsa 21 anni fa di Mary Wells. Vediamo un po' cosa hanno fatto i nostri personaggi e perchè vale la pena di ricordarli e ascoltarli!
Betty Davis
Betty Davis, nata nel 1945, oltre ad essere conosciuta per essere la seconda moglie di Miles Davis ed averlo spronato ad esplorare i territori del rock e del funk, è anche indicata come "la donna che inventò la fusion". Nei 3 album che ha registrato non ha trovato il successo commerciale ma di sicuro chi li ha ascoltati ne è rimasto legato per un "motivo" o un altro. Dalla sua voce alle sue abitudini sessuali esplicitate nei suoi testi!
Altra donna di spessore è Darlene Love, nata nel 1941, inizia la sua carriera nel gruppo delle Blossoms, per poi registrare come Crystals il suo brano più conosciuto: "He's a rebel"
Brenton Wood compie oggi 72 e dovreste conoscere assolutamente due suoi brani, ma magari non sapete che è lui a cantarli. Si tratta di "Gimme little sign" e "The Oogum boogum song".
Mary Wells
Avrebbe compiuto 75 anni se non ci avesse lasciato il 3 agosto del 2010, lui è Bobby Hebb e vi basti sapere che è sua la prima versione di una delle canzoni più belle del secolo: "Sunny"! Approfondiremo più in là la sua figura.
Dobie Gray è un versatilissimo cantante che è riuscito a far suo più di un genere, dal soul al pop, dal country al teatro. Nato nel 1940, ci ha lasciato il 6 dicembre del 2011. Ma la sua memoria resta in brani come "The 'in' crowd".
Chiudiamo con l'anniversario della morte di Mary Wells, la prima donna ad essere messa sotto contratto dalla Motown, è lei ad aver cantato per prima "My guy" che le diede il successo planetario che meritava, ma le suo origini iniziano nel 1966 con il brano "Bye bye baby"



25 luglio 2013

Compie oggi 62 anni Verdine White, il White degli Earth, Wind & Fire per intenderci! bassista che cresce ascoltando dischi di Miles Davis, John Coltrane e altre leggende del jazz con cui il padre suonava. 
Verdine White
Viene influenzato anche dai due fratelli batteristi Maurice e Fred e dalla musica dei Beatles e della Motown. All'età di 15 decide di voler suonare il basso. Prende lezioni private da Radi Velah della Chicago Symphony Orchestra e da Louis Satterfield bassista e trombettista della Chess Records, nonché suo futuro compagno negli Earth Wind & Fire come componente dei Phenix Horns, la sezione fiati del gruppo.
Dopo aver abbandonato il contrabbasso in favore di un basso elettrico Fender, White inizia a suonare con i gruppi locali nel circuito dei club di Chicago. Le sue prime influenze artistiche al basso sono James Jamerson, Paul McCartney e Gary Karr. Nel giugno 1970, White entra nel gruppo del fratello Maurice, i Salty Peppers, che avevano catturato l'attenzione della Capitol Records. Il gruppo cambierà presto il nome in Earth Wind & Fire.
Big Mama Thornton
Col gruppo, White vincerà sei Grammy Awards e otterrà diciassette nomination. Entrerà nella Rock & Roll Hall of Fame, nella Vocal Group Hall of Fame, e otterrà cinquanta tra dischi d'oro e di platino, vendendo oltre novanta milioni di albums in tutto il mondo.
Willa Mae Thornton, conosciuta come Big Mama Thornton (Montgomery11 dicembre 1926 – Los Angeles25 luglio 1984), è stata una cantautrice statunitense di musica blues. Sebbene lodata dai critici musicali per la sua voce forte e potente e per le sue performance live piene di passione, non ha mai riscosso un grande successo commerciale. Le sue hit più famose come "Hound Dog" e "Ball and Chain" sono state in breve tempo surclassate dal maggior successo popolare che hanno riscontrato le cover rispettivamente di Elvis Presley e Janis Joplin.


