In questo secondo giorno del nuovo
anno ricordiamo tre personaggi apparentemente minori ma che hanno dato
tantissimo alla musica soul, seppur ognuno declinando il genere a modo proprio. Il primo è Glen Goins,
chitarrista e voce dei Parliament-Funkadelik di George Clinton.
Glen Goins |
Nato nel 1954,
ha accompagnato il super gruppo funk nella seconda metà degli anni settanta,
partecipando alla registrazione di album del calibro di “Mother Connection” e “Funkentelechy
vs the Placebo Syndrome”, due pilastri fondanti del funk. Dal primo di questi
due capolavori ascoltiamo “Handcuffs”, in cui Goins compare come co-autore.
Nel 1978 lascia il gruppo per fondare i Quazar. Purtroppo morirà all’età di
soli 24 anni, prima che il disco d’esordio venisse lanciato. Dall’album omonimo
ascoltiamo la seducente “Funk and Roll”.
Il secondo e terzo anniversario
ricordano la morte di David Lynch (1981), quello dei The Platters, non il
regista, e del trombettista jazz Nat Adderley.
Lynch ha fatto parte della
formazione classica dei The Platters dal 1953 al 1966. In quel periodo, prima
del quasi ridicolo smembramento, il quintetto vocale ha consegnato alla storia
brani come “Only you” e “Smoke gets in your eyes”, diventando uno dei gruppi
di colore di maggior successo dell’epoca. Nat Adderley è stato invece un
trombettista e cornettista che, con un gusto impeccabile, si è distinto per il
modo tutto suo di suonare un jazz con
forti influenze soul. Non ci credete? Ascoltate allora “Sack of woe”, splendido groove omaggiato anche
dai mitici The Mar-Keys (il brano risale al 1962 e fu inciso, ovviamente, per
la Stax Records con il nome “Sack O-Woe").
Nat Adderley |
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