8 marzo 2013


Per ironia della sorte, nel giorno della festa della donna, ricorderemo solo dei personaggi maschili, per la precisione quattro. Compiono tutti gli anni oggi e a dirla tutta, non hanno molto a che fare con il Soul duro e puro. Infatti i primi tre provengono dal mondo del rock, più precisamente dal Beat, almeno per quanto riguarda Ralph Ellis (1942) e Shel Macrae (1943), entrambi chitarristi nell’epoca dove il Merseybeat (quello beatlesiano per intenderci) la faceva da padrone. Ellis ha fatto parte dei The Swinging Blue Jeans fino al 1966, incidendo con la band di Liverpool brani come “You are no good” e “Don’t make me over” (entrambi i brani erano stati precedentemente registrati da Donnie Warwick e il primo anche da Betty Everett). Macrae, al secolo Andrew Raeburn Semple, ha militato nelle fila dei The Fortunes, altra band culto dell’era beat. Il terzo personaggio è invece americano e si chiama Mickey Dolenz, classe 1945. Negli anni sessanta ha fatto parte della band televisiva The Monkees, della quale ricorderete di sicuro “I’m a believer”, dove Dolentz è batterista e voce solista.
George Coleman
Il nostro ultimo personaggio proviene invece dal mondo del jazz. Il suo nome è George Coleman, sassofonista che oggi compie 78 anni. Attivo negli ambienti Hard-bop già dall’inizio degli anni ’50, ha consacrato la sua fama grazie a una serie di collaborazioni di tutto rispetto insieme a mostri sacri quali  Miles Davis, Chet Baker e Charles Mingus: una cosa normalissima se a ventanni hai suonato con uno che si chiama Ray Charles! Come sideman ha preso parte alle registrazioni di album importanti a firma dei vari Herbie Hancook, Jack McDuff e Jimmy Smith, personalmente la santissima trinità del Soul-jazz. Dall’album “A change is gonna come” di Jack McDuff andiamo ad ascoltarci “Same old same old”, dove per l’appunto Coleman suona il suo sax tenore. 


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