24 luglio 2013

Numerosissimi sono i gruppi "minori" che hanno occupato le classifiche degli anni '60/'70/'80, poi finiti del dimenticatoio. Di solito si trattava di piccole produzioni "hand made". In quel periodo tutti potevano fare musica, soprattutto se nascevi in quartieri come Harlem o nel Queens.
I The friend of Distinction nascono nel queens per poi trasferire la produzione a Los Angeles nel 1966. Oggi ricordiamo la nascita dell'unica donna del gruppo, Barbara Jean (1949?).
Solo 6 anni di produzione, dal 1969 al 1975. 6 album registrati e una decina di singoli mai riusciti a salire oltre il terzo posto in classifica, tra cui "Love or let me be lonely", "Grazing in the grass". Hanno anche composto brani con sprazzi di p-funk, incazzato e tosto, a modo ed uso dei Parliament, vedi ad esempio "Now it the time".
Purtroppo le notizie relative a questo gruppo sono pochissime, perciò volgiamo al termine del post ascoltandoci un a loro reinterpretazione di un brano di Masakela. 



23 luglio 2013


Nel post di oggi vi parliamo solo di donne, e che donne! Nel primo caso parliamo di un compleanno, nel secondo caso di un anniversario di nascita e nell'ultimo di una tragica scomparsa, avvenuta solo quale anno fa.
Madeline Bell
La prima è Madeline Bell e compie 71 anni. Cantante americana di soul, ha ottenuto un notevole successo negli anni '60 soprattutto in Gran Bretagna, con un brano in puro stile northern soul dal nome "Picture me gone" e anche "What I am suppose to do", brano scritto in coppia con il bassista dei Led Zeppelin, proprio loro.
Nasceva anche oggi Renee Diggs (1954-2005), vocalist del gruppo disco-pop delle Strarpoint. Negli anni '80 raggiunsero il successo con il singolo "Object of my desire", solo qualche anno prima che le venisse diagnosticata la sclerosi multipla, malattia che la porterà alla morte nel 2005.
Amy Winehouse
Sono passati invece due dalla scomparsa di una delle voci più belle ed intense della scena soul dell'ultimo decennio. Parliamo naturalmente di Amy Winehouse, deceduta a Londra a 28 anni incompiuti. Della sua carriera musicale e dei problemi che l'hanno afflitta per tutta la sua vita ne parleremo ampiamente nel giorno della sua nascita (quest'anno avrebbe compiuto 30 anni). Qui basta dire che, con uno stile ed una carica impressionante, Amy è stata capace di farsi amare anche dai puristi della soul music, quella intesa in modo classico e sempre diffidente nei confronti dei fenomeni revivalistici di cui Amy ha fatto sicuramente parte. Noi la ricordiamo con la bellissima, e struggente "Back to back". Ciao Amy!



22 luglio 2013

La data del 22 luglio nella black music è da ricordare per la nascita di un artista che ha dato una grandissima scarica di creatività il suo nome è George Clinton, ed oggi festeggiamo i suoi 72 anni! 
George Clinton al centro della sua band
Soprannominato "Il primo ministro del funk" George ha sintetizzato perfettamente il rock e l'r&b facendola evolvere continuamente.
Nato in Ohio, esordisce nel 1956, a 15 anni, alla giuda dei Parliaments, un gruppo doo-wop attivo fino al 1967 anno in cui pubblicano il loro successo "I wanna testify", in seguito a causa di un imbroglio contrattuale abbandona questo nome per formare i Funkadelic e diventare più psichedelici, grazie anche all'incontro con William "Bootsy" Collins, il loro primo album è l'omonimo del 1970 in cui figurano brani come "Music for my mother". Anno in cui rilancia anche il nome Parliament troncato della S finale, lanciando il loro primo album "Osmium" con il primo singolo estratto: "I call my baby pussycat" e così continua produrre per entrambi i gruppi e diventare poi P-Funk Al Stars. 
George Clinton
George Clinton è stato uno dei primi artisti completi della musica nera. Attento a ogni aspetto della sua proposta: dalle copertine dei dischi all'abbigliamento di scena, il famoso "african glamour", dalla satira dissacrante dei suoi testi alle sofisticate tecniche d'incisione. Una delle sue tracce più riuscite è "One nation under a groove" estratta dall'omonimo album del 1978, un vero e proprio manifesto del funky. Con il suo stile ha influenzato decine di artisti, ed è stato uno dei padri dell'hip-hop!
Ancora attivissimo in giro per il mondo, non perdetevi un suo concerto, che può durare un'eternità!


