4 gennaio 2013


Arthur Conley
Nella musica soul può bastare una canzone per garantire al suo interprete un posto nell’olimpo, affianco agli dei che contano. Il personaggio di oggi ne è un chiaro esempio. Lui è Arthur Conley e la canzone “Sweet soul music”. Nato il 4 gennaio 1946 in Georgia, inizia prestissimo ad appassionarsi alla musica, esordendo nel 1959 come Arthur & the Corvets, con i quali registrerà alcuni 45 giri di rhythm & blues. La svolta della sua carriera arriverà nel 1965 quando un suo brano, “I’m a lonely stranger”, arriva alle orecchie di Otis Redding. Il brano verrà ri-registrato negli studi della Stax con l’assistenza dell’onnipresente Booker T. Jones. Dopo svariati singoli di buona fattura, Conley raggiungerà l’apice della sua carriera, incidendo la sua hit  partendo da un brano di Sam Cooke, “Yeah man”. “Sweet soul music” viene registrata negli studi di Muscle Shoals, Alabama,  per espressa richiesta di Redding, al quale Conley era legato da una profonda amicizia. Il brano è un successo assicurato ed una hit da classifica anche fuori gli States, riuscendo a vendere la bellezza di un milione di copie e diventando, ovviamente, disco d’oro. Dopo questo exploit la sua fama inizierà a calare per poi riprendere vigore con il singolo “Funky street”. 
Agli inizio degli anni settanta si trasferirà in Inghilterra, Belgio e poi Olanda. Alla fine degli anni Ottanta cambierà nome in Lee Roberts. Nel 1988, con questo nome e la band di supporto The Sweaters, registrerà l’album live “Soulin”, l’ultimo della sua carriera, continuando ad occuparsi di musica fino alla sua morte avvenuta nel 2003.




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