29 ottobre 2013


Chi pensa che i cartoni animati siano una cosa da bambini deve leggere tutto il post di oggi. I primi cartoni black culture furono disegnati negli anni '20. Erano prettamente a scopo antirazzista, accompagnati da orchestre jazz e blues che cercavano di rendere viva la storia. Data la loro particolarità, c'è chi li definisce i veri e propri videoclip! Prendiamo ad esempio "St JAMES INFIRMARY" oppure "THE SKELETON DANCE" fino ad arrivare alla più famosa BETTY BOOP... 
Ralph Bakshi
La musica era una costante. La loro evoluzione ha portato alla fine degli anni '60 alla creazione di cartoni, non proprio per bambini, che avevano solidi ideali antirazzisti, e rappresentavano così un mezzo di espressione di contenuti politici alternativi a quelli della letteratura o del cinema, e della musica stessa... Uno dei principali rappresentanti della cartoon waveRalph Bakshi, nato in Israele nel 1938 e poi diventato cittadino americano. I suoi cartoni sono famosissimi per le colonne sonore e per le storie di vita del ghetto, come il suo successo "FRITZ THE CAT" (guardate ed ascoltate questo video)! Il bello di questi cartoni sono le spettacolari colonne sonore. Infatti Ralph viene definito il "Quentin Tarantino dei cartoni animati" proprio per la sua capacità di scegliere la colonna sonora "giusta" ad ogni suo lavoro.
Melba Moore
I film di Bakshi sono tutti presenti su youtube, e se siete curiosi vedeteli e ascoltateli, ne varrà davvero la pena la pena.Passando alla musica suonata, ricordiamo oggi anche una colonna della disco-funk anni '80: Melba Moore, nata nel 1945.
Nella sua carriera ha vinto tantissimi premi, tra cui Best R&B vocal performance, 2 Grammy ed un paio di dischi d'oro. Ha collaborato con Van McCoy, Aretha Franklin, Steve Wonder, Donna Summer, Michael Jackson e ci fermiamo qui... Ha firmato pezzi importantissimi come "MIND UP TONIGHT", "YOU STEPPED INTO MY LIFE" e la famosissima "LOVE'S COMING AT YOU"I suoi pezzi, oltre a far parte ormai della storia della dance/disco/pop/funk, sono stati usati da centinaia di street-dancers per le loro coreografie.



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