21 luglio 2013

Due personaggi ci accompagnano in questo post serale. Il primo ci ha regalato il più famoso tema della televisione mondiale; l'altro, più giovane, deve "sopportare" il peso dell'eredità artistica del padre.
Plas Jonson
Louisiana 1931, nessuno mai si sarebbe immaginato che la nascita di Plas Johnson sarebbe stata una manna dal cielo per la composizione e l'esecuzione di alcuni brani fondamentali della musica mondiale. A soli 6 anni si avvicina al sax, per approdare nella squadra di B B King e Johnny Otis alla tenera età di 16. E' considerato come uno dei migliori turnista dei fiati nella storia  della musica, tanto da convincere Marvin Gaye a raccomandarlo ai piani alti della Motown. Anche un certo Lalo Schiffrin si affida a lui per l'arrangiamento dei fiati di MIssion Impossible. Ma il suo contributo maggiore lo dona ad uno dei pezzi più famosi della storia del cinema. Un classico firmato Henry Mancini ma eseguito e registrato da Plas, "The pink panther".
Nel 1978 nasceva invece il più giovane dei figli di Bob Marley, Damian Marley.
Damian Marley
Su di lui ci sono due scuole di pensiero diverse, soprattutto dopo le liti familiari dovute all'eredità mnonetiaria di Bob Marley. In molti difendono il suo excursus artistico, molti altri invece lo ripudiano.
Pubblica il suo primo album nel 1997, riprendendo principalmente alcuni brani scritti dal padre. L'album riporta anche la firma del fratello maggiore Stephen.
Seguiranno altri 5 album fino ad arrivare all'ultimo del 2012, quando incontra le "nuove" sonorità della d&b.
Una curiosità. L'appellativo Junior Gong è tutto dedicato al padre, cultore non solo dellamusica ma anche del kung-fu.









20 luglio 2013


Sembra sia successo davvero poco il 20 luglio nella storia della black music. Qualcosa però riusciamo a raccontarvela e lo facciamo con un compleanno, l'anniversario di una morte prematura e con la scalata di un brano alla vetta delle classifiche Billboard. 
Carlos Santana
Il primo nome è quello di Carlos Santana, 66 anni. Chitarrista dalla tecnica sopraffina, nella sua carriera si è avvicinato a molti generi musicali oltre al rock. Brani come "Let it shine", estratto dall'album "Amigos", sono veri e propri brani funk con una spruzzata di latino, il suo tocco distintivo. Nella sua lunga discografia Santana è stato autore anche di un album che lo ha visto collaborare con Booker T. Jones e che è stato prodotto nientedimeno che da Jerry Wexler, il tizio che ha inventato il termine rhythm and blues. Da "Havana moon" ci ascoltiamo "Lightnin'", scritta a quattro mani con Booker T.. Nel 1969 se ne andava invece Roy Hamilton, forse una delle voci nere più belle degli anni '50 e '60. Di lui abbiamo già parlato in un post di qualche tempo fa ma vogliamo cogliere l'occasione per ascoltarci ancora una volta una delle sue magnifiche canzoni, "You shook me up", registrata per la RCA. Muore a soli 40 anni a causa di un infarto.
Chiudiamo con un brano che nel 1968 arrivava primo nelle classifiche americane. L'autore è Hugh Masekela, musicista sudafricano che ha fatto della sperimentazione e della fusione di generi musicali il suo marchio di fabbrica. Il brano è lo strumentale "Grazing in the grass". Buon ascolto!








