21 maggio 2013

Data la sterminata mole di gruppi che hanno fatto la storia della black music e il fatto che il calendario conta 365 giorni dentro i quali è successo tutto, anche oggi ci ri-imbattiamo in una band della quale abbiamo spesso elogiato lo stile musicale e le doti canore.
Ronald Isley
Parliamo infatti dei The Isley Brothers, band di culto del r&b prima e del soul psichedelico poi, e ve li riserviamo nel giorno in cui Ronald Isley compie 72 anni. Terzo di sei fratelli, Roland è stato la voce solista e rimane ad oggi l’unico superstite del gruppo dopo la morte di Kelly e la conversione di Rudy. Con i suoi fratelli ha fatto la gavetta in alcuni gruppi gospel che cantavano nelle varie chiese evangeliche per poi fare il salto verso la musica popolare con uno dei brani di r&b più famosi di sempre, “Shout”. Hanno fatto parte anche della Motown per un breve periodo negli anni ’60 prima di fondare una loro etichetta, la T-Neck, con la quale avrebbe dato uno scossone al loro sound. 
Fats Waller
Altra ricorrenza, ormai lontana nel tempo, è quella della nascita di Fats Waller, leggenda del jazz e dello swing della prima ora. Nato nel 1904 e deceduto a soli 39 anni, è stato uno dei principali artisti degli anni ’30 e ’40 grazie alle sue doti musicali (era uno studioso di Bach) e alla sua presenza scenica e alla capacità di intrattenere divertendo (che gli piacesse bere non è mai stato un segreto). Nella sua carriera ha scritto una quantità quasi infinita di brani (“Honeysuckle rose” e “Black and blue” a voler sintetizzare) grazie ai quali ha influenzato la maggior parte dei pianisti ed organisti jazz che lo hanno seguito. Jimmy Smith, la leggenda del soul-jazz, gli ha dedicato un disco intero dal nome inconfondibile, “Plays Fats Waller”, uscito nel 1962 per la Blue Note Records. Lasciando la black music, non possiamo non fare gli auguri di buon compleanno a Roger Dalton, oggi 70enne, bassista dei The Kinks dal 1969 al 1976 e per un breve periodo nel 1966. Il gruppo di cui ha fatto parte è stato un’icona del movimento Mod che più di altre sottoculture si era innamorato follemente del jazz, del soul e addirittura dello ska. Più di un buon motivo per dedicargli qualche riga. E chiudiamo con i brani registrati nella giornata del 21 maggio. Ce n’è per tutti i gusti, dal rock and roll di Chuck Berry con “Maybellene” (1955) alla ballata di Paul Anka “Diana” (1957), per arrivare poi al soul primitivo di Jackie Wilson con “I’ll be satisfied” (1962), Stevie Wonder con “Fingertips (part 2)" (1963) e i The Drifters con “Under theboardwalk” (1964).

P.S. Con ritardo non possiamo non ricordare la scomparsa, avvenuta ieri, di Ray Manzarek, storico tastierista dei The Doors. Noi si STSD lo ricordiamo con la bellissima "Touch me".


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