31 agosto 2013


In questo ultimo giorno di agosto apriamo il nostro calendario e troviamo due compleanni, ancora festeggiati (per fortuna). I loro nomi non vi diranno niente a sentirli nominare, ma l'influenza che hanno esercitato, per il primo, e il lavoro fatto dietro le quinte, per il secondo, fanno sì che lo spazio che qui dedichiamo loro è più che meritato.
Bobby Parker
Andiamo con i nomi. Il primo è Bobby Parker, il chitarrista blues-rock che ha ispirato mezza generazione inglese di chitarristi come Jimmy Page e Steve Winwood dello Spencer Davis Group. Parker compie 76 anni e da quando ha esordito alla fine degli anni '50 ad oggi pare non si sia fermato un istante. All'inizio della sua carriera è stato in tournée con Sam Cooke, Jackie Wilson e LaVern Baker. Di quel periodo è uno dei suoi brani più conosciuti, la stupenda "Watch your step".
Di anni ne compie invece 73 il bassista e sassofonista Wilton Felder. Dopo aver formato lo storico gruppo The Jazz Crusaders, noto all'epoca per la loro capacità di mescolare jazz e r&b, Con il trasferimento della Motown a Los Angeles, a seguito degli scontri razziali di Detroit, Felder diventa bassista per la casa discografica e appare in una serie di brani molto noti usciti per l'etichetta di Gordy. Lo troviamo infatti in un paio di singoli dei Jackson 5, come ad esempio "The love you save". Tra le tantissime collaborazioni vanno poi ricordate quelle con Jimmy Smith, Richard Groove Holmes, Joni Mitchell e Bobby Womack.


30 agosto 2013

Varie le informazioni da ricordare oggi, tra cui alcuni personaggi un po' trasversali. Cominciamo da John Peel, storico conduttore radiofonico britannico, che ha concentrato la sua vita sullo scoprire dei nuovi talenti musicali, collezionando una quantità sterminata di dischi e influenzando generi come il reggae, il punk e l'alt-rock. 
John Peel davanti i suoi dischi!
Nato il 30 agosto del 1939, muore il 25 ottobre del 2004 in Perù per un infarto, al suo funerale la sua bara è stata trasportata al suono di "Teenage Kicks" degli Undertones e sulla sua lapide c'è un verso di questa canzone: "Teenage dreams, so hard to beat" ("I sogni della gioventù, così difficili da sconfiggere"). Dopo la sua morte è partito un progetto interessantissimo attraverso un sito che raccoglie tutti i suoi dischi trasformati in digitale e da poter ascoltare liberamente!
Philly Joe Jones
Philly Joe Jones è conosciuto come essere stato il batterista del quintetto di Miles Davis, e ne era il suo preferito! Nato il 15 luglio 1923 e deceduto il 30 agosto del 1985 , caso strano vuole che spesso sia confuso con un altro batterista jazz omonimo Jo Jones che muore 4 giorni dopo di lui! 
Chiudiamo con due brani che in questo giorno, di 27 anni fa per "Higher love" di Steve Winwood, e di 38 anni fa per "Get down tonight" di KC & the Sunshine Band, scalarono la classifica statunitense fino ad arrivare al primo posto!


29 agosto 2013


Data la quantità di nomi da ricordare oggi faremo della sintesi una nostra virtù. Nel ricordare questi nomi faremo poi un giro a 360 gradi nel mondo della black music, tanti sono diversi gli universi nei quali hanno gravitato gli artisti che oggi andremo a ricordare. 
Dinah Washington
Iniziamo subito con l'89° anniversario di nascita di Dinah Washington, deceduta prematuramente del 1963. Definita una delle prime dive nere della storia della musica americana, la ricordiamo con un brano che le valse un grammy come miglior singolo di r&b. Il brano è, naturalmente, "What a Difference a Day Makes". Nasceva invece nel 1934 Gene Allison, deceduto all'età di 70 anni. Negli anni '50 è riuscito a piazzare qualche 45 giri nelle classifiche Billboard, tra i quali "You can make it if you try" del 1958, brano che ha conosciuto numerosissime rivisitazioni. 
Michael Jackson negli anni '80
Arriviamo poi al nome più importante, almeno in termini di notorietà, ricordando l'anniversario di nascita di una delle stelle della black music, un artista che ha esordito nel mondo della musica in un'età nella quale un bambino dovrebbe andare ancora a scuola. Parliamo, lo avrete già capito, di Michael Jackson, nato il 29 agosto del 1958 e morto nel 2009. Su di lui ogni parola sarebbe superflua. La sua vita artistica e privata è nota a tutti, appassionati e non di musica afro-americana. Tutti sanno infatti che dagli esordi nella band di famiglia, i Jackson 5, alla fine degli anni '60, Michael è riuscito, con molta fortuna ed altrettanto talento a sfondare nel mondo della musica pop. Dalla fine degli anni '70, con album della levatura di "Off the wall", Michael ha dominato la scena degli anni '80 con le pietre miliari "Thriller" e "Bad" (per onor di cronaca, un certo Quincy Jones diresse tutta la baracca), fama che solo una serie di scandali e le sue condizioni psicofisiche misero in discussione, fino alla morte sopraggiunta per la somministrazione di ansiolitici molto potenti. Vista la levatura della sua figura e la sua innumerevole produzione, scegliere un suo brano da farvi ascoltare è un'impresa ai limiti dell'impossibile. Ci rifacciamo così a vostri consigli...
Lo storico logo della Trojan Records
Chiudiamo questo lunghissimo post ricordando una figura che per noi appassionati di sonorità giamaicane della prima ora ha rappresentato una figura importantissima per la loro diffusione. Il suo nome è Lee Gopthal, nato il 1° marzo del 1939 e deceduto il 29 agosto del 1997. Noto per essere stato il fondatore della storica etichetta britannica Trojan Records, Gopthal ha portato da questa parte dell'Atlantico il rocksteady e l'early reggae. Grazie ai 45 giri fornitigli dai migliori produttori giamaicani dell'epoca e poi da lui "spacciati", i primi skinhead inglesi fecero di brani come "Liquidator", "Red red wine" e "Long shot de kick bucket" (in coda al post) i loro inni generazionali. Seguirono poi le produzioni roots e dub che ne fecero una delle etichette fondamentali della storia della musica, di qualsiasi genere musicale si voglia parlare. I cofanetti usciti dalla fine degli anni '90 (a questo sito li trovate tutti: qui) che raccolgono il meglio delle produzioni giamaicane dagli anni '50 ad oggi sono un supporto imprescindibile per i cultori e per tutti coloro che vogliono avvicinarsi a questa musica che ha fatto grande l'isola antillana.


