Per ironia della sorte, nel giorno della festa della donna,
ricorderemo solo dei personaggi maschili, per la precisione quattro. Compiono
tutti gli anni oggi e a dirla tutta, non hanno molto a che fare con il Soul
duro e puro. Infatti i primi tre provengono dal mondo del rock, più
precisamente dal Beat, almeno per quanto riguarda Ralph Ellis (1942) e Shel
Macrae (1943), entrambi chitarristi nell’epoca dove il Merseybeat (quello
beatlesiano per intenderci) la faceva da padrone. Ellis ha fatto parte dei The
Swinging Blue Jeans fino al 1966, incidendo con la band di Liverpool brani come
“You are no good” e “Don’t make me over” (entrambi i brani erano stati
precedentemente registrati da Donnie Warwick e il primo anche da Betty
Everett). Macrae, al secolo Andrew Raeburn Semple, ha militato nelle fila dei
The Fortunes, altra band culto dell’era beat. Il terzo personaggio è invece
americano e si chiama Mickey Dolenz, classe 1945. Negli anni sessanta ha fatto
parte della band televisiva The Monkees, della quale ricorderete di sicuro “I’m a believer”, dove Dolentz è
batterista e voce solista.
George Coleman |
Il nostro ultimo personaggio proviene invece dal mondo del
jazz. Il suo nome è George Coleman, sassofonista che oggi compie 78 anni.
Attivo negli ambienti Hard-bop già dall’inizio degli anni ’50, ha consacrato la
sua fama grazie a una serie di collaborazioni di tutto rispetto insieme a mostri
sacri quali Miles Davis, Chet Baker e Charles
Mingus: una cosa normalissima se a ventanni hai suonato con uno che si chiama
Ray Charles! Come sideman ha preso parte alle registrazioni di album importanti
a firma dei vari Herbie Hancook, Jack McDuff e Jimmy Smith, personalmente la
santissima trinità del Soul-jazz. Dall’album “A change is gonna come” di Jack
McDuff andiamo ad ascoltarci “Same old same old”, dove per l’appunto Coleman
suona il suo sax tenore.
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