Il post di oggi
ci porta direttamente a Chicago, Illinois, per parlare di un personaggio
importantissimo per il mondo della musica afro-americana, fondatore di una
delle case discografiche più prolifiche di sempre. Lui è Leonard Chess,
produttore e proprietario di un’etichetta che ha visto tra le sue fila gente
del calibro di Bo Diddley, Muddy Waters, Chuck Berry.
Leonard Chess |
Oggi ricorre il 96°
anniversario della sua nascita. La sua vita è raccontata dall’ottimo film
“Cadillac Records”, che consigliamo di guardare, nel qual si narrano appunto le
vicende dell’impresario polacco che lanciò la rivoluzione del blues
elettrificato. Proprio questo genere decreterà il successo dell’etichetta che
Leonard Chess gestiva con suo fratello Phil. Sono gli anni di Muddy Waters e
della sua “Rollin’ stone”,
uno dei primi 45 giri lanciati sul mercato. Seguiranno decine di successi a
firma dei vari Howlin’ Wolf, Little Walker e il trio delle meraviglie testé
citato. Il decennio successivo la sfida sarà rivolta alla Motown. Con la
nascita del soul la Chess rivedrà la sua formazione e punterà su artisti come
Fontella Bass, Little Milton e la diva Etta James. Spesso saranno le etichette
satellite a pubblicare questo genere di singoli. Volete un esempio? “Seven day fool” di Etta James veniva pubblicata nel 1961 per la ARGO. Un successo minore che
dava però atto a Chess di aver capito dove la musica afro-americana si stava
dirigendo. Morirà a soli 52 anni, nel 1969.
Don Drummond |
Da Chicago ci
spostiamo a Kingston per ricordare un altro anniversario di nascita, quello di
Don Drummond, trombonista della band culto della scena ska giamaicana The
Skatalites. L’anno di nascita è materia di controversia, anche se si pensa sia
il 1932 quello più attendibile. Con The Skatalites ha posto le basi di quella
che sarebbe diventata la reggae music. Tra il 1960 e il 1965 ha inciso anche
del materiale solista (“Garden of love”),
fino al termine della sua carriera dovuta ad un fatto di sangue e a problemi di
salute mentale. Drummond fu infatti accusato dell’omicidio della sua compagna e
per questo condannato al carcere, dove morì nel 1969 per cause naturali, almeno
secondo la versione ufficiale.
Prima di lasciarvi
ricordiamo il 56° anniversario di Marlon Jackson dei The Jacksons 5 e l’entrata,
nel 2007, delle The Ronettes nella Rock & Roll Hall of Fame. Del mitico
trio vocale femminile ricorderete sicuramente “Be my baby”, brano con cui ci
concediamo.
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