28 agosto 2013

50 anni sono passati dal discorso più famoso della storia, quello di Martin Luther King. Per la prima volta in assoluto il diritto di uguaglianza veniva espresso senza mezzi termini in un "dialogo tra culture differenti". Era quello il periodo dei massimi sconvolgenti storici, del black power ed anche della rivoluzione musicale. Ed è proprio li che vogliamo volgere lo sguardo, alle canzoni dedicate ad uno dei più grandi rivoluzionari della storia moderna.
Ricordiamo che Luther King era pieno di conoscenze e di amicizie nel mondo della musica, da Nina Simone a Max Roach, e che proprio lui stesso credeva nell'importanza della musica come mezzo espressivo e rivoluzionario dei neri d'America, primo fra tutti il jazz ed il blues (non a caso due generi nati e cresciuti tra i neri più poveri e con meno diritti di tutti).
L'album che forse rappresenta meglio il periodo pre-discorso, quindi i tempi in cui le idee circolavano soltanto tra i neri d'America e nelle associazioni (vietatissime) dei black power era "We insist! Fredom now suite" di Max Roach, in cui erano contenute canzoni interamente dedicate alla libertà, alla voglia di uguaglianza ed all'oppressione di secoli e secoli di schiavismo e sottomissione. Racchiude in sè tutta la rabbia e la voglia di dimenticare lo stereotipo dello "zio Tom" che per anni ha accompagnato i grandi jazzisti, da Dizzy Gillespie ad Armstrong. Da quest'album ci acoltiamo "Freedom day"
 (consigliamo vivamente di ascoltare tutto l'album, si trova facilmente su youtube. E vi se avete voglia di ripassare un pò la storia del razzismo in musica cominciate da "Strange fruit").
Uno dei pezzi di protesta più celebri rimane "Fables of faubus" di Charles Mingus
 In quel periodo, 1958, la protesta si fece più dura ed anche lo spirito pacifista  di King mutò, andando di pari passo con l'evoluzione storica del jazz e del free jazz. Uomo e musica convivono insieme sin dalla notte dei tempi e questa è la più potente manifestazione di quest'essere. Molti jazzisti si avvicinarono alle frange estreme e violente della rivolta, altri rimasero con King divenendo testimoni di un discorso,  o meglio "DEL discorso", che doveva cambiare le sorti del mondo, che ancora riecheggia nelle menti di molti artisti neri contemporanei ma che purtroppo è rimasto soltanto uno slogan, "I HAVE A DREAM", per buona parte dell'umanità.
Una delle canzoni di protesta più significative è proprio il brano che ci andiamo ad ascoltare dell'eterna amica Nina Simone. 


