31 dicembre 2013

L'ultimo post del 2013 e non ci poteva essere giorno migliore per ricordare la "Queen of the disco" per eccellenza: Donna Summer, nata il 31 dicembre 1948. Cominciò, come ogni cantante che si rispetti in un coro gospel, dedicando la sua voce anche all'r&b e al rock. Dopo aver lasciato l'America, a 20 anni, si trasferisce in Germania dove venne scritturata per il musical Hair e dove cominciò la collaborazione con Giorgio Moroder, che gli firma il suo primo successo europeo "The Hostage".
Donna Summer nel 1977
Un anno dopo firma il suo primo contratto negli Stati Uniti producendo così uno dei pezzi più conosciuti della disco commerciale "Love to love you baby", di cui la title track dura ben 17 minuti. La corsa del successo sembra essersi arrestata ma come abbiamo ricordato lo zampino artistico di uno dei più grandi produttori e arrangiatori della storia, cioè Giorgio Moroder, interviene scrivendo, arrangiando e producendo uno dei pezzi più conosciuti di Donna Summer, "I feel love", punto di riferimento delle produzioni commerciali house e techno del futuro.(ma di moroder parleremo un'altra volta)
Nel 1979 arriva l'ennesimo successo "Hot stuff" pezzo che le garantirà l'entrata nella Hall of Fame.
Gli anni '80 fermarono Donna Summer. Due gravidanze e qualche guaio con la legge fecero ritirare per un pò Donna dalle classifiche. La fine del decennio segnò il suo ritorno, sopratutto in duetti, con Bocelli, Minnelli.
I suoi pezzi sono stati campionati in tutte le versioni, dal rock al jazz.
Donna Summer nella sua carriera ha vinto 5 Grammy Awards e 6 American Music Awards, 24 dischi d'oro e di platino negli USA e 19 dischi d'argento in Gran Bretagna. Ha venduto oltre 130 milioni di copie in tutto il mondo ed è stata insignita di una stella alla Hollywood Walk of Fame nel 1994.
Penso che tutti almeno una volta nella vita abbiamo accennato un balletto su un pezzo di Donna Summer... almeno a capodanno.
Muore il 17 maggio di quest'anno, 2012, lasciando a noi terrestri un patrimonio musicale incredibile.


30 dicembre 2013

Bo Diddley
Il 30 dicembre del 1928 nasceva Bo Diddley, uno dei padri del Rock'n'Roll. E' stato un musicista talmente originale che anche la sua chitarra non era da meno...e poi, se è James Brown a farti salire sul palco!
Nel 1969 nasceva Jason Luís Cheetham in arte Jason Kay o Jay-Kay ma meglio conosciuto con il nome del suo gruppo: Jamiroquay
Jay Kay è un grande collezionista di auto d'epoca, vizioso nei suoi cappelli e nelle sue passioni. Ma è anche un potentissimo frontman ed un attivista convinto.
Jason Kay
Nota è la storia del gruppo e numerosissimi sono i successi, sin dal primo album....
A domani per una puntata tutta speciale!



29 dicembre 2013

Post striminzito per la mancanza di informazioni riguardanti Rob Parissi, cantante, chitarrista e frontman del gruppo funk americano Wild Cherry, con il quale ha avuto la sua più grande, e finora unica hit,"Play That Funky Music."
Oggi compie 63 anni e di lui si sa veramente poco. E' cresciuto nella città di Mingo Junction, Ohio, si è laureato alla Scuola di Alta Mingo nel 1968, dove formò la band  nel 1970 Ohio.
Durante gli anni di attività non fecero mai parte della vita mondana,perciò nonnsi sa quasi nulla dei Wild Cherry.
Quando la band si sciolse nel 1979 Parissi si dedica alla produzione di pornocommedie e colonne sonore dedicate al mondo dell'eros. Credo che era un'idea che gli passava per la testa già dalla pubblicazione del loro primo album.










