Phoebe Snow |
Il 17 luglio è una di quelle giornate impossibibli da dimenticare.
L'unica notizia positiva è datata 17 luglio 1950. Nasceva infatti quel giorno Phoebe Snow. Purtroppo, per motivi di major, di contratti e di avvocati, i suoi album non sono arrivati tutti in Europa, al contrario dell'Inghilterra e del Giappone. Da ricordare sono soprattutto il suo disco di Platino, prodotto da un italiano (Dino Airali), dove sono presenti il suo classico più famoso, "Poetry man", e la sua fortunatissima versione di "San Francisco Bay Blues" (come si nota dalla copertina prettamente in lingua nipponica). Il disco successivo diventa subito disco d'oro. La produzione è del fotunatissimo trio della MOTor TOwn Holland-Dozier-Holland, che gli scrivono anche "Going down fort the third time".
Phoebe muore nel 2011 per un attacco cardiaco.
Purtroppo oggi c'è da ricordare anche la morte di 3 personaggi che a loro modo, ognuno in un luogo diverso, hanno FATTO LA STORIA (il corsivo è d'obbligo).
L'unica notizia positiva è datata 17 luglio 1950. Nasceva infatti quel giorno Phoebe Snow. Purtroppo, per motivi di major, di contratti e di avvocati, i suoi album non sono arrivati tutti in Europa, al contrario dell'Inghilterra e del Giappone. Da ricordare sono soprattutto il suo disco di Platino, prodotto da un italiano (Dino Airali), dove sono presenti il suo classico più famoso, "Poetry man", e la sua fortunatissima versione di "San Francisco Bay Blues" (come si nota dalla copertina prettamente in lingua nipponica). Il disco successivo diventa subito disco d'oro. La produzione è del fotunatissimo trio della MOTor TOwn Holland-Dozier-Holland, che gli scrivono anche "Going down fort the third time".
Phoebe muore nel 2011 per un attacco cardiaco.
Purtroppo oggi c'è da ricordare anche la morte di 3 personaggi che a loro modo, ognuno in un luogo diverso, hanno FATTO LA STORIA (il corsivo è d'obbligo).
Billie Holiday (1959. Il post interamente dedicato a lei è datato 7 aprile),
John Coltrane (1967, ne parleremo meglio il giorno della sua nascita)
Laurel Aitken |
Laurel Aitken (2005, ci soffermeremo su lui).
"Provate ad andare in un gruppo di rude boy o di trojan skinhead e cominciare a parlare male di Laurel. C'è un'unica e sola opzione, non ne uscirete vivi." Parola di Lee Perry.
Laurel è infatti considerato THE GODFATHER OF SKA. E' sua una delle prime registrazioni ska, del 1958, che ci ascolteremo alla fine del post.
Nei primi anni '60, da buon antilliano che si rispetti (nato a Cuba e trasferito in Giamaica) si trasferisce in Inghilterra dove comincia a registrare ed a diffondere questo nuovo modo di suonare e di intendere la musica. La religione è entrata dopo nella sua vita e con essa l'amore per il roots reggae ed il rocksteady.
Anche per lui vale la regola del "post precedente", quindi per saperne di più arrivate al 22 aprile. Intanto ci ascoltiamo un must dello ska, Boogie in my bones.
"Provate ad andare in un gruppo di rude boy o di trojan skinhead e cominciare a parlare male di Laurel. C'è un'unica e sola opzione, non ne uscirete vivi." Parola di Lee Perry.
Laurel è infatti considerato THE GODFATHER OF SKA. E' sua una delle prime registrazioni ska, del 1958, che ci ascolteremo alla fine del post.
Nei primi anni '60, da buon antilliano che si rispetti (nato a Cuba e trasferito in Giamaica) si trasferisce in Inghilterra dove comincia a registrare ed a diffondere questo nuovo modo di suonare e di intendere la musica. La religione è entrata dopo nella sua vita e con essa l'amore per il roots reggae ed il rocksteady.
Anche per lui vale la regola del "post precedente", quindi per saperne di più arrivate al 22 aprile. Intanto ci ascoltiamo un must dello ska, Boogie in my bones.
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