27 agosto 2013


Pare che il 27 agosto nella storia della black music non sia successo quasi niente. Di nascite celebri neanche l’ombra, così come non si registrano uscite discografiche significative (la fine dell’estate non è mai stato il momento adatto per lanciare singoli o album). 
Lester Young
Ma scavando a fondo qualcosa la troviamo, ma dobbiamo buttarci nel jazz. Nasceva infatti nel 1909 Lester Young, virtuoso del sax e precursore dello stile bebop e cool jazz. Grande amico di Billie Holiday, che gli assegnò il soprannome “Prez” (president), Young è cresciuto artisticamente nelle grandi orchestre jazz del periodo per poi sviluppare uno stile personalissimo dalla fine degli anni ’40 in una formazione che accompagnava il cantante Billy Eckstine. Di quel periodo è la registrazione insieme alla Holiday che ci andiamo ad ascoltare, dal titolo "All of me". Muore a soli 50 anni per problemi di salute che la dipendenza dall’alcool e dalle droghe aggravarono.
Yolanda Adams
Per scovare un altro anniversario di nascita ci dobbiamo affacciare alla scena del modern soul e ricordiamo così il compleanno di Yolanda Adams, 49 anni oggi. I suoi album attingono a piene mani dalla tradizione soul e gospel dell’America degli anni ’50 e ’60, e proprio di questi generi è considerata l’interprete più autentica dell’ultimo decennio. Anche se non conosciutissima da questa parte dell’Atlantico, in tutta la sua carriera la Adams ha venduto quasi 8 milioni di dischi, e scusate se è poco.



26 agosto 2013

Uno di quei nomi che non dice molto ma che va annoverato tra la legende è Chris Curtis,
Chris Curtis
batterista nonché autore di splendide canzoni. Nato in Inghilterra il 26 agosto del 1941, membro fondamentale per i Searchers, per i quali oltre a scrivere canzoni e scartabellava tra migliaia di dischi sconosciuti per trovare delle cover incredibili da far conocrrenza ai primi Beatles per popolarità, così come avvenne per il loro successo più conosciuto del 1964 "Love Potion Number 9" originariamente dei Clovers del 1959. Non ancora soddisfatto nel 1967 mette su una formazione i Roundabout che non sono altro che la band iniziale dietro i Deep Purple, in cui si evinceva questo concetto inizale di supergruppo con dei membri importantissimi.
Branford Marsalis
Sembrerebbe un giovanotto, ma Branford Marsalis oggi compie 53 anni, sono passati quasi 20 anni da quando mise su il gruppo Buckshot LeFonque, con due album all'attivo ha ridimensionato i legami musicali tra il jazz, il soul e l'hip-hop, non a casa uno dei migliori riusciti è il brano "Music evolution".Sassofonista, fratello minore di Wynton, impegnato in molti progetti, ora è in giro con il quartetto che porta il suo nome, inizia la sua carriera con Art Blakey, per ritrovarcelo in giappone nel 1981 con Herbie Hancock, ed in seguito al fianco di Sting nel suo primo progetto solista. 



25 agosto 2013

Con qualsiasi misura vogliate prenderla, gli O'Jays devono essere considerati uno dei più importanti gruppi soul degli ultimi 40 anni. Oggi ricordiamo i 72 anni del fondatore, Walter Williams. Nascono in un quartiere popolare di Cleveland (prendendo il nome di un deejay locale Eddie O'Jay)
The O'jays (Walter al centro)
Il gruppo ha lavorato  insieme senza molto successo per un decennio prima di ottenerlo, soprattutto dopo la decisione di collaborare con i giovani produttori Kenny Gamble e Leon Huff. Il quintetto ha avuto una serie di successi minori con la Chess Records alla fine degli anni '60 e primi anni '70, e trante frustrazioni per la loro mancanza di un vero successo. Nel 1972 le cose cambiano quando viene registrato l'album "Backstabbers" che fu un trionfo. Il canto ammaliante del brano più famoso con il grande intro (poi campionata da Angie Stone su "I Wish I didn't miss You") divenne un successo mostruoso
Da li in poi gli O'Jays con alla guida Walter  ribellarono le classifiche r&b dell'epoca, riscuotendo ancoraoggi successi in giroper ilmondo grazie all'utilizzo dei loro brani per le pubblicità di profumi e grandi marchi di  abbigliamento.
Uno dei più grandi classici degli O'Jays è Love train, ma noi non potevamo non  omaggiarli con il loro brano più importante.


24 agosto 2013


Con il post di oggi ritorniamo dritti dritti agli anni '50 e '60. I personaggi sono due. Il primo è nato nel 1941 e risponde al nome di Ernest Wright, meglio noto per aver fatto parte del gruppo, nella sua line-up classica, di Little Anthony and The Imperials, nato come gruppo doo-wop e poi evolutosi verso un pop-soul raffinato e ben rappresentato da brani come "Tears on my pillow", il loro cavallo di battaglia del 1958. 
Jimmy Soul
Il secondo personaggio di oggi è quello di Jimmy Soul, un nome un programma. Nato nel 1942 e deceduto per un attacco di cuore nel 1988. Come da manuale inizia la sua carriera come cantante nelle fila di alcuni gruppi gospel per poi essere scoperto da un noto talent-scout. Nella sua breve carriera solo due furono i brani ad entrare in classifica, il più famoso dei quali è sicuramente "If you wanna be happy", strautilizzato in molte colonne sonore per il cinema e coverizzato da Rolling Stones e, visto che quando possiamo ci tiriamo in mezzo la Giamaica, dagli storici Skatalites. A dir la verità il brano originale è ispirato alla canzone in stile calypso "Ugly woman" cantata dal Roaring Lion, artista molto noto in Trinidad and Tobago.