28 dicembre 2013


Nella storia della musica nera gli The Staple Singers occupano un posto di tutto rispetto. La loro storia è la storia di un genere che è nato nelle chiese per poi lanciarsi alla conquista del mondo. 
Pops Staples
Proprio ieri li ricordavamo a proposito di un loro successo e lo rifacciamo oggi nel giorno della nascita del patriarca e fondatore del gruppo. Classe 1914 (e deceduto nel 2000), Roebuck “Pops” Staples ha iniziato con il gospel per poi approdare al soul, arrivando al successo negli anni 70 grazie a brani come “Respect yourself , “I’ll take you there e, appunto, “Let’s do it again”. Con i suoi figli ha tenuto in vita il gruppo fino alla metà degli anni 90.
Altro anniversario celebre per la musica nera è quello Johnny Otis, nome d’arte di Ioannis Alexandres Veliotes. Nato nel 1921 e morto quasi due anni fa, Otis si autodefiniva un nero mancato. Nella sua carriera ha masticato qualsiasi genere che fosse collocabile sulla strada che dal rock and roll arriva al funk, guadagnandosi così il titolo di Padrino del Rhythm and Blues . Una figura importantissima che si poté vantare di aver scoperto Jackie Wilson e Hank Ballard. E' automaticamente associato al classico "Willie and the Hand Jive".
The Meters
Auguriamo poi un buon compleanno per i suoi 65 anni a Ziggy Molestine, batterista della band funk per definizione, i The Meters. Apparsi sulla scena di New Orleans alla fine degli anni 60, nel decennio successivo si sono imposti come punto di riferimento per tutto il genere. Il loro groove è qualcosa di indimenticabile. Ascoltate "Cissy Strut" and "Look-Ka PyPy" e dovrete per forza dar retta alle vostre orecchie!


27 dicembre 2013

Giornata ricca di avvenimenti quella di oggi su Save The Soul Date. Compie la bellezza di 82 anni il chitarrista di rock and roll Scotty Moore. Ai più sconosciuto, Moore è stato il chitarrista
Scotty insieme a Elvis
di Elvis Presley durante gli anni d’oro alla Sun Records e un innovatore indiscusso per il suo modo pionieristico di suonare la chitarra rock. Senza di lui brani come “Jailhouse Rock” o “Heartbreak Hotel” non avrebbero avuto, quasi sicuramente, lo stesso sound. Altre nascite importanti sono quelle di Les Maguire e Pete Quaife. Entrambi inglesi, con i loro complessi hanno fatto la storia della British Invasion nella metà degli anni sessanta. Il primo (72 anni) è stato membro dei Gerry and The Peacemeakers, fratelli minori dei The Beatles. Tra i loro maggiori successi ricordiamo “I like it” e “How do you do it
”. Il secondo (nato nel 1943 e deceduto 3 anni fa) è stato il bassista di una leggenda della musica rock ed icona portante del movimento Mods inglese della metà degli anni sessanta. Loro sono i The Kinks e per l’occasione ascoltiamo la splendida “Waterloo Sound”. 
The Clovers
Altro compleanno celebre è quello di John “Buddy” Bailey del gruppo doo-wop e rhythm and blues dei The Clovers. Oggi 82enne, con il suo complesso vocale ci ha regalato dei classici indimenticabili come “Love potion n.9”, “Fool, fool fool” e “One mint julep”. Proprio di quest’ultimo brano, il 27 dicembre del 1960, Ray Charles ne registrava una sua versione strumentale.
Svettava invece al primo posto della Billboard Hot 100 il maggior successo del gruppo soul-funk The Staple Singers. Il brano in questione è “Let’s do it again, scritta niente di meno che da Curtis Mayfield e contenuta nella colonna sonora dell’omonimo film di Bill Cosby e Sidney Poitier. L’anno era il 1975.
E per chiudere una curiosità. Era il 1964 e le The Supremes debuttavano sul piccolo schermo al ”The Ed Sullivan Show”. 


