Ieri abbiamo ricordato la morte del grande Otis oggi, purtroppo, dobbiamo tornare su un illustrissimo decesso, quello di uno dei creatori della Soul Music. The King of Soul, Sam Cooke, morto assassinato l’11 dicembre 1964 a soli 33 anni in un fetido motel . Non è mai stata fatta completa chiarezza sulle cause dell'omocidio da parte della proprietaria del motel, che pur avendo sparato quei colpi per autodifesa si è sempre dichiarata innocente. Ovviamente nessun testimone era presente al "tentativo di aggressione da parte di Sam". I fatti non ufficiali però dicono l'esatto contrario. Una cosa è certa, Sam era ubriaco.
Sam Cooke |
In quel periodo era all'apice della sua carriera. Finalmente l'incoraggiamento paterno che lo aveva spinto a cantare stava dando i suoi frutti.
Cominciò la sua carriera con i Soul Stirrers, per poi approdare nell classifiche ufficiali con i suoi singoli. Nel 1956 e nel 1957 pubblica i suoi primi singoli per la Keen
Records .“You Send Me” arriva diretta al primo posto sia della classifica
R&B che di quella Pop (Ray Charles ci mise tre anni a raggiungere
questo successo). Cooke fu tra i primi artisti di colore a occuparsi
anche degli aspetti imprenditoriali della sua attività. Fondò sia
un'etichetta discografica e una casa editrice. Prese anche parte attiva
nel Movimento per i Diritti Civili (American Civil Rights Movement),
usando le proprie capacità musicali per creare legami tra il pubblico di
colore e il pubblico bianco e fu tra i primi ad essere inserito nella
Rock’n’Roll Hall of Fame.
Ancora oggi Sam Cooke è nel cuore degli appassionati del soul e non solo. La sua voce e le sue canzoni continuano ad emozionare miliardi di persone. C'è una canzone in particolare, "A change is gonna come", che ha suscitato più emozioni delle altre. E noi ce l'ascoltiamo, come se fosse un inno.
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