23 agosto 2013

Ed oggi dal cilindro di Save The Soul Date tiriamo fuori un po' di nomi misconosciuti! Cominciamo da Jimi Jamison, compie oggi 62 anni, voce dei Survivor e del brano che lo ha reso celebre "Eye of the tiger".
Jimi Jamison
Brano del maggio del 1982 che ha una storia curiosa, scritta su richiesta di Sylvester Stallone per Rocky III, il quale non aveva avuto i diritti per usare "Another one bite the dust" dei Queen. Il brano sfonda e arriva nelle top 5 di quasi tutti i Paesi ad eccezione della Germania dove racimola un magro 13° posto!
Jimi che inizia la sua carriera con i Cobra, dopo i Survivor proseguirà come sostituzione di Ian Gillan nei Deep Purple.
Ancora una storia curiosa è quella di Rudy Lewis, nato il 23 agosto 1936 e trovato morto il 20 maggio 1964. Rudy è stata la voce che ha avuto l'arduo compito di sostituire nel 1960 Ben E.King nei Drifters. Dopo quasi 4 anni di gavetta si preparava un grande successo il brano "Under the boardwalk" scritta per lui, ma quando era giunto il momento di registrare il brano Rudy fu trovato morto nella sua stanza probabilmente a causa di un overdose e i suoi compagni incisero ”I Don't Want To Go On Without You” in sua memoria.
Chiudiamo con una curiosità, il 20 agosto del 1986 il brano reggae di Boris Gardiner "I want to wake up with you" entra per tre settimane al primo posto nella classifica inglese, una bella rivincita da un artista che inseguiva il successo dagli anni 60!


22 agosto 2013

Oggi facciamo un salto indietro fino al 1917 quando lungo le rive del Missisipi nasceva John Lee Hooker, uno dei più famosi chitarristi ed interpreti del blues moderno. 
Comincia a registrare solo nel 1948 dopo una travagliata goiventù fatta di delusioni familiari e problemi di alcolismo. 
Jonh fu uno dei primi ad usare un modo diverso disuonare. Il fatto di trattenere un accordo per tutto il tempo della canzone,  senza mai una variazione ne di melodia e ne di tempo, fece di lui un'artista difficile daseguire, soprattutto in un periodo come quello degli anni '50 quando ilmondo del blues era carico di competizione. O al contrario è forse proprio questa la sua forza. La monotonia melodica, quasi ipnotizzante gli ha regalato un posto nella "walk of fame" e numerosi successi internazionali.
Anche se analfabeta ha saputo donare un linguaggio diverso al blues ed ha saputo imporsi come uno dei migliori bluesman della storia mondiale. Ancora una volta abbiamo una prova che l'unico linguiaggio universale è la musica, fatta da semplici 12 note.
Ha registrato ben 87 album in studio e più o meno altrettanti album live, più decine e decine di raccolte che si sono susseguite nel tempo.Anche questo fadi lui una delle più prolifiche produzioni della storia della  black music.
Il brano che ascoltiamo è la sua prima registrazione ufficiale del 1948.


21 agosto 2013

I personaggi presenti oggi nel post sono considerati entrambi importantissimi, ognuno nel suo "settore".
Count Basie.
Nasceva oggi nel 1904 un certo Count Basie, uno dei più grandi pianisti jazz , di cui ricevette le prime lezioni da sua madre, pianista. Fondò una big band storica con la quale girò il mondo sconfinando anche in paesi molto lontani dalle tradizioni "nere",come la Scandinavia. Count infatti portò per la prima volta nella storia il jazz nei paesi nordici. E' stato il primo a vincere due Grammy alla prima edizione del 1958. 
della storia. Entrambi i suoi genitori erano musicisti. All'inizio si cimentò con la batteria per poi passare al pianoforte
Ovviamente  collaborò con i più grandi,da Quincy Jones a Ella Fitzgerald. 
Purtroppo il 21 agosto è segnato anche dalla morte del più famoso inventore della musica, Robert Moog
Dopo il suo modo di veder modulate le onde sonore, il modo di suonare e di registrare non fu più lo stesso. 

IL pezzo che ci ascoltiamo è un brano tratto dal primo album di Herbie Hancoock, dove il moog synth III è suonato da Patrick Gleeson. Un prezioso suggerimento da parte di un nostro stimato ammiratore, Leonardo Melchionda.


