10 giugno 2013

Molti sono concordi nel dire che se si dovesse ricondurre la nascita della Soul Music a una persona, quella persona avrebbe il nome di RAY CHARLES. Nel giorno che celebra il suo nono anniversario dalla sua dipartita Save the Soul Date non può esimersi dal ricordarlo degnamente.
Ray Charles da giovane
Reo di aver mischiato per primo il diavolo con l'acqua santa, cioè il blues e il gospel. Primo ad aver inserito il rock'n'roll nel rhythm'n'blues, al punto da essere soprannominato "the Genius" nel 1958 durante il festival jazz di Newport e definito dal suo ammiratore Frank Sinatra "l'unico genio nel mondo dello spettacolo. Secondo posto per lui nella classifica dei "100 migliori cantanti di tutti i tempi, dietro a Elvis Presley... Molti, e noi ci uniamo a questi, ritengono che non possa essere secondo a Elvis! 
Nato il 1930 ad Albany in Georgia, da un'orfana accolta nella casa del padre, anche se chiamerà mamma la moglie di quest'uomo. Diviene cieco a sette anni per un glaucoma. Esce a 15 anni come eccelso pianista da una scuola per non vedenti decide di vivere per conto suo. A 19 anni registra il suo primo brano "Confessions blues" ma deve aspettare il 1951 per entrare nella Top Ten  R&B  con "Baby le me hold your hand"
Ray Charles
Firma per la Atlantic e nel 1955 da alle stampe il suo primo grande successo "I got a  woman" estrema sintesi di quel soprannome che mai fu più azzeccato anche se Ray è stato sempre sottovalutato come pochi. Forse perché non è scomparso prematuramente, forse perché non folle come la società vorrebbe i suoi miti. Di fatto faceva parlare solo del suo rapporto con la droga iniziato a 16 anni. 
Non contento nel 1959 deicide di entrare nella storia e lo fa superando il milione di copie con "What'd I say", diventa il suo testamento per la "nera" Atlantic che abbandona alla volta della conquista del pubblico bianco con la ABC, ennesima sfida ed ennesima vittoria vinta in 2 anni con "Hit The road Jack", ultimo colpo di grazia con "I can't stop loving you" ed il mondo è ai suoi piedi! Ormai è entrato nella leggenda e ci resterà da vivo per altri 40 anni circa. Grazie Genio!




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