5 dicembre 2013

Il personaggio del quale parliamo oggi è uno che, neanche troppo modestamente, si è autodefinito "The Original King of Rock and Roll". Il suo vero nome è Richard Wayne Penniman ma tutti lo conoscono come Little Richard, genio del rock and roll e globalmente conosciuto per il suo classicone "Tutti Frutti". 
Little Richard
Tra eccessi e conversioni al cristianesimo, non molti sanno che, oltre alle roventi canzoni di rock and roll, Little Richard ha registrato due album che possiamo definire soul a tutti gli effetti. Del resto già dagli inizi della sua carriera gli ingredienti per il perfetto soulman c'erano tutti: il rhythm and blues, il gospel e una carica incendiaria degna del miglior Solomon Burke, il re del rock and soul. Bene, Richard compie oggi la bellezza di 81. Era la metà degli anni 60 e Richard veniva da 10 anni che lo avevano visto ascendere a star del music business, con vizi ed eccessi ad esso collegati. Aveva riscoperto la fede e l'aveva riabbandonata. Aveva messo su un complesso, i The Upsetters, tra i quali ci ritroviamo, in tempi diversi, gente come Jimi Hendrix e Otis Redding, per poi scioglierlo e accasarsi alla Okeh Records. Per questa etichetta registrerà due soli dischi, "The Explosive Little Richard" e il live "Little Richard's Greatest Hits - Recorded Live". Quest'ultimo non è altro che una raccolta di hits reinterpretati in chiave soul. Il primo invece contiene delle chicche che avrebbero proiettato il nostro Richard nei miglior club di northern soul. Difficile stare fermi quando si ascolta "I don't want to discuss it", "Poor dog", la ripresa di "Land of thousanddances" oppure "I needlove".

Uno come James Brown lo riconobbe come primaria fonte di ispirazione. Fate un po' voi...


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