26 dicembre 2013

Tre sono i personaggi da ricordare oggi. Il primo è un chitarrista jazz di elevati livelli, prodotto da numerose case discografiche, la Blue Note, e sedotto da numerose altra case. 
John Scofield
John Scofield nasce il 26 dicembre del 1951, forse non ci avete fatto caso ma nel periodo natalizio sono nati più jazzisti che altri!
Numerose sono le sue collaborazioni, Santana, Morello, Dream Theater, Satriani e tanti altri jazzisti e non.
E' vivo e vegeto e continua a suonare anche in Italia, anzi tanto che gli piaceva che si è comprato una villetta nell'appennino modenese.
Il secondo personaggio è Harvey Philip "Phil" Spector (Bronx, 26 dicembre 1939) è un produttore discografico, compositore e musicista statunitense.
Phil Spector,inventore della tecnica "Wall of Sound", pioniere del sound dei gruppi femminili degli anni sessanta come le Crystals e le Ronettes, e realizzò più di venticinque singoli da Top-40 solo tra il 1960 e il 1965. Più tardi lavorò con Tina Turner, John Lennon e Ramones raggiungendo successi simili. Inoltre Spector lavorò alla realizzazione di "Let It Be" dei Beatles e del "The Concert for Bangla Desh" di George Harrison, rispettivamente vincitori di Oscar e
Phil Spector
Grammy. Nel 1989 Phil Spector fu introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame. La canzone "You've Lost That Lovin' Feelin'" del 1965, prodotta e co-scritta da Spector per i Righteous Brothers, è stata proclamata dalla BMI (organizzazione per i diritti d'autore in campo musicale) come la canzone più riprodotta del XX secolo negli Stati Uniti.
Più recentemente Spector è diventato famoso per l'eccentricità e il comportamento reclusivo e ossessivo, culminato nella condanna a 19 anni di carcere per omicidio di secondo grado.
Il terzo è invece è un anniversario triste. Moriva  nel 1999 Curtis Mayfield, un icona della black music. Cresciuto nel complesso The Impressions, agli inizi degli anni 70 ha intrapreso la carriera solista ottenendo un grande successo, grazie anche alla realizzazione di alcune colonne sonore. Noi ci ascoltiamo adesso "Pusherman", con la promessa di raccontarvi di più su questo supereroe della soul music, magari in ricorrenze meno tristi.



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