14 marzo 2013


Sulle nostre pagine abbiamo spesso lodato quella particolare mistura di be-bop e groove passato alla storia come Soul-jazz. Uno dei nostri personaggi di oggi ha contribuito in maniera decisiva alla definizione stilistica di questo genere. 
Shirley Scott
Lei è Shirley Scott, maestra dell’organo B-3, nata nel 1934 e morta a 67 anni. Affascinata da un altro maestro dell’hammond Jimmy Smith, la Scott ha registrato una marea di album per svariate case discografiche. Dopo i successi negli anni ’50 a supporto della band del sassofonista Eddie Davis, sarà il sodalizio, anche nella vita privata, insieme a Stanley Tamburine che la porterà a incidere delle vere e proprie pietre miliari: “Soul shoutin’” del 1963 e “Blue flames” l’anno seguente per la Prestige, oltre al capolavoro “Shirley Scott & the Soul Saxes” per l’Atlantic nel 1969. Proprio da quest’ultimo album andiamo ad ascoltare la funkeggiante “You”.
L’altro personaggio di oggi è qualcuno che non ha certo bisogno di essere presentato. Compie la bellezza di 80 anni e il suo nome è Quincy Jones. Per la musica afro-americana ha fatto di tutto e di più, tanto che non basterebbero chilometri di pagine per raccontare la sua vita. 
Quincy Jones
In oltre cinquant’anni di carriera iniziata insieme all’amico Ray Charles, Jones è stato musicista, direttore d’orchestra, paroliere, produttore, attivista politico, trombettista e… mi fermerei qui. Dalle collaborazioni con le stelle del jazz Count Basie, Dizzy Gillespie e Miles Davis si arriva alle colonne sonore  per “La vita corre sul filo” di Sidney Pollack e “La calda notte dell’ispettore Tibbs” di Norman Jewison, film che inaugurerà quel fortunato filone cinematografico noto come Blaxploitation. Sarà proprio su un set cinematografico che Jones incontrerà Michael Jackson, al quale produrrà “Thriller” e “Bad”, i due dischi che insieme hanno venduto qualcosa come 140 milioni di copie in tutto il mondo! Restando nel mondo del cinema, cogliamo l’occasione per farvi ascoltare un suo brano diventato celebre  e poi inserito nella colonna sonora di una saga culto come quella di Austin Powers. Il brano è, naturalmente, “Soul Bossa Nova”.


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