12 aprile 2013


Al mondo non molti sono i personaggi che riescono a fare svariati generi musicali, e sopratutto farli bene. Dal funk al jazz passando per l'elettro più pura e cruda, a volte emozionante ma sempre graffiante. L'artista nato oggi, nel 1940, è forse il capostipite di un movimento che in seguito ha contagiato, coinvolto ed influenzato non solo altri artisti, ma buona parte dei fonici sia nei modi di registrare, sia nell'uso dell'elettronica, sia nei tempi. Lui è sua maestà Herbie Hancock, uno dei veri geni della  musica.
Herbie Hancock
Non viene dai bassi fondi come la maggior parte degli artisti di cui noi ci occupiamo, ma bensì da una famiglia molto ben agiata che gli ha permesso di studiare al conservatorio con ottimi risultati. A soli 21 anni il primo contratto con la Blue Note grazia a Donald Byrd, ed a soli 22 il primo disco in cui erano e sono presenti due must della discografia di Herbie, "Watermelon man" e "Driftin". Dopo l'entrata trionfante nel mondo della musica, un anno dopo, Miles Davis lo chiama per fargli lavorare su un solo pezzo....la verità è che se lo tenne per altri 13 album. Intanto però si dedicava anche ai suoi progetti, firmando e suonando l'intera colonna sonora di un grande film, purtroppo troppo poco sottovalutato nel territorio italiano, "Blow Up" di Antonioni. La OST ha una storia importante, suonata da Hancook, Jeff Beck, Jimmi Page e prodotta da David Bowie. Più di questo! L'avventura artistica continua, altri classici mai dimenticati dal tempo vengono registrati,  da "Speak like child" a "Cantaloupe island", che forse è il suo brano più conosiuto.
Al funk ci arriva nel 1973 con Head Hunters il disco più campionato nella storia dell'hip-hop. Troppo facile quando un genio compone brani come "Chameleon" o "Sly". Ma la sua passione per l'uso dell'elettronica, e la passione dei producers hip-hop a campionare i suoi pezzi, continua anche dopo, negli anni '80, con pezzi come "Rockit","Vibe alive". Prima però le collaborazioni con Jaco Pastorius e Steve Wonder.
51 dischi all'attivo come solista, 20 dischi in collaborazione, 14 grammy award e centinaia di premi tra primi posti nelle classifiche e vari Mtv video. Questi i numeri del più grande e più produttivo genio della musica moderna. Herbie Hancock.
Spazio ai b-boy per un classico del poppin e della brekdance.


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