6 aprile 2013


Il nostro viaggio alla scoperta della Black Music ci porta direttamente in Giamaica, e per due motivi (forse tre). Il primo è che uno dei nostri personaggi di oggi ci è nato sull’isola antillana, precisamente a Saint Elisabeth Parish. 
Tommy Cowan
Il suo nome è Tommy Cowan, meglio noto  nei tardi anni ’60 per il gruppo rocksteady The Jamaicans. Prima di dedicarsi alla sola produzione in ambito reggae e dub e poi alla musica gospel a seguito della sua conversione al cristianesimo, Cowan ha interpretato ottime hit, diventate veri e propri inni per gli amanti dell’early reggae. Oggi compie 67 anni ed abbiamo il piacere di festeggiarlo con una delle sue canzoni più conosciute, tra l’altro prodotta dal mentore Duke Reid. Il brano è naturalmente “Ba ba boom” e ce lo ascoltiamo alla fine del post.
Il secondo personaggio è Tony Connor (1947), batterista degli Hot Chocolate. Vi chiederete cosa c’entra con la Giamaica. Infatti gli Hot Chocolate erano inglesi ma il suo leader e fondatore Errol Brown proveniva dall’isola che aveva dato i natali a Bob Marley. 
Tony Connor (primo da destra)
Inoltre il primo successo della band altro non era che una cover in chiave reggae del brano “Give peace a chance” di John Lennon, cover che valse loro un contratto con l’etichetta Apple. Era il 1969 ma Connor non era ancora entrato nel gruppo. Lo farà nel 1973, stesso anno in cui uscirà il loro primo singolo ad entrare nella top-ten USA, “Emma”, solo due anni prima che il loro successo “You sexy thing” conquistasse le classifiche di mezzo mondo.
In chiusura invece due righe su una delle canzoni più rifatte della storia della musica. Il brano è “Louie Louie” scritta ed incisa per la prima volta nel 1957 da Richard Berry. L’autore pare avesse tratto ispirazione dal r&b giamaicano che ancora non era diventato ska. Perché parlarle oggi? Perché esattamente 50 anni fa in uno studio di registrazione di Portland erano i The Kingsmen a inciderne la versione più famosa e che lanciò il brano come standard del rock. Il resto è la storia di quasi 1500 cover (il testo originale ha subito alcune variazioni nel corso del tempo)! E visto che non abbiamo ancora lasciato la Giamaica, vale la pena ricordare la bellissima lettura datane da Toots and The Maytals nel 1972.


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