Negli anni ’60 molti sono stati i
gruppi britannici che guardavano con attenzione all’evoluzione della black
music americana. I più importanti di questi sono stati sicuramente i The
Animals di Eric Burdon e la prima formazione del Spencer Davis Group, dei quali
ricordiamo oggi l’anniversario di nascita del loro primo bassista, Muff Winwood
(1943), fratello maggiore del ben più noto Steve.
Spencer Davis Group - Muff è il primo da sinistra |
Muff, come Steve, ha fatto
parte della band fino al 1966, registrando in tutto tre album, prima di
intraprendere la carriera di produttore nel mondo del rock (ha prodotto il
primo album dei Dire Straits). Lo spazio che gli dedichiamo qui è dovuto al
fatto che, se guardate al loro repertorio delle origini, troverete
rivisitazioni di brani di Ray Charles, Don Covay, Curtis Mayflield e Jackie
Edwards. Quest’ultimo, un giamaicano doc, dopo aver registrato vario materiale ska e rocksteady, si è affacciato al soul e, per via della Island Records, ha scritto due
dei brani di maggior successo per Davis e soci. Il loro cavallo di battaglia, “Keep
on running”, porta infatti la sua firma così come “Somebody help me”, due
singoli che fondono perfettamente il r&b con il rock made in England. Non
avrete dubbi a riguardo dopo aver ascoltato brani come “I’can’t enough for that”,
inno di quella generazione Mod che aveva sempre guardato con ammirazione alle
sonorità americane, e non solo, di matrice nera.
Eddie Hinton |
Non è più tra noi invece Eddie
Hilton (1944-1995), autore e chitarrista che con le sue sei corde ha scritto un
piccolo pezzo di storia della soul music negli studi di registrazione Muscle
Shoals. Come sideman ha preso parte alla registrazione di alcune tra le hit più
importanti dell’epoca e che sono uscite per gente del calibro di Wilson
Pickett, Aretha Franklin, The Staple Singers, Johnny Taylor, Joe Tex e ci
fermiamo qui che l’elenco potrebbe essere quasi infinito. Una collaborazione
però sembra avere dell’incredibile, ossia quella con la leggenda del rocksteady
Toots Hibbert che, da vero amante del soul, non ha potuto resistere alla tentazione
di dedicargli esplicitamente un album dal nome “Toots in Memphis” con,
ovviamente, Hinton alla chitarra. Il disco è del 1988 e dalla sua tracklist vi
facciamo ascoltare “Precious, precious". Come autore, Hinton è noto per il suo brano “Breakfast in bed”, scritto per Dusty
Springfield (nell’album "Dusty in Memphis”) e che ha poi conosciuto, come spesso
accadeva in quel periodo, una serie di cover ad opera di artisti giamaicani. Harry J ha per esempio prodotto le versioni di Lorna Bennett e del
guru del dj-style Scotty, anche se è stata Hortense Ellis insieme al fratello Alton, a
darne una prima interpretazione già nel 1969.
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