19 luglio 2013

Nomi insoliti quelli di oggi, come piacciono a noi, ci permettono di scoprire delle perle nascoste e chi le ha create.
Judy Clay
Iniziamo con Judy Clay, classe 1938, nata il 12 settembre ma deceduta il 19 luglio del 2001. Corista dapprima per Wilson Pickett e poi solista con brani come "You busted my mind" o in coppia con Billy Vera, creando di fatto il primo duo interrazziale della storia, e con il brano "Storybook children" raggiungono le classifiche e la TV, ma forse troppo presto perchè al loro posto in TV ci vanno i 2 bianchissimi Nancy Sinatra e Lee Hazlewood che cantano la loro canzone...oltre al danno anche la beffa!
Fortunatamente la sua carriera non si arresta ed in seguito fa coppia con William Bell e sforna una hit del calibro di "Private number" e chiudere la sua carriera da solo con il successo di "Greatest love". 
Phil Upchurch
Altro nome poco conosciuto è quello di Phil Upchurch, chitarrista al fianco di vere star della black music. Da Curtis Mayfield a Quincy Jones, da George Benson a Michael Jackson, tutti hanno conosciuto il tocco di Phil. Compie oggi 72 anni, ha inciso moltissimi album da solista e brani come "You can't sit down" sicuramente non rimarrete seduti!
Chiudiamo con una curiosità: 58 anni fa esatti veniva sostituita l'intera formazione dei Drifters dal manager George Treadwell, creando la formazione con più successo capitanata da Ben E. King. 


18 luglio 2013

SCreamin Jay Hawkins
Dimenticate tutte le versioni di "I put a spell on you", tutte. Da quella dei CCR a quella di Marylin Manson. Dimenticate tutti i personaggi visti e rivisti sui palchi a cantare questo pezzo. Oggi si parla del vero autore, compositore ed arrangiatore del brano e,forse, per la prima volta sentirete la versione originale.
Ovviamente stiamo parlando del tenebroso e mistico Screamin' Jay Hawkins (1929).
Grande pianista jazz è famoso soprattutto per il suo modo di "tenere" il palco. Più irriverente di Blowfly, lui stesso si considerava "un gorilla su un palco".
Numerosi appellativi gli sono stati dedicati, il più famoso è di certo The Shock Rocker. Fu lui infatti il primo a dare un tocco artistico alle sue performance, con l'uso di giocattolini e strumenti esoterici, dai teschi vudù alle sue entrate trionfali all'interno di una bara. Una voce potentissima al servizio del pubblico, che a volte usava fino allo sfinimento e senza l'uso del microfono. Altro particolare? Era sempre ubriaco sul palco, quindi dava sfogo alle sue doti artistiche in modo naturale, senza programmi o schemi da seguire.
56 dischi all'attivo, numerosissime tourneè con i Clash e Nick Cave.
Se non lo conoscete andate sui canali video della rete ed approfondite, avrete delle piacevoli e spaventose sorprese. Il brano lo ascoltiamo a fine post, intanto questo è il documentario interamente dedicato a Screamin'.
Martha Reeves
Nel 1941 nasceva una delle dive del panorama black americano, Martha Reeves. Comincia a cantare alla fine degli anni '50 con uno dei primi gruppi tutto al femminile, The Fascinations, esordendo con questo brano. Il progetto più importante è però firmato da uno che ci ha visto veramente lungo, Berry Gordy e la sua Motown, con il progetto Martha Reeves e the Vandellas. Loro sono un pezzo di storia della black music americana,dal soul all'r'n'b fino a sprazzi di proto-fuk. Ottiene successo anche come solista, uscendo con un singolo addirittura nel 2012. IL resto è storia.






