10 maggio 2013

Giornata molto tranquilla nel mondo della black music.
Niente di particolare se non fosse che oggi compie 71 un personaggio che avrebbe meritato molto ma molto di più in fatto di successo. 
Carl Douglas è probabilmente conosciuto solo per il suo, forse unico, successo, "Kung Fu Fighting".
Successo, non a caso, avvenuto prima nei paesi orientali e poi in quelli occidentali. Il motivo principale è che nei paesi orientali, sopratutto in Giappone, c'è una maggiore ricerca musicale, data anche e sopratutto da una diversa cultura assolutamente antirazzista e senza alcun pregiudizio musicale, cosa che nei paesi occidentali succede troppe poche volte. (ndr; l'esempio lampante sono la PFM,in Giappone hanno venduto il triplo dei dischi che hanno venduto in Italia). Probabilmente se non fosse stato per gli asiatici il nome Carl Douglas noi non l'avremmo mai sentito.
Carl Douglas
Solamente 3 dischi all'attivo,  2 singoli di successo e altri brani dimenticati. L'errore è proprio quello, fermarsi ad i soli successi. 
Ascoltando la discografia di Carl Douglas invece ci si accorge che dietro il successo commerciale si nasconde una spettacolare voce soul, dalle doti interpretative eccezzionali. 
Comincia tardino, alla fine degli anni '60, con "Do you need my love" , per poi pubblicare nel 1973 il suo singolo d'eccezzione "Kung Fu fighting",  inserito poi nel primo album di Carl, dove sono presenti inoltre "Changing time", "Witchfinder general", che ci ascoltiamo a fine post, "I want to give my everithing", "I don't care what people say". Nel '76 il suo secondo album, in cui sono contenute "Love, peace and happiness" ed altre tracce purtroppo introvabili.
Dopo il '76 in poi si è dedicato alla pubblicità. Oggi gestisce una società che si occupa di marketing e comunicazione.




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