Per fortuna non capita spesso, ma oggi ricorderemo solo anniversari di morte, per la precisione due. I nomi sono di quelli importanti, almeno il primo, essendo il secondo conosciuto forse solo da quella schiera di super-appassionati di soul.
Il primo è Dave Prater, meglio noto per aver dato vita insieme a Sam Moore a Sam & Dave, il duo più incendiario della storia del soul. Prater moriva nel 1988 a causa di un incidente stradale solo un mese prima di aver compiuto 50 anni. L'ultima parte della sua vita fu caratterizzata da pesanti problemi di droga che lo condizioneranno anche sul versante creativo (dallo scioglimento avvenuto nel 1971 Prater non concluderà niente di interessante). Ha fatto però la storia con una serie di brani diventati dei classici, brani come "Soul man" o "Hold on! I'm coming", entrambi scritti da Hayes & Porter, la coppia di autori che gli regalerà la maggior parte del loro repertorio. Altri brani degni di nota sono "Soothe me" di Sam Cooke, "Ease me" e "It's a wonder". Messi sotto contratto dall'Atlantic nel 1965 e poi dirottati sulla Stax in modo da assorbirne l'essenza e l'energia, il duo si caratterizzerà soprattutto per la loro carica e potenza che riuscivano a sprigionare durante i concerti, tanto da meritarsi l'appellativo di Double Dynamite. Talmente dirompenti e devastanti i loro spettacoli che Otis Redding, che se li era portati dietro per fargli aprire i propri spettacoli, si raccomandò in seguito presso la sua agenzia di non farlo scritturare mai più <<insieme a quei bastardi>>.
Nonostante i The Blues Brothers e i The Clash cercarono di portali in tour alla fine degli anni '70, il duo era ormai andato in malora per i problemi di Prater sopra ricordati, sancendo la fine di un sodalizio artistico e personale (Moore cercherà di riformare il gruppo insieme ad altri ma perse la causa fattagli di Prater per l'utilizzo del nome).
Sam Moore (sinistra) e Dave Prater (destra) |
Randy Cain |
Il secondo personaggio è Randy Cain, deceduto a causa di un tumore nel 2009 all'età di 63 anni. Gli amanti del Philly Soul lo ricorderanno nei The Delfonics (fino al 1971) e soprattutto nei Blue Magic dei quali ascoltiamo "Sideshow", il loro primo numero uno r&b e primo top-ten nelle classifiche pop.
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