20 agosto 2013

La giornata di oggi è tutta dedicata ad un personaggio che ha partecipato alla rivoluzione della Black Music, così come la conosciamo oggi. Nato il 20 agosto del 1942 è deceduto dieci giorni prima di poter compiere 66 anni il suo nome è ISAAC HAYES.
Isaac Hayes
Comincia la sua carriera intorno ai vent'anni da tastierista alla Stax, dove si ritrova a sostituire Booker T. per le session di Otis Redding. Subito si fa notare anche come compositore  e aiuta una manciata di stelle della Stax confezionando grandi successi, uno su tutti "Soul Man" di Sam & Dave. Tutto serve a preparare il terreno per " Hot Buttered Soul" nel 1969 che segna una cesura nella storia del soul, si stacca dal suono  al quale aveva contribuito per la Stax e ne ridefinisce gli standard anche di durata non più rigida sui 3 minuti dei 45 giri, viaggiate sui 12 minuti di "Walk on by" per avere un assaggio!
Dopo una serie di fortunati Lp approda al nuovo standard della colonna sonora di "Shaft" nel 1971 ed inaugura la Blaxplitation! Riceve l'Oscar, ma non è completamente soddisfatto perché di Shaft avrebbe voluto essere anche l'attore protagonista, ma intanto inaugurerà una fortunata carriera da attore con partecipazioni quali "1997: Fuga da New York" e infine come doppiatore di South Park. Ci uniamo a tutti quello che devono ringraziarlo per qualche motivo: vuoi per il Modern Soul, vuoi per i doni all'hip-hop, vuoi per il trip-hop nato da brani quali "Ike's Mood 1" e Ike's Rap 2"!


19 agosto 2013

Nonostante abbiamo preso le vacanze dal post quotidiano riprendiamo oggi con un post totale su quello che c'è da sapere su tutta la settimana appena trascorsa senza Save The Soul Date!
Percy Mayfield
Andiamo per ordine e vediamo giorno per giorno, iniziando con l'11 agosto e via via a seguire:
senza farlo di proposito il personaggio con cui iniziamo è perfetto, suo malgrado, per iniziare la nostra carrellata, suo malgrado perché ricopre sia l'11 che il 12 agosto, stiamo parlando di Percy Mayfield, deceduto l'11 agosto del 1984 un giorno prima di compiere il suo 64° compleanno. 
Se questo nome non vi dice molto e vi sembra  un finto misto di Sledge e Curtis vi sbagliate perché è lui l'autore di "Hit the road Jack" nonché l'esecutore della prima versione acappella del brano portato al successo da Ray Charles. Ma è anche lui dietro a "Please send someone to love"
Rimaniamo nel 12 agosto per ricordare la nascita e i 59 anni di Pat Metheny, il chitarrista statunitense che è riuscito a portare il jazz al grande pubblico con brani come "Last train home".
Jimmy McCracklin
Passiamo al 13 agosto e qui troviamo 2 pianisti nati in questo giorno, loro sono: Jimmy McCracklin, classe 1921, e Dave "Baby" Cortez, classe 1938. Il primo purtroppo deceduto il 20 dicembre del 2012, cantante e ottimo scrittore oltre a pianista, ha avuto importanti successi come "The Walk" ed ha scritto brani come "Tramp". Cortez invece un pianista che è riuscito a piazzare per la prima volta un brano strumentale alla prima posizione della Billboard Chart, si tratta di "The happy organ" che è anche la prima hit ad avere un organo elettrico come strumento principale. 
Il 14 agosto è il giorno delle corde, quelle di Roy Buchanan, David Crosby e Larry Graham. I primi due chitarristi, il terzo bassista di Sly & The Family Stone. 
Per il giorno di ferragosto ricordiamo le nascita di di Bill Pinkney (1925-2007), l'ultimo sopravvissuto dei The Drifters, storico gruppo di r&b autore di brani memorabili come "Save the last dance for me" e quella di Floyd Ashton (nato nel 1933) dei The Tams, famosi per alcuni brani di northern soul come "Hey girl don't bother me". Il 16 agosto ha compiuto invece 60 anni James JT Taylor, cantante che hanno fatto parte dei Kool and The Gang dal 1978 a 1988, forse gli anni dei successi maggiori per la band disco-funk.
LaBelle
Il 17 agosto è ricorso il 40° anniversario della scomparsa dello sfortunato Larry Williams dei The Temptations, personaggio del quale abbiamo parlato già qualche tempo fa.
Nel 1945 e precisamente il 18 agosto nasceva Sarah Dash, cantante afroamericana molto nota nel panorama della black music degli anni '60 e soprattutto degli anni '70, decennio nel quale ha ottenuto molta popolarità insieme al gruppo LaBelle, band che ha strizzato l'occhio al rock e che contava tra le sue fila la più famosa Patti LaBelle. Il loro pezzo più riuscito? Ascoltate "Lady Marmelade".
Johnny Nash
Finiamo questo post lunghissimo con oggi 19 agosto e ricordiamo l'anniversario di nascita di Johnny Nash, il soulman convertitosi al reggae della prima ora. Nato nel 1940 in Texas, dopo l'esperienza nel gruppo The Cowsills si trasferisce in Giamaica e si innamora della sua nascente scena musicale diventando il primo non-giamaicano a registrare un brano di rocksteady. Il suo brano più conosciuto è "I can see clearly now", brano da oltre un milione di copie, estratto dall'album omonimo del 1972 nel quale Nash canta anche 4 brani scritti nientedimeno che da un certo Bob Marley. E visto che siamo ancora in estate, tra le sue bellissime canzoni vale davvero la pena ascoltare un altro suo successo risalente agli stessi anni, "Hold me tight"