17 luglio 2013

Phoebe Snow
Il 17 luglio è una di quelle giornate impossibibli da dimenticare.
L'unica notizia positiva è datata 17 luglio 1950. Nasceva infatti quel giorno Phoebe Snow. Purtroppo, per motivi di major, di contratti e di avvocati, i suoi album non sono arrivati tutti in Europa, al contrario dell'Inghilterra e del Giappone. Da ricordare sono soprattutto il suo disco di Platino, prodotto da un italiano (Dino Airali), dove sono presenti il suo classico più famoso, "Poetry man", e la sua fortunatissima versione di "San Francisco Bay Blues" (come si nota dalla copertina prettamente in lingua nipponica). Il disco successivo diventa subito disco d'oro. La produzione è del fotunatissimo trio della MOTor TOwn Holland-Dozier-Holland, che gli scrivono anche "Going down fort the third time".
Phoebe muore nel 2011 per un attacco cardiaco.
Purtroppo oggi c'è da ricordare anche la morte di 3 personaggi che a loro modo, ognuno in un luogo diverso, hanno FATTO LA STORIA (il corsivo è d'obbligo).
Billie Holiday (1959. Il post interamente dedicato a lei è datato 7 aprile),
John Coltrane (1967, ne parleremo meglio il giorno della sua nascita)
Laurel Aitken
Laurel Aitken (2005, ci soffermeremo su lui).
"Provate ad andare in un gruppo di rude boy o di trojan skinhead e cominciare a parlare male di Laurel. C'è un'unica e sola opzione, non ne uscirete vivi." Parola di Lee Perry.
Laurel è infatti considerato THE GODFATHER OF SKA. E' sua una delle prime registrazioni ska, del 1958, che ci ascolteremo alla fine del post.
Nei primi anni '60, da buon antilliano che si rispetti (nato a Cuba e trasferito in Giamaica) si trasferisce in Inghilterra dove comincia a registrare ed a diffondere questo nuovo modo di suonare e di intendere la musica. La religione è entrata dopo nella sua vita e con essa l'amore per il roots reggae ed il rocksteady.
Anche per lui vale la regola del "post precedente", quindi per saperne di più arrivate al 22 aprile. Intanto ci ascoltiamo un must dello ska, Boogie in my bones.





16 luglio 2013


I nomi di oggi sono tre. Il primo è di una donna americana, il secondo di un uomo che ha fatto la storia della Stax Records e il terzo del primo giamaicano che ha cercato di conquistare il mondo a forza di ritmi in levare. 
Denise LaSalle
Iniziamo allora con ordine ricordando i 74 anni che oggi compie Denise LaSalle, cantante soul e blues con una solida carriera alle spalle, iniziata negli anni '70 ed ancora attiva. Uno dei suoi primi 45 giri ha venduto oltre un milione di copie. Il brano è del 1971 e si chiama "Trapped By A Thing Called Love", scritto da lei stessa. Il secondo di artista di oggi risponde al nome di William Bell, anche lui 74enne. Come ricordavamo, e tutti dovrebbero sapere, Bell è stato uno dei massimi rappresentanti del sound della Stax di Memphis, con canzoni che fanno parte della sua gloriosa storia. Dopo aver debuttato nelle fila dei The Del-Rios con brani come "There is a love" inizia la sua avventura solista nell'etichetta che ha plasmato il soul del sud degli Stati Uniti. 
William Bell
Tra le sua canzoni più belle ricordiamo "Private number" in coppia con Judy Clay, "You don't miss your water" e " Forgot to Be Your Lover", il suo maggior successo di classifica negli anni '60. Arriva in vetta alle classifiche solo nel 1976, e non più con la Stax che ormai era fallita, con il brano "Tryin' To Love Two". Ha dedicato uno splendido album a Big O, dal titolo "A tribute to the king" che vi consigliamo di ascoltare.
Il nostro ultimo nome è stato una stella del primo reggae e uno dei suoi primi artisti ad aver un qualche successo in Europa. Lui è Desmond Dekker e oggi lo ricordiamo nel giorno in cui avrebbe compiuto 72 anni (è morto nel 2006). Visto che ne abbiamo già parlato ampiamente in un post di qualche tempo fa, ci accontentiamo di ascoltare una delle sue canzoni, e sono tante, che lo hanno consacrato come stella del reggae giamaicano: "A it mek".
In chiusura un aneddoto che non possiamo non ricordare: il 16 luglio del 1972, in una data tenutasi a Washington, alla fine dello spettacolo Smokey Robinson annunciava la fine della sua avventura con i Miracles, presentando così il suo sostituto, il 20enne Billy Griffin.





