23 giugno 2013

Molti sono gli artisti che hanno dedicato la loro discografia alla ricerca del suono e dei ritmi. Pochi sono quelli che hanno realmente contribuito alla nascita dei generi musicali. Uno di questi è in assoluto Jimmy Castor.
James Walter Castor nasce il 23 gennaio del 1940 (è morto esattamente l'anno scorso). 
Jimmy è stato un grande sassofonista funk. Non ci vuole molto a capirtlo, basta ascoltare i suoi brani. La ricerca dei suoni e l'uso delle percussioni (abbiamo già parlato della go go music inventata da Chuck Brown) lo hanno portato alla ribalta negli anni '80, quando i suoi brani cominciarono ad essere campionati ed usati nell break dance. Purtroppo il successo pre '80 era chiuso esclusivamente alla cultura underground americana. 
Nel 1966 forma i Jimmy Castor Bunch con cui inciderà il primo album, Hey Leroy, solo nel 1968. Ma i Jimmy Castor Bunch Junior esistevano già dal 1956 come gruppo locale che ogni tanto accompagnava i "big" del Nevada in giro per locali. 
Il successo arriva nel 1972 con It's just begun, albumin cui sono presenti le più famose tracce, come "Troglodyte" , dove non è difficile capire cosa ne pansano del ritmo e della musica. E' presente anche la potentissima "It's Just begun", un classico della break che da anche il nome all'album.
Nel 1977, dopo la produzione di altri due album, arrivano i singolio che entreranno in classifica. "Berta butt boogie","King Kong", la spettacolare "Potential"
Un sound unico e carico di groove che spinge la go go music ad un funk estremo che puzza di sudore ed erotismo. Non per questo jinny è considerato uno degli artisti funk più sensuali della storia....che purtoppo ci ha lasciato esattamente un anno fa per un problema cardiaco, un mese dopo la morte dell'amico Chuck Brown.

Piccola nota di chiusura per ricordare la scomparsa, avvenuta oggi, di un'icona della prima soul music, Bobby Bland. Tra i primi a mischiare gospel, blues e r&b, tra i '50 e i '60 è stato un frequentatore assiduo delle classifiche discografiche. Noi di STSD lo salutiamo con la bellissima "I pity the fool". Ciao Bobby!


Nessun commento:

Posta un commento