17 settembre 2013

Atlantic, Blue Note, Prestige....hanno tutte e tre un loro stile ed un loro modo di proporre nuove stelle, ma chissà come si come si saranno comportati, soprattutto la Prestige, quando un giovane Jack McDuff ha bussato alla loro porta. 
Nato oggi nel 1926 (morto a gennaio del 2001) è considerato uno dei più grandi session-man della storia dell'organo elettrico, senza nulla togliere alla sua virtuosità sul piano. 
Comincia a registrare i suoi album al fianco di un giovanissimo George Benson. Proprio con lui collaborerà in numerosissimi progetti anche sotto le spoglie di produttori e arrangiatori.
Uomo di grande intuito per due motivi. Lascia la Prestige per la Blue note all'inizio degli anni '70 , quando quest'ultima era al picco della produzione e "lascia" il jazz agli inizi degli anni '80 quando le abitudini musicali andavano verso una sperimentazione logaritmica, aiutati anche dalla tecnologia elettronica (vedi Moog, Roland)
E' un artista che mette d'accordo tutti, dai cultori del jazz agli impavidi della breakdance, e non poche volte capita di ascoltare sample "rubati" a Jack.
Volete un esempio?

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