Nel post di oggi andiamo a ricordare tre personaggi che
hanno avuto, loro malgrado, una morte violenta. Del primo vi abbiamo già
parlato in qualche post passato.
La tomba di Dave Prater |
Lui è Dave Prater, che oggi avrebbe compiuto
76 anni se non si fosse andato a schiantare con la sua auto contro un albero
nel lontano 1988. Come sapete, con il suo socio ha fatto parte del duo Sam
& Dave, sui quali credo non ci sia niente da aggiungere. Parlerà la musica,
attraverso un filmato girato durante la tournée europea del 1967, nel quale
appaiono anche altre star del soul come Arthur Conley (in coda al post trovate l'estratto "Secret agent man", mentre per l'intero concerto potete cliccare qui).
Danny Rapp si è invece puntato una pistola alla testa per
farla finita. Nato il 9 maggio del 1941, Rapp è stato un cantante e leader del
gruppo doo-wop di Philadelphia Danny and The Juniors, famoso alla fine degli
anni ’50 soprattutto per la hit “At the hop”, brano che ottenne grande successo
tanto da venire ristampata agli inizio degli anni ’70.
Eddie Jefferson |
Nel maggio del 1979 veniva assassinato a colpi d’arma da
fuoco Eddie Jefferson, cantante e autore di jazz, nel suo stile vocalese, quello
di cui è stato sicuramente un pioniere. Diversamente dallo scat, dove i versi
non sono altro che parole improvvisate prive di senso, il vocalese usava la
normale versificazione su arrangiamenti di pezzi strumentali. Uno dei brani più
conosciuti di Jefferson è infatti una versione cantata del celeberrimo brano di
Miles Davis, “So what”, tratta dal capolavoro del jazz “Kind of blue” del
trombettista dell’Illinois.
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