Johnny "guitar" Watson |
Jimi
Hendrix, Steve Ray Vaughan e Frank Zappa avevano molte cose in
comune. La cosa più banale è la chitarra, tutti e tre sono entrati
nella R'nR Hall of Fame, tutti e tre hanno fatto la storia ognuno a
suo modo. Forse la cosa che è meno comune è che il trio delle
meraviglie ha come unico ispiratore comune un solo uomo; Johnny
“Guitar” Watson. J”G”W
nasce il 3 febbraio del 1935 a Houston. Nipote di un predicatore era
stato da piccolo forzato a suonare il pianoforte e a non suonare per
nessuna ragione al mondo il blues. Ad
un concerto di Clarence Brown si innamorò talmente tanto della
chitarra, e del blues, che le prediche del nonno erano solo un
ricordo. Proprio il suo avo, allora, gli regalò la sua prima
chitarra. In
attività sin dagli anni '50 è uno dei pochi artisti della black
music capace di spaziare dal texas blues al soul, dall'r&b più
puro al funk estremo. I primi album non fecero molto rumore. A
gareggiare nelle classifiche c'erano tanti grandi del blues (Muddy
Waters. Willie Dixon, Little Walter ecc). In particolare molta
polemica fece il primo singolo, “Gangster of love”
troppo simile al sound unico della Chess Records. Proprio quella
Chess Records che gli produce l'album del 1964 “The
Blues Soul of Johnny Guitar Watson". Sonorità
blues incorniciate in ottimi arrangiamenti jazz. Ma è dopo soli 4
album che Johnny incontra il funk ed il soul ed il successo."
Ain't That a Bitch"
. La track 2, I want Ta Ta you baby è il brano che ha ispirato Steve
Ray Vaughan in Riviera Paradise. E' di un groove pazzesco,
trascinante ed intenso. La track tre è uno dei pezzi più usati nei
samples. Gli amanti dell'hip hop lo riconosceranno in "a day of
sooperman lover" di Redman, "The predator" di Ice
cube, "Supa gfk" di Ghostface killah.
Nel
1977
arriva “A
Real Mother for Ya” e “Funk Beyond the Call of
Duty".
Per un
rivoluzionario e reinventore come Johnny non potevan mancare di certo
alcuni brni puramente disco funk. E' il caso dell'album "Giant"
dove sono inclusi alcun brani
puramente disco, tra vui "guitar disco".
Negli
anni a seguire ha pubblicato numerosissimi altri album, ha
partecipato alla compilazione di oltre 120 , e ripeto, 120 compilation
blues e funk. E' stato nominato, prima che James Brown gli rubasse il
titolo, PADRINO DEL SOUL E DEL FUNK. In effetti niente di più
sbagliato. L'unico motivo per cui JB ha riadottato il titolo di PDSEF
è il fatto che Johhny è sempre rimasto dietro le quinte e non ha
mai avuto il successo che veramente si sarebbe meritato, inoltre non
è mai stato spinto dai suoi produttori. Al contrario JB ha avuto un
successo mondiale perchè spinto dai produttori e perchè si è
trovato al posto giusto nel momento giusto. Molti sono convinti che
musicalmente Johnny sia avanti dieci spanne a James, anche
musicamente parlando. Molto complessi gli arrangiamenti per il primo,
che hanno comunque avuto un loro ruolo chiave, sopratutto, come già
detto, per certi uomini della storia musicale (Steve Ray Vaughan,
Jimi Hendrix e Frank Zappa), meno complessi ma martellanti quelli del
secondo che hanno dettato il ritmo standard di un intero genere
musicale. Ma a noi piacciono tutti e due, perciò rispettiamo il
primo come il secondo. Una cosa è certa, che nella storia musicale
della West Coast, Johhny è uno dei migliori. In un certo senso ha
influenzato molto anche le "caratteristiche" del rapper
della west coast. La leggenda dice che la moda dei denti d'oro l'ha
introdotta proprio Johnny.
Nel
1980 le cose cambiano. Cominciano i primi problemi di salute inoltre
la morte dell'eterno amico Larry Williams (ne parleremo il giorno
della sua nascita) lo porta ad abbandonare i palchi per molto tempo.
Tornato sui palchi nel 1995 non passerà molto tempo prima della sua
morte. Il 17 maggio del 1996 sul palco di un locale a Yokohama.
Probabilmente
Johnny non è molto conosciuto come i suoi più stretti "avversari",
però noi di STSD abbiamo voluto rendergli omaggio nel migliore dei
modi dedincandogli uno speciale. Anche per questo motivo oggi vi
proponiamo per la prima volta non un solo brano ma un intero concerto
della durata di tre quarti d'ora che sicuramente vi farà innamorare
di uno dei più personaggi importanti, rivoluzionari, reinventori ed esecutori
della black music. Vale assolutamente la pena conoscerlo.
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