9 maggio 2013


Nel post di oggi andiamo a ricordare tre personaggi che hanno avuto, loro malgrado, una morte violenta. Del primo vi abbiamo già parlato in qualche post passato
La tomba di Dave Prater
Lui è Dave Prater, che oggi avrebbe compiuto 76 anni se non si fosse andato a schiantare con la sua auto contro un albero nel lontano 1988. Come sapete, con il suo socio ha fatto parte del duo Sam & Dave, sui quali credo non ci sia niente da aggiungere. Parlerà la musica, attraverso un filmato girato durante la tournée europea del 1967, nel quale appaiono anche altre star del soul come Arthur Conley (in coda al post trovate l'estratto "Secret agent man", mentre per l'intero concerto potete cliccare qui).
Danny Rapp si è invece puntato una pistola alla testa per farla finita. Nato il 9 maggio del 1941, Rapp è stato un cantante e leader del gruppo doo-wop di Philadelphia Danny and The Juniors, famoso alla fine degli anni ’50 soprattutto per la hit “At the hop”, brano che ottenne grande successo tanto da venire ristampata agli inizio degli anni ’70.
Eddie Jefferson
Nel maggio del 1979 veniva assassinato a colpi d’arma da fuoco Eddie Jefferson, cantante e autore di jazz, nel suo stile vocalese, quello di cui è stato sicuramente un pioniere. Diversamente dallo scat, dove i versi non sono altro che parole improvvisate prive di senso, il vocalese usava la normale versificazione su arrangiamenti di pezzi strumentali. Uno dei brani più conosciuti di Jefferson è infatti una versione cantata del celeberrimo brano di Miles Davis, “So what”, tratta dal capolavoro del jazz “Kind of blue” del trombettista dell’Illinois.


Nessun commento:

Posta un commento