15 luglio 2013

Un post pieno di vita quello di oggi, non capita spesso, ma gli artisti di cui vogliamo parlarvi sono nati tutti il 15 luglio e sono tutti ancora attivi!
Millie Jackson
Cominciamo dall'unica donna nonché la più anziana, Millie Jackson, nata nel 1944 in Georgia, modella con una voce stupenda. Inizia la sua carriera nel 1971 con il brano "A child of God", ma è il classico Northern Soul "My man, is a sweet man" che la fa conoscere ai più. La consacrazione avviene con "It hurt so good" nel 1973. 
40 anni esatti sono quelli che oggi compie Buju Banton, controverso artista giamaicano, arrestato nel 2010 per traffico di droga in una sentenza non chiarissima, è tuttora in prigione. Per i suoi riferimenti omofobici nei testi sono stati annullati dei tour in alcuni paesi. Questo non ci fa dimenticare la sua carriera artistica iniziata nel 1992 quando irrompe nelle dancehall con "Bogle" e supera il record di Bob Marley per numeri uno in classifica in un anno! Nel 1994 si converte al Rastafariensimo e con brani com "Untold stories" genere un ritorno alle origini della musica giamaicana. 
Frank McComb
Il nome di Frank McComb potrebbe non dirvi molto ma sicuramente conoscerete il "Another day" di Buckshot LeFonque, beh la voce è sua, nato nel 1970, conosce il successo grazie al brano menzionato nel 1997 per poi dedicarsi ad una carriera solista orientata soprattutto al soul-jazz, al punto da essere paragonato al nuovo Stevie Wonder. 
Chiudiamo con i 63 anni del percussionista italiano per eccellenza: Tony Esposito. Inventore del blues metropolitano e acclamato musicista a livello mondiale con collaborazioni quali Gato BarbieriEumir DeodatoBrian AugerGilberto GilBilly Cobham per citarne alcuni!



14 luglio 2013

Tre grandi nomi quelli di oggi. Era il 1926 quando nacque Lowman Pauling, chitarrista, cantante ma soprattutto fondatore dei The 5 Royals.
The 5 Royales (Lowman alla chitarra)
Il gruppo è di fondamentale importanza per l'evoluzione del soul, nonchè un punto di riferimento nel mondo dell' r'n'b. Attivi sin da fine anni '40 cominciano a registrare i loro brani dal '52/'53. In particolare sono due i brani con cui esordiscono, "Baby don't do it" e "Help me somebody".
Hanno talmente influenzato le musiche future che il più famoso chitarrista della Stax, Steve Cropper, ma anche Eric Clapton, citano Lowman come il precursore del soul. Questo è costato al gruppo anche l'immissione nella Rock & roll hall of fame. Numerosissime collaborazioni, da Ray Charles a Wilson Pickett a Sam Cooke. Questi sono i grandi nomi ed i grandi numeri dei The 5 Royales. 
I personaggi che ci lasciano oggi sono due, ed anche di un certo rilievo artistico.
Il primo è un grande del soul e del funk, morto oggi nel 1984, Philippè Wynne, ma ne parleremo meglio il giorno del suo compleanno, anticipando la sua collaborazione con un gruppo d'ecczione, The Spinners e i Funkadelis. L'altro è un mostro sacro della cultura antilliana, ma anche di lui ne parleremo meglio il giorno del suo compleanno, sua maestà Compay Segundo, morto a L'avana nel 2003.

Il pezzo che ci andiamo ad ascoltare è un classicone dell' r'n'b firmato da Lowman Pauling....







13 luglio 2013


Apparentemente il 13 luglio non è mai successo niente, almeno nell'universo della black music. Scavando un po' affondo però qualcosa la troviamo. 
The Corsairs 
Ci tuffiamo negli anni '60 per ricordare l'anniversario di nascita di Jay "Bird" Uzzell, membro più giovane (oggi compie 71 anni) del gruppo doo-wop/r&b dei The Corsairs, autore di una manciata di successi che hanno segnato la storia della nascita del soul. Come da manuale, dei quattro membri tre erano fratelli e l'altro un cugino. Come da manuale, dal gospel era passati al r&b. Con la Tuff records si sono affacciati due volte nelle classifiche di genere prima con "Smokey Places" (1962) e "I'll take you home". Dal 1965 spariscono dalla circolazione senza lasciare tracce. 
Nel 1964 veniva invece registrata nei mitici studi di Hitsvilla U.S.A. a Detroit, quartier generale della Motown, il singolo delle The Supremes "Come see about me", terzo primo posto della cinquina consecutiva che le ha viste in vetta alle classifiche pop dell'epoca tra il 1964 e il 1965.   


