Dopo il lungo elenco di ieri che ci ha regalato nomi imprescindibili per qualsiasi appassionato di soul music che si rispetti, oggi torniamo con un post breve e, c'è bisogno di dirlo, alquanto triste. Gli anniversari di nascita che vi segnaliamo appartengono a gente che ha abbandonato questo mondo già da un po' di tempo.
Paul Williams |
Iniziamo allora con la nascita di Paul Williams, nato nel 1939 e deceduto a soli 34 anni. Williams ha fatto parte del gruppo r&b/soul dei The Temptations, nella formazione passata alla storia come "Classic Five" (Ricordiamo che, come molti dei gruppi dell'epoca, i cambi di line-up erano all'ordine del giorno). Per la punta di diamante della Motown Williams è stato baritono e il coreografo artefice dei loro indimenticabili balletti. Problemi legati alla depressione lo porteranno al suicidio, almeno questa è la versione ufficiale. Noi lo ricordiamo con un brano dove la voce di Williams spicca solista (con Dennis Edwards). Il brano è "Cloud Nine", uno dei cavalli di battaglia di Williams e soci.
Altro pezzo da novanta è John Whitehead (la data di nascita è incerta ma si pensa che quella del 2 luglio sia quella vera; 1948-2004). Insieme a Gene McFadden ha dato vita prima al gruppo The Epsilons (scoperto da Otis Redding) e poi al duo di autori tra i più famosi e rispettati della scena del Philly Soul, per poi ancora riprovare la carriera come cantante, senza però ottenere un grande successo.
John Whitehead |
Alcuni dei brani più rappresentativi della scena soul di Philadelphia portano la sua firma, uno su tutti il supersingolo dei The O'Jays dal nome "Back Stabbers", uscito nel 1972 per poi diventare un classico della black music. Come Williams sopra, anche Whitehead ha fatto una brutta fine, morendo ammazzato a colpi di pistola per ragioni mai appurate.
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