14 febbraio 2013

Post incredibile quello di oggi che vede affiancati due personaggi. Il primo è un eccezionale e talentuoso sassofonista che ha rivoluzionato la produzione musicale offrendo spunti per nuove sonorità, il Jimi Hendrix dei fiati, Maceo Parker nato nel 1943. Il secondo è un irriverentissimo e provocante interprete della black music, il Ron Jeremy del funk, Blowfly nato nel 1939. Entrambi hanno dato una svolta epocale alle già solide sonorità  funk’n’soul.  Il primo ha spopolato e ruggito sui palchi di tutto il mondo accanto a James Brown sin dagli inizi della
Maceo Parker
sua carriera, convertita e accompagnata, dopo e durante, da una carriera solistra molto brillante, carica di successi internazionali. Basta ascoltare per intero l’album  Life on a planet groove”, dove sono presenti brani come la deliziona “Children’sWorld”  o ancora la potentissima  Soul power 92” accreditata a James brown, Bobby Bird,  Bootsy Collins e Roger Troutman. Collaborazioni importanti con il “popolo di JB”, The JB’s Funky People, e più di cento sampler che hanno cavalcato le classifiche mondiali,dall’hip hop con “Up for the down strokes” ripresa in “Machine gun funk” di Notrius, al pop estremo con “Soul power 74” con i JB’s ripresa in un classico di J.Lo. “Get Right”. Un grande personaggio che ha saputo donare ai fiati il giusto spazio e la giusta interpretazione. 15 album all’attivo da solista,comprese compilation di grandi classici,che hanno lasciato note indelebili nella black music.
Blowfly
 L’irriverente Blowfly, personaggio dai mille particolari e vizi, uno degli “inventori” del rap . La saggezza di andare contro tutti e tutto,di parlare e cantare la pornografia più diretta lo hanno reso l’ANIMALE DA PALCO più efficiente della storia della musica mondiale. Trasferitosi dai campi di cotone della Georgia , in autostop a 13 anni, a Miami, dove è cominciata la sua vita artistica e da dove non se ne sarebbe più andato. Si esibiva nei locali della zona ritraducendo in modo volgare e satirico i classici del passato. Leggendaria ormai è la sua versione di “do the twist” traformata in “suck my dick”. Gli anni ’60 rappresentano un vero momento di goliardia. L’emancipazione sessuale stava terminando ed i primi hippy, dall’altro lato della cultura americana, predicavano la libertà sessuale. Non poteva esserci periodo migliore per un nero goliardico. Alla fine degli anni 60 dopo innumerevoli censure esce il primo disco “Dancin’ with nobody but you babe”, uscito però con il suo vero nome Clarence Reid, da cui la title track “ Dancing with nobody” .  Nel 1977, dopo 5 album ,esce “Porno Freak, l’album di svolta per la black music. Era nato un nuovo modo di interpretare la musica, parlando a tono. Basta ascoltare la title track “Porno freak” oppure "Rapp dirty" e rendervi ben conto di chi ha rappato per la prima volta. Gli album di dopo sono tutti da scoprire, da “Blowfly’s party” a “Black in the sack” del 2012.
Se avete la voglia ed il tempo fatevi un giro sul suo sito personale e provate a vedere il film del più fenomenale ANIMALE DA PALCO della black music.
And now, pump up the volume for THE FIRST BLACK PRESIDENT.




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