"to be young, gifted and black
oh what a lovely precious dream,
to be young, gifted and black
open your hearth to what i mean..."
Questo è l'intro di uno dei brani più famosi della storia sociale americana. Un inno scritto da Weldone Irvine ed interpretato da sua maestà Nina Simone, che purtroppo oggi ricordiamo nel suo decimo anniversario di morte.
Di lei abbiamo ampiamente parlato nel post del 21 febbraio, ma oggi lo faremo in modo diverso, più privato, ascoltando e leggendo chi era veramente Nina Simone.
Nata il 21 febbraio 1933 a Tryon nel
North Carolina (USA), Eunice Kathleen Waymon era la sesta di otto figli.
Dall'età di sette anni suonava il piano e l'organo e cantava con le sue
sorelle all'oratorio della chiesa. Ma il pregiudizio razziale che era
endemico nel profondo sud negli anni '40 l'ha condizionata per molto
tempo. Successivamente ha descritto come l'evento formativo della sua
vita uno spettacolo in cui, a 12 anni, suonava il piano della biblioteca
locale, ed ai suoi genitori è stato chiesto di restare in piedi nella
parte posteriore della sala in quanto "neri".
Nina Simone |
Con il contributo finanziario della Comunità di colore locale, che ha
partecipato con orgoglio collettivo al suo precoce talento, è stata
iscritta al collegio delle ragazze ed alla scuola di Juilliard di musica
a New York. Il suo addestramento classico si è bruscamente fermato a 21
anni, quando gli è stata rifiutata una borsa di studio dalla "Curtis
School of Music in Philadelphia." Per necessità ha accettato un lavoro
al "Midtown Bar and Grill", di Atlantic City nel luglio del 1954. Per la
prima notte ha suonato musica classica e gospel al piano senza aprire
bocca. La notte seguente Harry Seward, il proprietario del locale, le ha
chiesto di cantare oppure di trovarsi un'altro lavoro. Ha cominciato
così, con riluttanza, una carriera di cantante dedicandosi tre anni dopo
al jazz e al blues. "Sono dove avete sempre desiderato ma non sto suonando Bach," ha scritto una volta ai suoi genitori.
Cantando il gospel, il jazz e il blues, ha poi lavorato
per parecchie case discografiche mentre, a partire dal 1963, ha iniziato
a lavorare stabilmente con la Philips (sette album in quattro prolifici
anni). E' in questo periodo che ha registrato alcune delle sue canzoni
più incisive che si sono
trasformate in un inno per i diritti civili.
Nina Simone ha infatti lasciato l'America alla fine degli anni '60,
accusando sia il "FBI" che la "CIA" di non essersi mai seriamente
preoccupati del problema del razzismo. Per i 25 anni successivi ha
girato il mondo, vivendo alle Barbados, in Liberia, in Egitto, in
Turchia, in Olanda ed in Svizzera prima che si fermasse a
Aix-en-Provence nel 1994. Qui ha posseduto la sua prima casa. In seguito
al polemico abbandono dell'America, i suoi album sono usciti
sporadicamente, come "Baltimore" nel 1978.
Quando una nota casa produttrice di profumi
ha usato "My baby just cares for me" per un annuncio alla televisione,
una nuova generazione ha scoperto la sua musica e lei si è trasformata
in una'icona del jazz degli Anni'80.
La cantante afroamericana si è sposata due volte, ha avuto una figlia
e ha condotto una difficile vita personale. Ha avuto rapporti difficili
con una serie di uomini potenti e spesso violenti. In una sua
autobiografia, "I put a spell on you", ha raccontato come è stata
picchiata dal suo manager e marito Andrew Stroud. In Liberia, dove ha
vissuto per quattro anni, aveva intrapreso un rapporto con Earl Barrowl,
Primo Ministro delle Barbados. Verso la fine degli anni '70 è stata
assalita dall'uomo con cui viveva tanto che è dovuta andare
all'ospedale. Successivamente è stata compagna di C.C. Dennis, un
importante politico locale, con conseguenze ugualmente infelici. Tant'è
vero che nel 1980, quando lei era fuori dal Paese, suo marito Dennis è
stato ucciso dalla pallottola di un criminale.
Intorno alla sua vita privata circolano comunque decine di aneddoti.
Pare che abbia annullato un concerto a Londra senza avviso perché
"turbata" per una ferita occorsa al suo cane: o che, nel 1988, abbia
chiuso un meeting tirando un coltello. Nel 1996, invece, è stata
spiccata contro di lei una sentenza dai magistrati francesi per avere
sparato in aria con un fucile, allo scopo di spaventare due ragazzi che
giocavano nella piscina di una villa accanto alla sua. Ma Nina Simone ha
comunque continuato a proporre performance memorabili, l'ultima delle
quali in Gran Bretagna nel mese di agosto 2001 al Festival di
Bishopstock. Anche se ha ammesso pubblicamente di esibirsi soltanto per
soldi, è stata acclamata dal pubblico ancora una volta con enorme
calore.
Purtroppo primao poi arrivaper tutti il momento di lasciare la vita terrena per diventare una stella del firmamento della black music.
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