5 febbraio 2013


Se ci seguite assiduamente, avrete notato che non ci facciamo scappare una data per parlare di Motown. Oggi lo facciamo ricordando l’anniversario della nascita di una figura importantissima per il successo dell’etichetta fondata da Berry Gordy. Parliamo di Barrett Strong, cantante ed autore, nato in Mississippi nel 1941 e tuttora in ottima forma. 
Barrett Strong
All’inizio degli anni ’60 ha regalato la prima hit nazionale all’etichetta che avrebbe dettato legge in ambito soul per almeno una decina di anni. Il brano era “Money (that’s what I want)”, uscita nel 1960 per la sussidiaria Tamla.  Il brano conoscerà numerose cover, tra le quali quelle dei The Beatles e del gruppo garage-rock The Sonics. Ma sarà in fase di scrittura che Strong  esprimerà al meglio il suo talento. In coppia con Norman Whitflied scriverà i classici del soul made in Detroit ancora oggi molto noti. Una lista approssimativa dovrebbe menzionare “I heard it trought the gravepine”, resa celebre da Marvin Gaye, e l’inno pacifista al tempo della contestazione contro la guerra in Vietnam “War”, interpretata da Edwin Starr. Si aggiungono i brani scritti per i The Temptations all’epoca del loro passaggio al soul psichedelico. I brani “Cloud nine”, “Ball of confusion” e “Papa was a rollin’stone” portano la sua firma. Dopo aver attraversato gli anni ’60 sulla cresta dell’onda, interromperà la sua collaborazione con la Motown quando quest’ultima si trasferirà a Los Angeles, nello stesso periodo in cui l’etichetta di Gordy perdeva un altro gruppo di scrittori prolifici come Holland-Dozier-Holland. Strong riproverà a riscendere in campo  nel ruolo di interprete ma senza molto successo, consacrando definitivamente la sua fama più come autore che come cantante. Nel 2004 viene inserito nella Songwriter Hall of Fame.
Noi vi proponiamo un pezzo abbastanza sconosciuto ma che merita di essere riesumato. Il brano è un funk acidissimo e il suo nome è “Stand up and cheer for the preacher”, inciso nel 1973 per la Epic.



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