26 dicembre 2013

Tre sono i personaggi da ricordare oggi. Il primo è un chitarrista jazz di elevati livelli, prodotto da numerose case discografiche, la Blue Note, e sedotto da numerose altra case. 
John Scofield
John Scofield nasce il 26 dicembre del 1951, forse non ci avete fatto caso ma nel periodo natalizio sono nati più jazzisti che altri!
Numerose sono le sue collaborazioni, Santana, Morello, Dream Theater, Satriani e tanti altri jazzisti e non.
E' vivo e vegeto e continua a suonare anche in Italia, anzi tanto che gli piaceva che si è comprato una villetta nell'appennino modenese.
Il secondo personaggio è Harvey Philip "Phil" Spector (Bronx, 26 dicembre 1939) è un produttore discografico, compositore e musicista statunitense.
Phil Spector,inventore della tecnica "Wall of Sound", pioniere del sound dei gruppi femminili degli anni sessanta come le Crystals e le Ronettes, e realizzò più di venticinque singoli da Top-40 solo tra il 1960 e il 1965. Più tardi lavorò con Tina Turner, John Lennon e Ramones raggiungendo successi simili. Inoltre Spector lavorò alla realizzazione di "Let It Be" dei Beatles e del "The Concert for Bangla Desh" di George Harrison, rispettivamente vincitori di Oscar e
Phil Spector
Grammy. Nel 1989 Phil Spector fu introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame. La canzone "You've Lost That Lovin' Feelin'" del 1965, prodotta e co-scritta da Spector per i Righteous Brothers, è stata proclamata dalla BMI (organizzazione per i diritti d'autore in campo musicale) come la canzone più riprodotta del XX secolo negli Stati Uniti.
Più recentemente Spector è diventato famoso per l'eccentricità e il comportamento reclusivo e ossessivo, culminato nella condanna a 19 anni di carcere per omicidio di secondo grado.
Il terzo è invece è un anniversario triste. Moriva  nel 1999 Curtis Mayfield, un icona della black music. Cresciuto nel complesso The Impressions, agli inizi degli anni 70 ha intrapreso la carriera solista ottenendo un grande successo, grazie anche alla realizzazione di alcune colonne sonore. Noi ci ascoltiamo adesso "Pusherman", con la promessa di raccontarvi di più su questo supereroe della soul music, magari in ricorrenze meno tristi.



25 dicembre 2013

"Nel 1953 il ventenne James, lasciatosi alle spalle galera, pugilato, baseball e tanti problemi, decise seriamente di mettere la testa a posto. Ripose in un cassetto quei sogni di gloria  seguendo l'invito dell'amico Bobby Bird ad entrare nei Gospel Starlighters. Bobby Bird in realtà era molto di più di un amico. Infatti la sua famiglia si occupò delle spese legali e della custodia vigilata di James, ed inoltre gli trovarono anche un lavoro vero. La sua avventura musicale cominciò proprio così, dal nulla, fin quando non uscì il primo 45 giri dei Famous Flames, Please Please Please. ” (dalla biografia di Bobby Bird)
 Nove anni dopo il già famoso James Brown approda all’Apollo Theatre dove le sue manie di protagonismo, aiutato dalla super tecnologia dell'epoca, lo spinsero ad investire i suoi 5700 dollari nella registrazione del live. Nessuno volle accollarsi altre spese. Quando il sipario si chiuse pesava tre chili in meno! L’importanza però di quel live è testimoniata dalle vendite record, dallo spartiacque delle critiche che creò e dalla sua fama che schizzo alle stelle.
Due anni dopo viene videodocumentato il T.A.M.I. Show (http://en.wikipedia.org/wiki/T.A.M.I._Show) che accoglieva numerosi artisti, tra cui James Brown, per poi essere trasmesso al cinema . 
Mr. Dynamite conosce bene le conseguene mediatiche che può avere questo show e realizza quella che è unanimamente considerata la performance più stupefacente della storia del Rock’n’ Roll: l’interpretazione di Please Please Please. Guardatela tutta per capire perché tra i tanti gli venne attribuito anche il nome de “il più grande lavoratore nel mondo dello spettacolo”!
Purtroppo il 25 dicembre 2006 James "Mr. Dynamite" Brown muore.