Proprio ieri vi lasciavamo con un brano a firma
di uno dei gruppi più rappresentativi della Soul Music, gli Isley Brothers.
Oggi li ritiriamo in ballo per augurare un buon 74° compleanno a Rudolph Isley,
uno dei tre membri fondatori dello storico gruppo di Cincinnati. Ieri ci
eravamo spinti fino agli anni ’80, oggi li ricordiamo con una hit del 1969,
“It’s your thing”.
E sempre restando a cavallo tra i ’60 e i ’70, ricordiamo
altri due anniversari, quelli della nascita di due icone della Black Music.
Jimmy Cliff
Il
primo è Jimmy Chambers, classe 1948, meglio noto come Jimmy Cliff. Già famoso
quando Bob Marley si faceva in quattro per trovare qualcuno che gli registrasse
il primo album, Cliff è stata la prima star della musica Reggae ad avere una
popolarità mondiale, anche grazie alla partecipazione nel film “The harder they
come” del 1972. Le sue canzoni le conoscono tutti, per questo vi proponiamo un
brano del 1970, la B-side della più famosa “Where did it go”. Il brano si
chiama “My world is blue”, pezzo minore ma di rara bellezza. Altro compleanno
fondamentale che però non viene più festeggiato da un paio di anni è quello di
Gil Scott-Heron, poeta del Soul. La sua opera meriterebbe un corso monografico
in qualsiasi facoltà di lettere che si rispetti. Il suo stile basato sulla
recitazione su accompagnamento musicale è stata manna dal cielo per le
generazioni successive che hanno dato vita al Rap. Nato a Chicago nel 1949 e
deceduto nel 2011, Gil Scott-Heron rimarrà per sempre l’autore della
celeberrima “The revolution will not be televised”, poesia-brano di protesta
che inaugurerà il filone più impegnato e politicizzato della musica
afro-americana, all’epoca ancora ubriaca di paillettes e lettere d’amore che
etichette come la Motown fagocitavano.
Gil Scott-Heron
Gil non ha mai avuto niente che si
avvicinasse al successo e del resto non lo avrebbe neanche accettato. Facendo
un discorso al contrario, l’unica pecca della sua carriera può essere
considerata la hit “The bottle”, unico singolo a sua firma ad affacciarsi nelle
classifiche di vendita. In coda all’articolo ce l’ascoltiamo nella versione
uscita come singolo per la Strata-East nel 1974.
Deviando un po’ dal percorso originario, colgo
personalmente l’occasione per rivolgere un breve ricordo a Ronnie Lane, storico
bassista della mod-band The Small Faces. Oggi avrebbe compiuto 67 anni. Con la
sua band ha segnato un epoca ed inventato uno stile con brani come "Sha-La-La-La-Lee".
E’ morto nel 1997, dopo più di vent’anni spesi a combattere contro la sclerosi
multipla.
E se avete letto fin qui il post e ne sapete
quanto basta di musica nera e idoli ad essa collegati, avrete notato che non
abbiamo menzionato un importantissimo anniversario, tanto importante quanto
triste. Moriva nel 1984 Marvin Gaye, solo un giorno prima di compire il suo 45°
compleanno. Ed è per questa ragione che preferiamo rimandare a domani il nostro
post sul Principe del Soul…
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