10 agosto 2013


Oggi ricordiamo due anniversari di nascita. Una donna ed un uomo che grazie ad una manciata di hit con le loro band sono entrati di diritto nella storia della musica. 
Ronnie Spector
Per cavalleria iniziamo con Veronica Bennett, meglio nota come Ronnie Spector. Oggi compie 70 anni e tutti voi la ricorderete come la collonna portante di uno dei primi girl group che si formarono alla fine degli anni '50, le The Ronettes. Veronica prende il nome di Ronnie Spector dopo aver sposato l'inventore di questo tipo di gruppi, un modello di successo che aprirà poi la strada alle più fortunate formazioni della Motown, The Supremes e The Vandellas su tutte. Le The Ronettes sono universalmente conosciute grazie alla loro super-hit "Be my baby", uscita nell'agosto del 1963 e diventata un classico ripreso da decine di band. 
Bobby Hatfield
Il secondo anniversario di nascita è invece quello di Bobby Hatfield, nato nel 1940 e deceduto ormai 10 anni fa. Insieme a Bill Medley è divenuto famoso dopo aver fondato il duo blue-eyed soul dei The Rightous Brothers, band che ha esordito con il brano "You've Lost That Lovin' Feelin'", scritto, coincidenza, da Phil Spector, il teorico del wall of sound. La loro canzone di maggior successo resta però "Unchained Melody", uscita nel 1965 e divenuta celeberrima all'inizio degli anni novanta dopo essere stata inserita nella colonna sonora del film Ghost.

9 agosto 2013

Siamo nel 1965 nei pressi di Philadelphia, nello stato della Pennsylvania, qui stava nascendo un fenomeno musicale che avrebbe lasciato un segno fortissimo nel panorama musicale: il Philly Soul. 
Barbara Mason
Uno dei primi brani di questa rivoluzione è "Yes I'm Ready" di una teenager di queste zone: Barbara Mason. Nata il 9 agosto del 1937, a discapito della sua vocina è  autrice dei suoi successi, non contenta piazza sempre nel 1965 un altro brano nella Top 40 "Sad, Sad Girl" e ancora un paio di anni dopo con " How it hurts". Crescendo cambia completamente e comincia ad avere un linguaggio da donna matura, con testi fino ad allora inusuali anche per gli uomini, come "Bed and Board"! Ancora in attività l suo ultimo album è del 2007.
Sempre in tema di Philly Soul, sempre il 9 agosto ma, due anni dopo nasceva Billy Henderson, voce e membro fondatore della superba formazione degli Spinners, di cui più volte abbiamo parlato. CI lascia il 2 febbraio del 2007.
Sempre un Henderson, sempre il 9 agosto, sempre due anni dopo, 1941, nasce Willie Henderson, sassofonista che suonato su un gran numero di brani fondamentali di generi a noi cari! Coprodotto chicche quali "Slow motion" di Johnny Williams o brani suoi come "Dance Master".
Chiudiamo ricordando la data di nascita di Whitney Houston, che oggi avrebbe compiuto 50 anni, ma, come abbiamo ampiamente parlato nel giorno della sua perdita, ci ha lasciato l'11 febbraio del 2012.



8 agosto 2013


Dedichiamo queste parole ad un personaggio che in un certo senso ha scritto la storia, che ha inventato il suo stile e da lì molti altri. A volte sembrava parlare più che cantare i suoi testi, intercalando spesso in questi suoi interventi un linguaggio "popolare", ha molto influenzato i suoi successori. Joe Tex è praticamente l'invemtore del rap.
Joe Tex
Avrebbe compiuto oggi 86 anni se solo fose ancora vivo.
E' il rivale storico di James Brown, i due per anni si scambiarono accuse reciproche di furti di canzoni e passi di danza (che in effetti nei video dell'epoca risultano molto simili). La rivalità raggiunse l'apice quando James Brown rubò la moglie di Joe Tex, Bea Ford, che a sua volta rispose con una canzone "You Keep Her". Nei pochi concerti insieme si disturbavano le esibizioni, insultandosi a vicenda. James Brown sparò anche dei colpi di pistola verso un locale che apparteneva a Joe Tex.

Una discografia invidiabile tutta dedicata al funk ed al rap. Il suo ultimo successo è stato "I gotcha", dopo di questo si ritirò dalle scene per sua volontù spontanea. Muore il 13 agosto del 1982, a soli 49 anni, per un attacco di cuore. 



