29 agosto 2013


Data la quantità di nomi da ricordare oggi faremo della sintesi una nostra virtù. Nel ricordare questi nomi faremo poi un giro a 360 gradi nel mondo della black music, tanti sono diversi gli universi nei quali hanno gravitato gli artisti che oggi andremo a ricordare. 
Dinah Washington
Iniziamo subito con l'89° anniversario di nascita di Dinah Washington, deceduta prematuramente del 1963. Definita una delle prime dive nere della storia della musica americana, la ricordiamo con un brano che le valse un grammy come miglior singolo di r&b. Il brano è, naturalmente, "What a Difference a Day Makes". Nasceva invece nel 1934 Gene Allison, deceduto all'età di 70 anni. Negli anni '50 è riuscito a piazzare qualche 45 giri nelle classifiche Billboard, tra i quali "You can make it if you try" del 1958, brano che ha conosciuto numerosissime rivisitazioni. 
Michael Jackson negli anni '80
Arriviamo poi al nome più importante, almeno in termini di notorietà, ricordando l'anniversario di nascita di una delle stelle della black music, un artista che ha esordito nel mondo della musica in un'età nella quale un bambino dovrebbe andare ancora a scuola. Parliamo, lo avrete già capito, di Michael Jackson, nato il 29 agosto del 1958 e morto nel 2009. Su di lui ogni parola sarebbe superflua. La sua vita artistica e privata è nota a tutti, appassionati e non di musica afro-americana. Tutti sanno infatti che dagli esordi nella band di famiglia, i Jackson 5, alla fine degli anni '60, Michael è riuscito, con molta fortuna ed altrettanto talento a sfondare nel mondo della musica pop. Dalla fine degli anni '70, con album della levatura di "Off the wall", Michael ha dominato la scena degli anni '80 con le pietre miliari "Thriller" e "Bad" (per onor di cronaca, un certo Quincy Jones diresse tutta la baracca), fama che solo una serie di scandali e le sue condizioni psicofisiche misero in discussione, fino alla morte sopraggiunta per la somministrazione di ansiolitici molto potenti. Vista la levatura della sua figura e la sua innumerevole produzione, scegliere un suo brano da farvi ascoltare è un'impresa ai limiti dell'impossibile. Ci rifacciamo così a vostri consigli...
Lo storico logo della Trojan Records
Chiudiamo questo lunghissimo post ricordando una figura che per noi appassionati di sonorità giamaicane della prima ora ha rappresentato una figura importantissima per la loro diffusione. Il suo nome è Lee Gopthal, nato il 1° marzo del 1939 e deceduto il 29 agosto del 1997. Noto per essere stato il fondatore della storica etichetta britannica Trojan Records, Gopthal ha portato da questa parte dell'Atlantico il rocksteady e l'early reggae. Grazie ai 45 giri fornitigli dai migliori produttori giamaicani dell'epoca e poi da lui "spacciati", i primi skinhead inglesi fecero di brani come "Liquidator", "Red red wine" e "Long shot de kick bucket" (in coda al post) i loro inni generazionali. Seguirono poi le produzioni roots e dub che ne fecero una delle etichette fondamentali della storia della musica, di qualsiasi genere musicale si voglia parlare. I cofanetti usciti dalla fine degli anni '90 (a questo sito li trovate tutti: qui) che raccolgono il meglio delle produzioni giamaicane dagli anni '50 ad oggi sono un supporto imprescindibile per i cultori e per tutti coloro che vogliono avvicinarsi a questa musica che ha fatto grande l'isola antillana.


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