7 maggio 2013


Quando tiri in ballo la soul music, una volta su due finisci per parlare di Motown. Nel caso di oggi i pretesti sono due, entrambi dei compleanni, per fortuna ancora festeggiati. Iniziamo dal più noto (tra i due, si intende) Jimmy Ruffin, che oggi festeggia 74 anni.  
Jimmy Ruffin (a sinistra) con suo fratello David
Come avrete capito dal cognome, Jimmy è il fratello del più noto David, la stella dei The Temptations degli anni '60. Con il fratello ci ha anche registrato un disco, sempre per la Motown, ma di scarso successo. Con la sussidiaria della Motown, la Soul, si è ritagliato un piccolo spazio nella storia del soul con il classico "What becomes of the brokenhearted", registrata da lui stesso anche in italiano. Tuttavia la sua carriera negli USA non è mai decollata diversamente che in Gran Bretagna, dove ottene maggiore attenzione tanto che Paul Weller lo chiamò a collaborare con lui al tempo degli The Style Council. Il brano è "Soul deep", inciso per l'occasione con il nome di The Council Collective.
Thelma Houston
Il secondo anniversario è quello della bellissima Thelma Houston, che ne compie invece 67. Cantante ed attrice (ha interpretato Dinah Washington e Bessie Smith in due biopic dedicati alle due star afro-americane), non ha mai sfondato sul serio. Dopo aver firmato per l'etichetta di Gordy nel 1971, si affaccerà nelle classifiche solo nel 1975 con una cover, "Don't leave me in this way", ottimo brano che nei club della disco music andava fortissimo. Ha registrato un paio di album nientemeno che con Jerry Butler, duetto che ha partorito "It's a lifetime thing", dal loro primo album "Thelma & Jerry". Non fatevi ingannare dal cognome perché Thelma non ha niente a che fare con la celeberrima Whitney.
Lasciamo Detroit e la Motown per ricordare Johnny Maestro (1939-2010), artista italo-americano che ha fatto parte del gruppo doo-wop The Crests, uno dei primi ad avere una line-up multirazziale. Con questo gruppo vocale ha trovato il successo con la ballata "16 candles" per poi formare un gruppo pop tutto suo, Johhny Maestro & The Brooklin Bridge, dei quali vi facciamo ascoltare "The worst that could happen", anno 1968.
Sono invece passati 58 anni da quando nelle classifiche di r&b irrompeva al primo posto un brano che avrebbe segnato il passaggio decisivo verso il soul come lo conosciamo oggi. Il brano era "I got a woman" di Ray Charles, il primo a cui venne in mente (o meglio ebbe il coraggio) di prendere uno standard del gospel per trasformarlo in una hit "pop". 




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