7 agosto 2013

Siamo felici oggi di doverci dedicare completamente ad una sola artista: ESTHER PHILLIPS, una delle più belle voci della Black Music!
Esther Phillips
Il 7 agosto è purtroppo la data del suo decesso, avvenuto nel 1984. Nata il 23 dicembre del 1935 in Texas con il nome di Esther Mae Jones, entro prestissimo nel mondo della musica, a soli 13 anni e subito notata da Johnny Otis che la fa entrare nella sua band sotto contratto per la Savoy Records. Due anni dopo ha già 6 brani nella Top Ten R&B come "Double crossing blues". In seguito incide brani per la Federal Records, come il suo successo "Ring a ding-doo". In seguito dieci anni di semibuio, tra litigi, alcool ed eroina, si era sul punto di perdere la grande voce, ma eccola di ritorno nel 1962 con brani memorabili quali: "And I love him" dei Beatles, o la risposta a Percy Sledge con "When a woman loves a man" o la sua magistrale interpretazione di "Try me" di James Brown. 
Passano altri 10 anni e la troviamo sul palco dei Premi Grammy, in questo caso il premio le viene ceduto da Aretha Franklin, che non si sentiva superiore ad Esther nonostante se lo fosse aggiudicato lei per "Young Gigted and Black".
Dopo qualche anno riesce a cavalcare anche la nascente moda della disco music con "What a difference a day makes" per un'artista che trasformava in oro tutto ciò che la sua voce toccava!


6 agosto 2013


Due sono le date di nascita oggi e una la brutta notizia che vi comunichiamo quasi in diretta. Partiamo da Randy DeBarge nato nel 1958 e noto per aver fatto parte, in qualità di cantante e bassista del gruppo famigliare della Motown DeBarge. Attivi negli anni '80, appartengono a quel periodo discendente dell'etichetta di Berry Gordy, una discesa che avrebbe avuto fine con la vendita della casa discografica alla fine del decennio. Dei DeBarge ci ascoltiamo uno dei loro primi singoli, qui presentato allo storico programma Soul Train: "Stop don't tease me".
The Foundations con Mike Elliott in  alto a destra
Ci spostiamo in Giamaica (nel giorno dell'anniversario dell'indipendenza) per ricordarvi il compleanno del sassofonista Mike Elliott, 84 anni suonati oggi. Dopo aver iniziato a registrare in patria alcuni singoli con Rico Rodrigez e un paio a suo nome si trasferisce in Inghilterra per entrare a far parte dei The Foundations, storica band di blue-eyed soul, noti per alcune hit alla fine degli anni '60. Noi gli auguriamo buon compleanno ascoltadoci in coda un suo singolo dal nome "This love of mine", uno ska molto particolare risalente al 1964.
E' morto invece ieri George Duke, stimatissimo pianista jazz e r&b. In oltre 50 anni di carriera ha collaborato con i mostri sacri della musica afro-americana, da Miles Davis a Stevie Wonder.



5 agosto 2013

Avrebbe compiuto 49 anni oggi se un anno fa a causa di un tumore Adam Yauch aka MCA
Adam Yauch aka MCA
non ci avesse lasciato. Membro fondatore della band dei Beastie Boys
 insieme a Mike D e Adrock. Bassista e anche regista, con uno pseudonimo, della maggior parte degli eclettici video dei BB, con la sua perdita il gruppo sentirà fortemente la mancanza tale da rimanere in stand-by fino a oggi, con la possibilità che venga sciolto.
Airto Moreira
Invece gli anni che avrebbe compiuto Damita Jo De Blanc sono 83 anche lei deceduta il 25 dicembre del 1988 a 58 anni. Cantante e attrice è ricordata soprattutto per aver creato due famose canzoni di risposta (answer song), brani composti di solito dal genere opposto per rispondere ad un testo controverso o dare un consenso. In particolare è lei ad aver cantato: "I'll save the last dance for you" in risposta a "Save the last dance for me" dei Drifters e la risposta a "Stand by me" di Ben E.King con "I'll be there" che ha avuto più successo dell'originale.
Chiudiamo con Airto Moreira, oggi compie 72 anni, percussionista e batterista brasiliano, ha prima partecipato al caposaldo di Miles Davis "Bitches Brew" e poi è entrato nella formazione dei Weather Report per il loro primo album omonimo da cui ci ascoltiamo "Umbrellas".




4 agosto 2013

Una domenica con i fiocchi per la black music.
Nel 1901 nasceva il musicista più famoso della storia, Louis Armstrong.
Nipote di schiavi e figlio di poverissimi, nato e cresciuto a New Orleans nel suo periodo d'oro, Louis muove i primi passi come cornista nella banda del riformatorio dove fu rinchiuso per ben tre volte. Era ancora l'epoca del ragtime, il termine jazz ancora non veniva coniato. Una personalità fortissima che lo ha portato, sin dal 1918, ad essere uno dei migliori trombettisti della storia.
Parlare di personaggi di questo calibro mette tutti in difficoltà. Troppi successi e troppi duetti d'eccezzione, da Bessie Smith a Peggy Lee. E' stato uno dei pochi jazzisti a conquistare sin da subito il pubblico europeo.
Il 4 agosto del 1940 nasceva a Chicago da genitori di origini molisane Timi Yuro. Non tantissimi successi, però uno in particolare ha segnato la sua vita artistica. 