12 luglio 2013

Il post di oggi comincia con un brano che coincide con l'inizio della carriera di Minnie Riperton, che ci ha lasciato 14 anni fa esatti, il brano è "Rescue me" di Fontella Bass e il coro è affidato all'allora quindicenne Minnie, siamo nel 1965. 
Minnie Riperton
Nata l'8 novembre,comincia la sua carriera artistica in un modo alquanto insolito per una cantante del suo calibro. Da piccola la sua passione era la danza classica, passò in seguito, precisamente nel periodo universitario, al canto. Era membro infatti del coro dell'università, prima di essere notata dal produttore, nonchè futuro marito, Marc Rudolph. Nel 1968 entra nel gruppo The Rotary Connection, fondato da Marshall Chess per la Chess records. L'orientamento musicale del gruppo era alquanto avanguardista in quanto il soul i mischiava allo psichedelico con influenze rock. Dal '67 al '71 pubblicano 7 dischi in cui sono presenti grandi classici, tra cui questa splendida versione di "Sunshine of your love". Nel '72 il gruppo si scioglie e la carriera solista di Minnie comincia con l'album "Come to my garden", che non riscuote molto successo.
Dopo il poco successo del suo primo album diviene corista per Stevie Wonder, che gli produce il suo secondo album nel '74, "Perfect Angel", con sonorità decisamente migliori, in cui sono inclusi successi come l'omonimo "Perfect angel" e "Lovin you", in quest'album la chitarra è suonata da un certo Michael Sembello mentre il piano e l'Hammond sono suonati da Stevie in persona.
Siamo nel '75 e Minnie registra "Inside my love", presente nell'album Adventure in Paradise, uno dei classici del soul.
Purtroppo nel '76 si ammala di cancro al seno che la porterà a morire il 12 luglio del '79.
Prima di morire però riesce a registrare l'ennesimo album: "Stay in Love"
Minnie lascia un'eredità musicale fantastica, cheha ispirato il futuro della musica. Mariah Carey docet.
Ricordiamo anche i 76 anni che oggi compie Bill Cosby, che altro ad un ottimo attore è anche un ottimo musicista e la nascita nel 1935 di Big John Patton, organista jazz, soprattutto nel periodo d'oro della Blue Note, mettevi in bermuda e ascoltatevi questa!!!


11 luglio 2013


I duetti hanno fatto la storia della soul music. A dir però tutta la verità il primo personaggio di oggi non è diventato famoso per questa ragione. Lui è Peter Brown ed oggi compie 60 anni. 
Peter Brown
Negli anni '70 si è affacciato spesso in classifica con belle canzoni a base di disco-funk. Noi gli facciamo gli auguri ascoltandoci lo stupendo duetto con Betty Wright dal nome "Dance with me" del 1978. E sempre in tema di disco-music ricordiamo i 63 anni di Bonnie Pointer delle Pointer Sisters, gruppo che però lascia già nel 1977 per la carriera solista. Unico pezzo degno di nota è "Heaven must have sent you", una reprise che entrò nella top 20 americana del 1979 ed uscito per Motown. E' invece già passato a miglior vita Roquel Billy Davis (1932-2004), noto cantante, produttore e paroliere del soul delle origini. Dopo aver fatto parte del nucleo fondativo dei Four Tops insieme a Berry Gordy ha scritto alcuni brani per Jackie Wilson, tra i quali il suo cavallo di battaglia "Lonely Teardrop". Sempre insieme a Gordy ha fondato la Anna Records, l'etichetta che distribuiva i primi singoli della Tamla-Motown. Come produttore, passato alla Chess, ha messo le mani al brano più noto di Fontella Bass, "Rescue me". 
Rosco Gordon
In chiusura due parole su un personaggio che ha fatto la storia del blues e del r&b e che ci ha lasciati 11 anni fa. Il suo nome è Rosco Gordon e grazie al suo particolarissimo stile vocale e musicale si è meritato la stima di molti artisti giamaicani che gli hanno riconosciuto un'influenza importantissima nella nascita dello ska. Provate ad ascoltare la sua "No more doggin" e diteci se non sentite il Rosco Rhythm (Owen Gray ne ha dato una sua interpretazione con il titolo di "Running around"). Tra alcuni dei suoi brani più rappresentativi impossibile poi non ascoltare la sua "Just a little bit", ultimo successo di classifica prima di ritirarsi a vita privata.