3 agosto 2013


I nomi di oggi sono tre. Iniziamo subito con le donne facendo gli auguri a Beverly Lee che festeggia 72 anni. Negli anni '50 e '60 ha fatto parte del gruppo The Shirelles, girl-group seminale che apri la strada ad un fenomeno che ebbe il suo maggior successo con l'arrivo delle Supremes di Diana Ross. 
Beverly Lee
Le The Shirelles furono tra le prime ad entrare in classifica e le prime a stabilire i canoni estetici ed artistici di questa nuova formula che erano i gruppi vocali femminili. Tra le loro canzoni di maggior successo ricordiamo il loro primo singolo "I met him on a sunday" del 1958 e la splendida "Dedicated to the one I love" dei già leggendari The 5 Royales. 
Il secondo compleanno è quello di Morris B.B. Dickerson, nato nel 1949. Come bassista ha fatto parte della band latin-funk dei War, esperimento musicale che negli anni settanta ha coinvolto anche il "nerissimo" Eric Burdon. Il suo basso è stato una parte fondamentale del sound della band californiana, per la quale è stato spesso anche co-autore di alcuni dei loro brani più rappresentativi, come ad esempio la reggaeggiante "Why can't we be friends?", brano che ci ascoltiamo in coda al post.
Chiudiamo ricordando velocemente un altro anniversario di nascita, quello di Johnny Graham degli Herat, Wind and Fire, nato nel 1951.


2 agosto 2013

Un post interamente dedicato al funk. Nasceva oggi nel 1949 Fat Larry Jones , fondatore e batterista della Fat Larry's band, in attività da metà anni '70 fino all'ultimo giorno di vita di Larry, il 5 dicembre del 1987.
Fat Larry(capite il perchè?)
al centro del suo gruppo 

Un grandissimo grupppo funk e disco funk che ha mosso i suoi passi interamente nel mondo della Stax. I successi maggiori arrivano alla fine degli anni '70 e nell'inizio degli '80, quando i club erano in piena evoluzione. Lamusica stava cambiando e la Fat Larry's band è considerata una delle migliori e produttive realtà del tempo. Hanno scritto e suonato numerosissimi classici e successi, tra cui "Be my lady", "Fascination" e il famosissimo "Act like you know".
Larry ha fatto parte anche per un certo periodo dei Delfonics.
Dipartita importantissima quella avvenuta oggi nel 1983, James Jamerson, il bassista dei bassisti, lo
Jame Jamerson
Jaco del soul e del funk, l'unico che poteva permettersi di non cambiare le corde per al suo precision per più di 10 anni. L'unicoin grado di suonare un basso che non aveva bisogno di manutenzione,con il manico storto. Questa è la dimostrazione prima che non è lo strumento che fa il suono, ma la mano del musicista. James lo potetete sentire nel 90% dei pezzi pubblicati dalla Motown, da Steve Wonder a Diana Ross, dai Jackson 5 ai Funk Brothers. Provate ad ascoltare qualsiasi pezzo che vi viene in mente, pubblicato dalla Motown dalla fine degli anni '50 alla fine degli anni '70, ascolterete sempre e solo James al basso.
Ed ora catapultatevi nei più prestigiosi club d'oltreoceano con questo classicone targato Fat Larry's Band


1 agosto 2013


Inizia agosto e tra un bagno e l'altro troviamo la forza di metterci davanti al pc per fare quello che sappiamo fare meglio: tenervi aggiornati sulle date importanti della black music. 
Il nostro calendario ci segnala oggi due avvenimenti importanti. Il primo è l'anniversario di nascita di Jean Wells, cantante soul che compie oggi 71 anni. Dotata di una voce sensuale e allo stesso graffiante, negli anni '60 ha registrato non numerosissimi 45 giri e pochissimi album, tra cui "Soul on soul", il suo testamento in musica. 
Jean Wells
Come da manuale si fa le ossa in gruppi di musica gospel per poi fare il passo verso la musica secolare. Il suo primo singolo "Song of the bells" è un successo solo locale ma quanto basta perché Clyde Otis si accorga di lei. Otis aveva già lavorato con Sarah Vaughan e Aretha Franklin agli inizi degli anni '60. E' con la Calla Records che Wells ottiene un discreto successo. La sua "After Loving You" entra nelle classifiche r&b e lo stesso vale per i due successivi singoli. Dopo gli ultimi atti con la Calla con il singolo "What Have We Got To Lose" inizia la sua parabola discendente che avrà fine con l'abbandono della musica secolare e un ritorno alle sue origini gospel.
Il secondo avvenimento di oggi riguarda Aretha Franklin, della quale abbiamo già accenato sopra. Come tutti sanno, anche lei ha iniziato la sua carriera come interprete di musica gospel. Bene, la leggenda vuole che il 1° agosto del lontano 1960 "La Regina del Soul" dava inizio a quella che sarebbe stata una carriera gloriosa con le prime sessioni di registrazioni che si allontanavano dal mondo del gospel e delle chiese. Il resto è storia...